Perché il primo libro di Paolo Sorrentino, “Hanno tutti ragione”, non è un capolavoro

Tra i libri più venduti e letti dell’estate c’è  Hanno tutti ragione, opera prima di Paolo Sorrentino, già stimato sceneggiatore di fiction come la Squadra e regista di film come L’uomo in più (si lascia guardare), Le Conseguenze dell’amore (vogliamo parlare della scena finale?), L’amico di famiglia (pleonastico), Il Divo (che gli devi dire al Divo?).

 

hanno_tutti_ragione

 

 

Motivi per cui non è un capolavoro:

 

 
1) L’inizio, con la “Prefazione del Maestro Mimmo Repetto”, e l’elenco delle cose che “non sopporto”: è talmente anni ’90, ma senza uno straccio di distanza ironica, che ti vien voglia di interrompere subito il libro e usarlo per ammazzare i bacarozzi, che tra l’altro hanno un loro glorioso rappresentante in copertina
2) Torrenziale. I libri torrenziali vanno bene quando succedono cose. Qui ne succedono poche (fuori dalla testa del protagonista, dico)
3) Il lettore entra ed esce continuamente dal testo a causa di uno scarto, uno scalino indigeribile -burp!- tra la voce del narratore e la voce del protagonista: sembra quasi che il libro sia scritto da due -o tre- persone diverse
4) A proposito di voci: i ragazzini non parlano affatto come parlano il giovane protagonista Tony e il suo amico Dimitri. Sembrano due adulti. Strano, specie se di mestiere scrivi anche i dialoghi per i film
5) La bandella di copertina dice come va a finire il libro

 

Motivi per cui ‘perché no?’:
1) La seconda parte, quando Tony Pagoda a un certo punt- (non posso dire altro): coerente e coesa, cosa che non si può dire del testo nel suo complesso.

 

Se questo libro fosse stato scritto da uno sconosciuto (che ne so: Eduardo Scognamiglio) probabilmente avrebbe visto la libreria col cannocchiale: scrittura ingenua, pretenziosa, confusa, ma anche lampi di talento. Signor Scognamiglio, per ora è un no, magari più avanti.

 

P.s. Ogni volta prometto a me stesso che la collana I Narratori della Feltrinelli non mi fotterà più e invece è successo un’altra volta. Shame on me.

 

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Altri libri per l’estate:
L’Arte di annacarsi
Perché ai pinguini piace freddo

 

 

33 Replies to “Perché il primo libro di Paolo Sorrentino, “Hanno tutti ragione”, non è un capolavoro”

  1. grazie per il post. era un po' che mi chiedevo se leggere o meno questo libro. diciamo che ora propendo più per la seconda opzione… 😉
    s

  2. Affidandomi alla mia solita tecnica di scelta (apertura a caso e lettura) rimasi sconvolto, dando ragione ai pregiudizi che avevo sul libro.

    Il problema del signor Scognamiglio è estendibile a moltissimi best-seller attuali, soprattutto quelli dei maggiori distributori/editori.

  3. Sì! Sì! Sì!
    Ho commentato, su aNobii, un giudizio cinque stelle dicendo che invece secondo me era un libro con molti sprazzi belli, qui e là, ma non un gran romanzo, e sono stata assalita. Gasp.
    Comunque, è ora che stia attenta anch'io alle scoperte Feltrinelli…
    Annalisa

  4. Mauro Repetto? O Mimmo? 😀
    (Fosse stato Mauro Repetto avrebbe acquisto una stellina in più di diritto)

    eph.

  5. *Axl: invidio la tua tecnica

    *Annalisa: 5 stelle? Bah.

    *Eph: ahhh! un refuso freudiano, verrebbe da dire se freud c'entrasse qualcosa. grazie per la pronta segnalazione 😉

  6. mi era parso strano il mauro repetto sinceramente 😀
    non l'avrei comprato comunque, dopo la tua recensione ho capito di aver fatto bene 🙂

  7. cioè tu hai speso dei soldi per sorrentino???
    tu hai bisogno di una libraia che ti aiuti a non fare cazzate. quel libro andava letto in biblioteca o al massimo proprio, rubato.
    in autogrill, s'intende

  8. Tieffe', è la prima volta che ci troviamo in totale e franco disaccordo.
    La prima sensazione è di sbandamento.
    La seconda non c'è.
    Prima o poi doveva succedere.
    Però restiamo amici
    ottanta/cento

  9. *Viola: non sono capace a rubare, mi sgamano subito!

    *Ott: ohh ci siamo tolti il pensiero, finalmente 🙂
    però a questo punto rimane il rammarico di non potersi confrontare *davvero* (i blog non vanno bene, in questi casi).
    e comunque secondo me entrambi "abbiamo ragione" 🙂

  10. Anche io l’avrei comprato per Mauro Repetto. Peccato.

    Iob

  11. Ecco, praticamente hai confermato quello che già sospettavo, così, a naso. Male che vada lo si prende in biblioteca (evviva la biblioteca).

    Però, se ci fosse stato MAURO Repetto, allora sì che l'avrei comprato.

  12. repetto

    l'unico dal quale mi farei prefare.

    enri kröger

  13. Il libro è solo potenzialmente "bello". Il problema secondo me è l'editing. Insomma, Sorrentino si è presentato alla Feltrinelli: "pubblicatemi sto libro". E nessuno ha avuto il coraggio di correggergli niente. Questo penso. Un libro che è una prima bozza.

  14. giusto! io mi affianco alla teoria della prima bozza! io pure in un momento di trans mi sono lasciata sedurre, ma senza senitmento, verso l'oggetto "libro di sorrentino". Poi l'ho cominciato e… no. il giorno dopo l'ho riportato indietro e mi sono presa quello di D'Amicis. Che invece un po' di soddisfaizioni me le sta dando. Evviva i libri altri!!

  15. *Vedo che il mio lapsus ha fatto Furore e anche Umore. Le conseguenze dell'Umore. Siamo un manipolo di PoP-paioli.

    *14: oppure la Feltrinelli ha saputo che Sorrentino aveva una risma di fogli e gli ha detto: portaceli che ci facciamo un libro vero e la gente ci crede, che sei Sorrentino e sei bravissimo

    *Esseppina: sì ma quale di D'Amicis? A me la battuta Perfetta non fece impazzir. L'altro mi dicono sia bellisso, invece.

    *Ma non c'è nessuno a cui invece è piaciuto tantissimo e me lo motiva, questo hamore? Dai!

  16. Il punto 5 è devastante. Anche se non ci fossero tutti gli altri, quello da solo basta. È come se nel retro del dvd dove scrivono 100 caratteri per la trama, chiudessero con "ah comunque muiono tutti" grazie eh. Mi sembra un'ingenuità tremenda.

  17. io ce l'ho sul comodino che mi aspetta, ma mia mamma lo sta leggendo e ha detto esattamente "devi superare le prime pagine che son terribili, lo stavo per dare in pasto a Tuco (il mio bastardcane di 34 kg) ma poi, superata quella parte, non sembra male".
    Mi sa che me lo tengo per i tempi di magra.
    stizzofrenica.

  18. *Stizzo: io aggiungo "devi superare anche la parte centrale, che è BOH, ma la parte finale non sembra male 😉

  19. ah poi un'altra regola: mai comprare i feltrinelli nella collana i narratori. è una specie di regola non scritta. non la so spiegare. solo universalee conomica. io sono convinta che ne I Narratori ci siano pagine bianche.
    io nemmeno li apro quando mi arrivano in libreria.
    no nli comprate. in proporzione costano davvero troppo.

  20. è vero forse non ha una trama proprio in senso stretto, per non dire che semplicemente non c'è, ma non credo sia un difetto. non sarà un capolavoro, ma io l'ho trovato eccezionale. ti fa ridere, ti fa entraree nella testa del personaggio, che pare di ascoltarlo più che leggerlo. mi pare che la mimesi del napoletano (specie nel costrutto sintattico) sia venuta su molto bene.

  21. Ecco, già ero indecisa, ma attratta, se leggerlo, adesso ho capito come risparmiare soldi e investire tempo in altri libri.

  22. Anzi ti consiglio un libro invece che mi ha preso tantissimo 

     
     
    Orlanda di Jacqueline Harpman in Voland.

    Harpman

    Che son curiosa di sapere cosa ne pensi 😉

    zoe* ladra di libri

    Harpman

  23. *Viola: in proporzione dovrebbero regalarmeli!

    *Noodles: questa mimesi del napoletano io l'ho trovata troppo incostante e altalenante: un po' troppo a comando, ecco. Giusto per dire: ecco, sono capace di farvi pensare e riflettere ma anche ridere di gusto (e ci riesce in effetti). Ma qual è l'obiettivo di un libro del genere? A me è parso scritto più di "testa" e più come gratificazione di chi scriveva.
      Va bene, l'assenza di "trama" in sè non vuol dire nulla, ma non sarà un caso se uno dei pochi sussulti avviene alla fine, in quel colpo di scena che altro non è che una svolta di *plot* (non supportato quasi da niente, però)

    *Zoe: ok, me lo segno, prima o poi, quando, lo leggo, ti faccio, sapere 😉

  24. mio figlio l'ha comprato
    a pagina 20 circa mi sono spiaggiata
    guarderò la seconda parte, forse
    la cipolla e l'annacarsi invece sì, eccome se sì (nonostante virgole erratiche nella cipolla)

  25. Sinceramente ho trovato a dir poco geniale la prefazione e piuttosto gustoso il resto. Senz'altro un libro sui generis per linguaggio, struttura, stile narrativo…consigliato proprio per questo.

  26. Quasi tutti commenti negativi al libro provengono da lettori che ammettono di essersi avvicinati al libro con diffidenza perché scritto da un non scrittore. Ecco, fosse stato scritto da uno scrittore questo libro sarebbe stato valutato come un capolavoro, essendo stato scritto da Sorrentino storciamo il nasino.

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