Che senso ha avere ancora un blog, oggi

Non credo a chi dice che i blog adesso si chiamano siti. Non credo a chi dice che i blog ora stanno su twitter. Non credo a chi dice che i blog sono morti. Credo che finché qualcuno avrà ancora voglia di scrivere qualcosa di più organizzato di 140 caratteri, esisteranno ancora i blog, perlomeno come li abbiamo conosciuti. Credo, questo sì, che sia molto più impegnativo, oggi, avere un blog. Un blog dietro cui ci sia una sola persona, dico, che gli altri, quelli pieni di gente che ci scrivono, sono un’altra cosa.

 

Credo che le cose siano molto cambiate, da quando hanno inventato i blog, perché nel frattempo sono cambiate le persone che li leggono, i blog. E quindi anche le persone che li tengono li pensano e li scrivono. Perché una volta magari potevi anche usare solo e soltanto la prima persona, e concentrarti sull’esperienza, qualcuno la chiamerebbe ricezione, nel senso anche della vita, ma poi la gente dell’internet è diventata più esigente, e ha cominciato a richiedere competenza, e spiazzamento, e stupore. Oggi, domani, sempre. Professionalità, anche se qua si lavora e si fatica al massimo per qualche rimborso stima.

 

Credo che il passaggio alla terza persona, anche mettendoci sempre l’io-io-io, sia stato naturale per molti, quelli che hanno resistito e quelli che ancora resistono. Ho visto gente con molto talento chiudere il proprio blog, e altra con ancora più talento sprecarlo specchiandosi nelle brame di un retweet o un reblog.

 

Credo però che i social network non siano, in sé, né il bene né il male. Credo anzi che abbiano spinto i blog a raffinarsi, a differenziarsi, a migliorarsi. Hanno anche reso tutto più complesso, non dico complicato, dico proprio complesso. Se vuoi tenere un blog, che di voglia si tratta, mentre il resto ti reclama altrove, la gente te la devi andare a prendere, e trascinarla, adesso vieni qua e per cinque minuti ti leggi il mio post, per piacere, dai. E la devi andare a prendere anche stando sui social, appunto, altri luoghi altri social, gente uguale gente diversa, l’importante è partecipare quindi vincere. Ma il tempo è quello che è, le generaliste non fanno più i numeri di una volta e le cose da fare sono sempre troppe. E se non stai, se non partecipi, se non fai il divertente, il buffo, o magari il ruffiano, o se, semplicemente, non hai voglia, cominci a non esistere, e la gente si dimentica, avanti il prossimo.

 

Credo che quest’inerzia, inerzia da istante, da click, da I Like, inerzia da presenza e da prestazione, da vengo-subito-eccomi!, questo rotolare verso l’abitudine, verso la battuta che ahem, verso la gara a chi ce l’ha più corto, il pensiero e il respiro, insomma credo che i blog, anche se mica ce l’ha detto il dottore, siano ancora belli, vivi e vegeti, morto ci sarai te e chi non te lo dice. E belli, vivi e vegeti possono esserlo coi discorsi e i ragionamenti, mescolando cose che prima no, non avevo considerato, guardando le cose di lato da dietro ma anche da davanti che ormai la gente, a furia di ironie e fratture indie-postmoderniste-di-sto-cazzo si è dimenticata di chiamare le cose con il loro nome e magari anche di avere un’opinione, in attesa di qualcuno che gliela sbatta su un piatto d’argento. Poi credo pure nel doppio campanello del padrone di casa che viene a prendersi l’affitto ogni primo del mese, ma soprattutto, che ve lo dico a fare, credo nei post lunghi. Come questo, per esempio. 

 

 

Il 12 ottobre TuttoFaMedia ha compiuto 7 anni. Auguri. 

 

 

25 Replies to “Che senso ha avere ancora un blog, oggi”

  1. Tanti auguri, e 7 (mila?) di questi anni… o almeno di questi post! 🙂
    L.

  2. Tu sei venuto come sei, te stesso.. E’ inutile venire a twitter, a facebook, a social network. Noi siamo venuti come siamo, a cappello!
    Ti voglio bene, voglio bene a queste pagine quasi quanto a te. Spero di leggerle finche Roger non ci separi.
    A.

  3. tanti auguri è sempre un piacere leggerti nonostante tu sia palermitano… io ovviamente sono di catania

  4. Proprio vero. Lunga vita ai blog belli come questo, contro il respiro del pensiero sempre più corto, contro la condensazione estrema che finge di farsi lirica e invece ha solo paura di dire, troppo, o di più … bravo, e auguri !

  5. sì, viva i post lunghi. se scritti bene!
    i tuoi grazieaddio lo sono 😛

    viva tfm che alle volte è anche lui pop e dopo avermi fatto scoprire gruppi indie, roba che per me fino all’alto ieri non esisteva e dopo avermi fatto vedere le cose che già conoscevo con occhi diversi dai miei, si concede di citare il liga, quello del cinema e un po’ mi fa tornare ragazzino al cinema prima e a rimini sotto la pioggia per uno dei miei primi concertoni!

    grazie. 🙂

  6. *Grazie a tutti, veramente. Passo gli auguri a TFM, vi vuole benissimo.

    *Lmb: ohh, doppia consumazione al bancone per te che hai colto l’alta citazione

  7. guarda al terzo “credo” avevo già nelle orecchie la voce di quel pirla di accorsi.
    se devo essere onesto: il tuo post, a me, l’ha letto accorsi!

    e vada per due apple-tini, che sto periodo c’ho da studiare ed una doppia consumazione potrebbe rovinarmi lamedia 😛

  8. Auguri e sempre complimenti per un blog che strappa di continuo qualche risata o sorriso!

  9. Io vengo qua a leggere tutti i giorni, (e me la godo proprio coi post lunghi e ben articolati) ne parlo o mando i link ai miei amici (via mail) quando trovo un post che possa interessare anche loro… ecco qua il mio concetto di social. Non frequento i social, per motivi generazionali suppongo (ho 39 anni, una bambina, un lavoro, e pochissimo tempo libero, e me li sento proprio alieni, 140 caratteri? perché? retwitto, taggo?! no ragazzi, sono anziana e vado coi vecchi metodi. Però la vita mia non avrebbe lo stesso sapore senza almeno questi tre blog: tfm, boiled leather (che è un tumblr, ma non so che sia tumblr, per cui lo chiamo blog) e zerocalcare e GRAZIE GRAZIE che ci siete! Siete preziosi! Tanti auguri per i 7 anni, io ho iniziato a seguirti ai tempi dei bignamini di lost!!!
    Federica

  10. *Lmb: tanto ormai Accorsi ha fatto il percorso (non bere troppo, non tutto fa media)

    *G2: grazie per il di continuo, si fa quel che si può

    *Federica: Sempre Santo Sia Lost

  11. Auguri Tieffemino, anche io son qui (quasi dall’inizio) e ogni compleanno mi commuovo come la vecchia zia che sono.

  12. Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i blog che quando li hai finiti di leggere e tutto quel che segue vorresti che il blogger fosse tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira.

  13. E vabbè io arrivo tardi, ma ti seguo da presto, un abbraccio e una tirata di orecchie. (Purtroppo anche a me Accorsi ha letto il tuo post)
    I blog continueranno ad esserci per chi non potrà accontentarsi di schiacciare un pulsante e vorrà articolare. Io ogni tanto ho da fare, ma alla fine, qualche appunto su schermo bianco non riesco a non metterlo.
    Lunga vita a Tieffé!

  14. love love love
    in ritardo perchè accumulo i tuoi feed di post lunghi per leggerli in pace e godermi ogni parola.
    Lenta a cogliere le citazioni, condivido (“quoto”? naaaahh robba da pischelli) la mia omonima che ti vorrebbe come amico da chiamare ogni volta che le và.

    Auguri!

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