Maestri che picchiano bambini e maestri che picchiavano bambini

ieri a tavola si guardava il tiggì. a un certo punto la notizia della maestra che in provincia di catania picchiava i ragazzini.

io (mentre addento un pezzo di spigola di mare appena pescata e cucinata arrustuta, cioè ai ferri): ai miei tempi i maestri picchiavano i bambini e nessuno diceva niente. anche il mio maestro ce le suonava di santa ragione a me e ai miei compagni!
padre e madre si voltano all’unisono: COOOOSA? NON CE LO HAI MAI DETTO!
io: che il mio maestro aveva una bacchetta di legno lunga un metro e ci dava le bacchettate in testa quando eravamo disattenti? non lo sapevate? ma sì che lo sapevate!
loro: ma che dici? se l’avessimo saputo saremmo intervenuti! ma che vi faceva di preciso?
io: niente. quelli che si comportavano male li faceva schierare di fronte a lui tipo esercito e faceva strani giochini psicologici. tipo faceva la conta e poi partire le bacchettate a tradimento.
madre: UHGGESU’!
io: eh
padre, con le lacrime agli occhi: ma a te, figghio, che t’ha fatto?
io: a me niente! io ero giudizioso
madre: meno male!
io: sì ma a quelli discoli ci andava pesante, mica solo le bacchettate!
loro in coro: NOOOH? e COSA?
io: niente, prendeva le chiavi della macchina e li tirava in testa a qualcuno se boh osava parlare
loro: !!!!
io: una volta ha preso di striscio anche me
madre: TE?
io: eh. io stavo seguendo come sempre, ma quello dietro di me boh forse si stava mangiando le unghie insomma il maestro prende le chiavi della macchina di nascosto e poi a tradimento SBADABAM!
madre: SBADABAM?
io: prende la mira e le lancia da due metri addosso al mio compagno…
loro: …
io: solo che sbaglia mira e prende me, povero tieffemmino settenne innocente!
loro: FIGGHIO! INNOCENTE!
io: eh, però sono venuto su bene lo stesso, vero?
loro: PUOI DIRLO FORTE!

oggi come minimo il mio maestro avrebbe quattro ergastoli. meritati.

14 Replies to “Maestri che picchiano bambini e maestri che picchiavano bambini”

  1. anche la mia maestra rompeva le squadre e le righe sulla testa dei "poco giudiziosi", mentre un'altra tirava le orecchie e faceva la "carocchie"…
    a pensarci bene non ricordo se i miei lo sapessero o meno!

  2. in seconda elementare ho avuto una maestra flagosa  
    ci picchiava con un bastoncino di legna da ardere e nemmeno troppo sottile
    quando qualcuno non sapeva rispondere, lei faceva il giro della classe con Giacomino in mano (lo chiamava per nome) e distribuiva le botte equanimemente, una per spalla a ciascuno
    l'ho detto a casa e mio babbo è venuto a scuola a parlarle
    non sentivo le parole ma l'ho vista arrossire
    be', ha smesso

  3. Prima queste cose erano la normalità.
    e noi neanche le raccontavamo ai ns genitori perchè sapevamo che se avessimo detto loro che la maestra ci aveva punito per un qualcosa che non avevamo o avevamo fatto… saremmo stati puniti anche dai genitori.

    ora si spiegano gli psicopatici che girano per il mondo…

  4. a " ci metteva in fila e faceva strani giochetti psicologici" mi sono immaginata il prof Linus, sappilo
    io per fortuna non ho mai avuto maestre violente, però mi ricordo che in prima elementare('93-94) c'era una maestra già molto vecchia, che era(è morta 7-8anni fa) nonna di una mia compagna di classe, catechista in parrocchia ed aveva la fama di essere buona ed affettuosa ma in realtà tirava le orecchie e dava schiaffi a tutto spiano…mi ricordo che una volta venne a farci suppleanza ed ero spaventatissima!

  5. nella mia scuola elementare, nell'altra sezione, c'era una maestra che aveva il bastone (seconda metà degli anni '80, Lombardia).

    e io comunque oggi avrei tanto voluto tirare un paio di sani ceffoni a un mio alunno. ma proprio tanto.

  6. Io le maestre no, però mi ricordo le suore dell'asilo, ancora negli anni '80, che qualche raro schiaffone lo facevano volare. Io ne presi soltanto uno… forse perché mi ero fatta la pipì addosso? O perché non volevo fare il pisolino? Mah.  Che poi, ancora più delle sberle, penso che oggi sarebbero impensabili certi giochi *pericolosissimi* tipo una struttura dove ti arrampicavi oltre i due metri e se cadevi c'era LA NUDA TERRA (no vabbè, la moquette)! Però allora pareva tutto normale.

    Ah, e poi c'era la prof delle medie che tirava dietro il cancellino della lavagna e altri oggetti vari a chi faceva casino. Ma al suo posto l'avrei fatto anch'io. Ah, le medie, l'età della stupidera!

  7. A me non è mai capitata una cosa del genere, a parte quando mia nonna mi venne a prendere dall'asilo nido e trovò una piccola W. duenne legata al sedile dell'altalena e lasciata lì incustodita a piangere.
    Disse 10 rosari di fila poi, per quel che aveva detto alle suore che mi lasciarono lì.
    E ovviamente mi portò al nido comunale, meno fighettino e più amorevole.

  8. forse le scuole negli anni 70 potevano…in ogni caso se io fossi andata a casa a dire che la signora maestra con il righello bacchettava le mani e le chiappe di chi non la sapeva mi avrebbero detto che faceva bene. 
    la signora maestra non si discute. e io sono d'accordo. non con le bacchettate ma, da quando nellascuola sono entrati i genitori a coccolare i figli si è smarrito l'insegnamento e si sono moltiplicati gli ignoranti.

  9. *Grace: what's carocchie?

    *Yet: quando ancora si arrossiva

    *3: infatti ci facevano vivere nel senso di colpa

    *Virgh: io mangiavo la spigola e loro inorriditi

    *Ilari: io nel 94 andavo in PRIMA LICEO

    *Noisette: tu insegni!

    *Poggy: si sa, i  bambini sono di gomma 🙂 ah, i cancellini

    *W: le suore, non si smentiscono mai

    *Moglie: i genitori fuori dalla scuola!

    *Palbi: no no son davvero caduti dalle nuvole. l'età avanza e loro dimenticano, ovvio!

  10. all'asilo la maestra Teresa mi tirava i capelli quando andavo da lei a dirle "Maestra, pincopallo m'ha menato!"
    ora tu dimmi che concezione della giustizia posso aver sviluppato io!

  11. durante il servizio civile in veneto accompagnavo i bimbi a scuola e li andavo a riprendere nel pomeriggio, su e giù da vari pullmini (asilo, elementari, di varia capienza) insieme all'autista Renzo, grande giuventino.
    il primo giorno che presi servizio mi fece una raccomandazione: "quando rompono il cazzo e ti viene da menarli non prenderli mai per le braccia se no rimangono i lividi e i genitori poi si lamentano. tiragli i capelli così non resta il segno!"
    lì per lì lo guardai allucinato, ma col tempo trovai il suo consiglio piuttosto azzeccato, soprattutto per tenere a bada i novenni e i decenni che rientravano dall'orario continuato. belve maledette. 😀

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