Or should I just keep product placement (Simon Cowell, Fabrizio Frizzi, Silvia Graziani)

Non so, devo essermi perso il momento in cui l’introduzione truffaldina di prodotti a fini promozionali nei programmi televisivi “ah ok, ma perché, a te dà così fastidio?, tanto ormai, fossero questi i problemi, in fondo che male ti fanno?”. Noi, che siamo Degli Anziani Moralisti e lo rivendichiamo con tanto orgoglio almeno pari a quello della Cricca Giuliano Ferrara E I Suoi Amichetti (Moralista sarà Lei!); noi che già nel 1995, minorenni, facevamo le assemblee di istituto al grido di Non si interrompe un’emozione Ma Cosa Vuole Questo Berlusconi Da Noi (parlo del referedum sugli spot nei film, e a Fininvest agitarono Yawn lo spettro Yawn dei licenziamenti: senza spot andremmo in malora! E comunque: Gianni Pilo! Che fine ha fatto Gianni Pilo!); insomma, Noi questo autunno televisivo è appena cominciato e già abbiamo la mosca al naso.

(Un Autunno Tutto D’Oro)

*THE SUBURGATORY 1×01*
Pasticcio ABC (su cui torneremo) condito dalla Red Bull sugarfree che entra pesantemente nello script (con sottotesto in teoria dissacratorio sul tema “Anoressia e dintorni” ma con esiti, ehm, discutibili)

*X FACTOR USA*
Già dalla prima puntata i quattro giudici Simon, Pòla, Nicole e l’uomo chiamato L.A.  si servono, durante le audizioni, di alcuni bicchieroni Pepsi. Addirittura Simon Cowell succhia la cannuccia anche mentre dice YES alla bambina settenne stile Robertina Del Signor Mike (ci manca solo che Simon si vesta a Pupazzo Pepsi e la facciamo finita) (Per non parlare di tutta la Retorica Pepsi Sostiene La Buona E Sana Musica Americana)

ricola*UN POSTO AL SOLE 765×37*
Al caffè Vulcano deve essere arrivata una fornitura annuale di Caramelle RICOLA che fa sempre bella mostra sullo sfondo-manco-troppo di dialoghi tipo
– Giulia ma cosa pretendi, tu eri scappata con PETRIT l’albanese
– LO SO RENATO, LO SO
– E mica avevi considerato che, tra le virgole, era il padre naturale di NIKO
– LO SO RENATO, LO SO
Ora, che ci fa tutta quella Ricola a UPAS? Forse l’hanno vinta Silvia Graziani e suo cugino Guido in qualche gioco sulle reti private napoletane. Chissà. L’importante è che la piccola Rossellina adesso non ha più mal di gola.

*SOLITI IGNOTI*
L’ex game endorsato da questo blog ha perso un telespettatore (questo blog) a causa di due bottigliette da mezzo litro di acqua Lete, una in quota Frizzi l’altra in quota concorrente, ma che non servono a un beatissimo cazzo (Frizzi è comunque un signore, mica si mette a bere affucciando le labbra). (Almeno le caramelle Ricola al caffè Vulcano hanno un senso di coerenza: voglio dire, è un BAR!)

Comunque. Rispetto agli americani noi italiani abbiamo la creanza di avvertire il pubblico-da-casa con una scritta in sovrimpressione. Ma si sa, l’educazione è destinata a scomparire e quindi presto avremo conduttori che si mangiano il Calippo o che leccano il vasetto della nutella o conduttrici che si cambiano il salvaslip (vantandosene: Vedete? IO SONO UNA DI VOI!) (D’altronde, quattro ore di diretta sono tante).

Poi non dite che non vi avevo avvisato. Che tempi.

7 Replies to “Or should I just keep product placement (Simon Cowell, Fabrizio Frizzi, Silvia Graziani)”

  1. aspettavo al varco un tuo commento sui messaggio commerciali dentro UPAS.
    E comunque come al solito i ragazzini di UPAS crescono e diventano sempre più irritanti.
     

  2. un posto al sole esiste ancora?
    ne ho guardato alcune puntate nel 1996 e mi sembrò tremendo
    qualcuno sarà mancato, in quindici anni
    rip

  3. Simon Cowell già lo faceva con American Idol, dove c'era costantemente un bicchierone rosso di Coca Cola sul tavolo dei giudici. Il bello è che, quando la serie veniva esportata in paesi dove non si può fare product placement, dovevano pixelare i bicchieroni e paradossalmente li notavi di più (ehi, cos'è quel GROSSO ALONE ROSSO E BIANCO sul tavolo?).

    Sempre in Inghilterra, la [marca censurata] abbia pare abbia pagato più di 100.000 sterline per avere il [prodotto censurato] in un programma mattuttino. http://www.telegraph.co.uk/culture/tvandradio/8350382/Nescafe-coffee-machine-on-This-Morning-is-first-product-placement-on-TV.html
    E di nuovo il paradosso: il prodotto si vede appena nelle inquadrature, ma col fatto che ne hanno parlato tutti, la [marca censurata] ha fatto una campagna di grandissimo successo.

    PT

  4. Ahahahah, la storia del pixelare quello che non si può vedere, a me successe in Turchia.
    Per legge non possono far vedere in tv una persona che fuma.
    (E poi dicono "fumare come un turco"… ma quando mai!)
    Quindi in ogni tv show importato, tipo serie americane, ecco il superpixel a coprire la sigaretta.
    La prima volta che l'ho visto (si possono dire parolacce sul tuo blog?) ho esclamato:
    "ma chi è quell'attore che sta facendo un blowjob all'uomo invisibile?"
    (fine siparietto di vita vissuta)

  5. In Dexter c'era un periodo che non passava cena senza che si stappassero una birra, però non si vedfeva la marca…

  6. *Pattie: ho intravisto il figlio ipercresciuto di Raffaele. Ma due anni fa aveva 1 anno!

    *Yet: ti faccio uno spoiler. Non finirà MAI

    *Arco: e dire che poi avevano smesso

    *Pop: qui in Francia mettono l'ALONE ovunque ci sia una marca, a volte persino ribaltano l'immagine al contrario. Non so chi sia più pazzo.

    *Virgh: LoL

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