Tutto Fa Sottotitolo – Luglio 2009

61. Tutto fa La Sicilia è una terra meravigliosa, beato te che sei siciliano
Reportage di Felice Cavallaro per il Corriere della Sera. Conoscete la Sicilia? Sapete dov’è Trapani? Da una parte. E sapete dov’è Siracusa? Dall’altra parte. 400 km. In macchina ci vogliono circa 5 ore. In treno tra le 10 e le 15 ore. Tra le 10 e le 15 ore. Tra le 10 e le 15 ore. Ci si mette di meno ad andare a New York in aereo. Non ho altro da aggiungere, Vostro Onore.
62. Tutto fa Chissà com’è ma le puttane son sempre manovrate da qualcuno!
Parliamo di calcio. No, non della sconfitta col Brasile -Caro Lippi Lippi caro! Ma non lo sapevi che le minestre riscaldate!- ma di calcio e donne che si fanno pagare. Sì. Insomma l’altro giorno l’Egitto batte l’Italia 1-0. Apriti Mar Rosso! Festa Nazionale! I giocatori egiziani, ebbri di giuoia, si portano in hotel un gruppo di allegre signorine. Le quali signorine -veline?- non si sa bene se prima o dopo aver rallegrato i giocatori, insomma li derubano e svaligiano le stanze. Po’veri giocatori! Accorata difesa della Federcalcio Egiziana: Stanno distogliendo l’attenzione dall’argomento principale, la sicurezza, stanno cercando di creare lo scandalo. E’ un complotto! Madonna Santa e Santo Cielo, ma volete cambiare sceneggiatore?

63. Tutto fa Game, set, sgrunt
Esilarante pezzo di Gaia Piccardi sul Corriere. Tema: i grugniti delle tenniste femmine mentre giocano -sì, è cominciato Wimbledon-: lo fanno apposta per infastidire le avversarie o no? La portoghese De Brito, 16 anni e rumorosissima, degna erede di Monica Seles, se ne sbatte: Fare versi fa parte del mio gioco. Se alla gente non piace che se ne vada dallo stadio! Micheal Stich, vincitore immorale di un Wimbledon e usurpatore del trono di Becker, ci va giù duro: Le tenniste grugniscono per vendere sesso. Addirittura! Serena Williams reagisce con classe: Vendere sesso io? Ma per chi mi ha preso? Per Angelina Jolie? Ahah, grande Sirina. Ma il top del top è di Martina Navratilova: Grugnire è fastidioso. E’ poco femminile. Ahah! Martina, i tuoi ossimori ci fanno grugnire dal piacere! Martina: come te nessuno mai.

64. Tutto fa Vuvuzelas
Sudafrica. Confederations Cup. Prove generali per i Mondiali. Ospitalità, simpatia. Ma. Sin dalla prima partita si è capito che qualcosa non. I tifosi sudafricani infatti hanno come *hobby* quello di suonare le trombette. Ma non semplici trombette. Delle trombette fastidiose, più di Salvatore Bagni e Marco Civoli messi assieme. Delle trombette perepeppè che ti si infilano nel sistema nervoso parasimpatico e insomma, bisogna togliere l’audio alle tv, figuriamoci lì negli stadi. L’odio per le trombette si è diffuso a macchia d’olio. Abbasso le trombette! Tutti noi. I soliti moralisti, invece: Razzisti! Non si chiamano trombette ma vuvuzelas! E sono uno strumento parte integrante della cultura sudafricana! Sudafricanofobi! Annichiliti -Razzisti? A noi?- passammo ai tappi per le orecchie. Oggi. In vista della semifinale contro il Brasile, il portiere del Sudafrica incita i tifosi: Date fiato alle vuvuzelas! Così vinciamo! Ah, vabbè, se fate così, allora: cari sudafricani, noi abbiamo vinto 4 Mondiali e voi zero! Pappappero!

65. Tutto fa E non è un piccolo particolare
(feat. corriere.it) Toni Layton, moglie di Martina Navratilova, ha deciso di trascinare in tribunale la celebre tennista, colpevole di “crudeltà fisica, emotiva e mentale”. (E di genocidio no?). La Layton, come risarcimento, chiede: svariati milioni di dollari, sei macchine, due scooter, un motoscafo, gioielli, una bicicletta, vasi di ceramica, due fucili e una pistola, due coccodrilli e un orangotango. Se non otterrà quel che chiede, minaccia di svelare “i segreti torbidi del passato e del presente di Martina, gli intrighi riguardanti l’arcirivale Chris Evert, la natura incestuosa della Women’s Tennis Association, nomi di ex amanti”. Peehsahnteh! P.s. Tecnicamente le due donne non possono divorziare perché la Florida, stato in cui entrambe risiedono, non riconosce la validità delle unioni omosessuali. Vai Martina che forse la sfanghi!

66. Tutto fa Volontaria e cosciente, soprattutto
Uscita della Milano-Torino. I soliti, noiosi controlli dei carabinieri. Don M.C., parroco di 41 anni, viene sottoposto all’esame del tasso alcolemico. Risultato: percentuale di 0,8. Ma il limite consentito dalla legge è di 0,5. I carabinieri: Padre, ma lei è ubriaco! Lui: Noh! Ve lo giuroh! Non ho bevuto, no cioè sì ho bevuto ma per dovere! Motivi di lavoro! Ho celebrato ben 4 messe in un solo giorno. Una messe di messe! 4 messe, 4 eucaristie, 4 calici di Vin Santo! I Carabinieri, inflessibili e irremovibili come solo la Fede può essere: Ci dispiace, signor Don! Ma ci vediamo costretti a ritirarLe la Patente. Il Don, infuriato, non ci sta: Non finisce qui! Farò ricorso al giudice di pace! Dimostrerò che lo stato alcolico non è addebitabile ad una volontaria e cosciente assunzione!
Un po’ come la Fede Cattolica: non addebitabile ad una volontaria e cosciente assunzione.

67. Tutto fa Promessa Solenne

Se osano fare un Consiglio dei Ministri a Viareggio, non rispondo delle mie azioni. Giuro.

68. Tutto fa Capace che arriva un altro
Su Repubblica, Francesco Piccolo chiacchiera con Andrea Camilleri a proposito di invenzioni letterarie molto particolari che a volte ricorrono anche tra autori molto diversi tra loro. Camilleri ricorda che alcuni suoi racconti erano simili se non uguali ad altri di Jorge Amado. Lo stesso accadde tra Italo Calvino e Beniamino Joppolo. “Come si spiega questa cosa?” chiede Camilleri. “Né Calvino lo ha copiato a Joppolo, né il contrario. Forse, sostiene Calvino, i racconti sono idee archetipali- come una biblioteca lì pronta. Uno va e si prende una storia. Poi capace che arriva un altro e si prende la stessa storia per sé”.
Camilleri, ti-vogliamo-co-sì!

69. Tutto fa A cena invito chi mi pare!
Il giudice della Corte Costituzionale, Luigi Mazzella, d’accordo con Berlusconi -ma non potevano telefonarsi? I soliti esibizionisti!- scrive una lettera ai giornali: Caro presidente, caro Silvio bla bla io a te amico mio ti rinviterei altre cento mille volte! Perché io a casa mia invito chi mi pare! Perché infatti è questo il problema. Così come sulla fronte noi abbiamo scritto: Giocondi.
“L’idea che ogni comportamento e ogni scelta personale di chi riveste funzioni pubbliche delicatissime debbano essere sottratti a qualunque obbligo -anche elementare- di opportunità, di misura e di riservatezza è semplicemente aberrante”. Aldo Schiavone, Repubblica.

70. Tutto fa Pinho portoghese
Manuel Pinho, ministro dell’Economia portoghese, durante un dibattito parlamentare ha fatto il gesto delle corna nei confronti di un deputato dell’opposizione. Qualche ora dopo si è dimesso. Il primo ministro Jose Socrates ha accettato le dimissioni del Pinho.

71. Tutto fa Dunque siamo alle Crociate
Il segretario generale della Cei, monsignor Mariano Crociata -nomen omen!- si scaglia contro chi si deve scagliare: “Assistiamo ad un disprezzo esibito nei confronti di tutto ciò che dice pudore, sobrietà, autocontrollo e allo sfoggio di un libertinaggio gaio e irresponsabile che invera la parola lussuria salvo poi, alla prima occasione, servirsi del richiamo alla moralità, prima tanto dileggiata a parole e con i fatti, per altri scopi, di tipo politico, economico o di altro genere.” Monsignor Crociata, a parte che qualche punto ogni tanto farebbe comodo, ma con chi ce l’ha? Io, su libertinaggio gaio, confesso di essermi perso.

72. Tutto fa Ma ci è o ci fa?

Obama. Io ancora non l’ho capito. A che gioco gioca? Fa il buono o è il buono? Vuole fare pace con tutti ma fare pace con tutti, non si può mica. Vuole fare pace con l’Iran. Fa l’amicone di Berlusconi. Va dal Papa e gli dice: Meno aborti negli Usa. Insomma delle due l’una: o non è quello che ci eravamo immaginati oppure è un gran paraculo. Solo che volevo dire a Obama che non può continuare a lungo a fare il Bello, biondo e dice sempre sì. Prima o poi qualcuno se ne accorge.

73. Tutto fa A me pare che stiamo un pochetto esagerando

Premessa: io non fumo. Ma tu che fumi stai attento! Le Ferrovie dello Stato hanno deciso che se ti beccano a fumare negli spazi esterni delle stazioni ti fanno la multa! All’aperto! Hai capito? Da 27 a 550 euro. Ma non è finita, o tu che fumi! Se fumi vicino ad una donna incinta o ad un under 12 finisci al rogo! Al rogo! P.s. Ok, passi le donne gravide che hanno il pancione ma come si fa a capire se uno ha 12 anni e un giorno o 11 anni e undici mesi? Cioè, i ragazzini e le ragazzine non è più come una volta. Qualcuno glielo dica, ahe Ferrovie doho Stato.

74. Tutto fa No, in Italia non c’è il conflitto di Interessi no

Medusa, casa di produzione cinematografica, da tempo è finita in orbita Mediaset-Berlusconi. Oggi il presidente di Medusa è Carlo Rossella, l’uomo bon ton, quello che “il termine minorenne è sbagliato, i costumi sono cambiati, meglio dire che la ragazza ha meno di diciottanni”, insomma lui. E insomma Medusa avrebbe deciso di non concedere più i propri film a Sky. Dopo aver perso tutto il pacchetto Disney e Universal –finite anch’esse nelle grinfie di Mediaset- per Sky sarebbe una grave perdita. Ecco, io quando sento certe cose andrei da D’Alema e je direi: sei contento? Poi andrei da Piersilvio e gli direi: io sogno un mondo senza voialtri berlusconi che state sempre in mezzo.

75. Tutto fa Sincerità, adesso è tutto così semplice
Ieri a Palermo si è celebrato il 17esimo anniversario della strage di Via D’Amelio, in cui vennero scannati Paolo Borsellino e gli agenti della scorta. Commemorazioni, fiaccolate, cortei. Ma sul palco c’erano solo i familiari e le associazioni. Nessun rappresentante dello Stato, nessuna autorità. La Politica non c’era. E meno male! Finalmente un po’ di aria pulita, l’aria pulita della sincerità. Che diciamolo, ma chissenefrega di Borsellino e di quei disgraziati della scorta! Eroi sì, di carta.

76. Tutto fa Chi ha ucciso Paul Meccà?
Il prossimo numero di Wired riprende e rilancia una vecchia leggenda metropolitana: in realtà Paul McCartney sarebbe morto e in giro ci sarebbe un suo sosia. Un informatico e un medico legale, tali Francesco Gavazzeni e Gabriella Carlesi, che in passato hanno collaborato a varie indagini tipo quella sul Mostro di Firenze o sull’attentato a papa Woytila, hanno analizzato e comparato varie foto di McCartney, dagli anni ‘60 ai giorni nostri. Bene. I confronti sul cranio, curva mandibolare, padiglioni auricolari, dentatura e palato hanno mostrato differenze significative, come se si trattasse di due persone diverse. Ovviamente queste indagini, dicono, lavorano in termini di compatibilità e non di certezza. Quindi i dubbi permangono. Forse McCartney è davvero morto. O forse no. Il mio dubbio invece è: e se fosse semplicemente invecchiato?

77. Tutto fa Ellekappa noi ti amiamo
Ellekappa rilegge per Repubblica le poesie che il ministro della Cultura, signor Sandro Bondi, pubblica per Vanity Fair. Eccone alcune:
1) “A me”: Ignaro poeta/ Adipe ossequioso/ Prosperoso senno/ Trasudante sottomissione/ Nel sesquipedale talamo/ Dell’Infaticabile Conducator/ Umile ciliegina sulla torta
2) “A Capezzone”: Ignaro portavoce/ Gnaggnera inesorabile/ Rorida devozione/ Per l’Incommensurabile/ Verecondo ascaride/ Secondo solo al Minzo/ In te la mia tempra riconosco/ Prono ti contemplo/ E rivoli rugiadosi/ Scivolano dalle mie labbra
3) “Ad una ignota candidata”: Ignara candidata/ Acerba suggestione
Languida lusinga/ Con mite tariffa/ Teneramente adempi/ Al sacro ristoro/ del Suo virile prolasso
Ahah il virile prolasso!

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