Tutto Fa Sottotitolo – Aprile 2009

 34. Tutto fa Lui che di dittature ne sa

 

Il presidente della Camera Fini, a Bagheria, ha così parlato rivolto ad alcuni giovani siciliani: “La mafia è una dittatura, può togliere la vita, la libertà, e può cancellare la dignità delle persone e dei popoli. Come si fa contro le dittature, bisogna ribellarsi contro la mafia”. C’è una bellissima espressione siciliana che fa: chista è ‘na pigghiata pì fissa. Io credo che i siciliani e gli italiani meritino ben altro che queste -orride- parole.


35. Tutto fa Che il mondo sappia

Antonio Tirri e Giampiero Surato sono due studenti Erasmus che a Praga hanno esposto questo striscione che ha fatto il giro del mondo. Chissà cosa ha pensato Obama -Mister Obama!- nel leggerlo. Intanto, grammatica a parte, i distinguo scritti con l’uniposca meglio farli che non farli. Quindi: bravi.


36. Tutto fa Com’è umana, lei

Milano, qualche giorno fa. Un mimo di strada rumeno -ora fanno anche i mimi!-, in possesso di un regolare PM, permesso di mimo, decide autonomamente -ma chi si crede di essere?- di spostarsi dal tratto di strada a lui assegnato. Colpa del sole, dice lui. I vigili non si commuovono e gli fanno una multa. Per violazione del Regolamento Mondiale Universale dei Mimi di Strada. Multa di 100 euro. Il mimo, in quanto mimo, non apre bocca e piange. I cittadini protestano. Infine è il sindaco Moratti a fare il Gran Gesto: la multa gliela pago io.
 
37. Tutto fa Se è per quello di te ci frega ancora meno

 

Avete presente la questione del mancato accorpamento del Referendum alle Europee che costerà 400 milioni di euro allo Stato Italiano -ehi, dona adesso un euro per l’Abruzzo-? Bene. Il ministro dell’Economia della Repubblica Italiana, Giulio Tremonti, dichiara: “Il costo del referendum va messo a carico di coloro che lo hanno inventato: sembrano più una setta che organizzano robe che agli italiani interessano sempre meno.” Ora. Considerato che a noi metà italiani che -presenti!- ancora esistiamo interessa pochissimo vedervi ogni giorno in ogni dove -sandro e bondi, mara maroni e maristella etc etc- eppure siamo costretti a fare i conti con voi, tu caro giulio fai il santissimo piacere di smetterla di lagnarti -che lagna, che sei, tremonti!- e piegarti al volere dei referendari! Su, poche storie! Fai il tuo dovere: inchinati alla democrazia, cazzo! (adesso è ufficiale: il referendum lo fanno il 21 giugno).

38. Tutto fa Ma davvero ci fanno così minchioni?

Il sindaco di Parigi, Delanoe: “Difficilmente potrò avere buoni rapporti anche con l’attuale sindaco di Roma Gianni Alemanno, un sindaco che ha fatto il suo esordio in Campidoglio accolto dai saluti fascisti”. Alemanno: “Quello che ha detto di me Delanoe è falso, offensivo, intollerabile”. Poi, sui saluti romani, precisa di aver visto una fotografia e di aver condannato la cosa in maniera esplicita. Alemanno, ma ci stai prendendo per il culo? Hai visto una foto? Ma se quei fascisti stavano sotto di te quando ti sei affacciato! Quei fascisti avevano il braccio teso! Quei fascisti manco ci dovevano entrare in Campidoglio! Si tratta di REATO! Fiero di non essere come voi, vili e bugiardi che siete.
 
39. Tutto fa Dovrai passare sul mio cadavere

 

Berlusconi mi sa di quei lontani parenti che arrivano a casa tua per stare qualche giorno e finisce che si piazzano in salotto e non levano più le tende. Cominciano a toccare tutto con le loro manacce unte e bisunte e a poco poco cambiano posto a tutte le tue cose e alla fine tu non le trovi più. Il giorno della Liberazione potrebbe chiamarsi festa di Libertà. Intanto preparano una legge per equiparare i repubblichini e i partigiani. Con questo grandissimo cazzo.


 40. Tutto fa Quale che sia la zona di partenza

 

Sarkozy ha lanciato “Grand Paris”, programma di sviluppo per la capitale francese. L’obiettivo principale è migliorare i trasporti e le condizioni di vita dei parigini -po’verini! seimila linee della metro non bastano!- in particolare quelli che vivono nelle periferie. La nuova rete metropolitana -automatizzata- si muoverà lungo 130 km, con lo scopo di tagliare i tempi degli spostamenti a 30 minuti: quale che sia la zona di partenza.

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