Casa mio è un bordello 1×02: Come combattere il caldo e la fatica, il geniale rimedio del manovale Ricardus

come vi dicevo, da qualche giorno in casa mia si è installato un manovale, operaio, jolly, tuttofare: il suo nome è ricardus. ricardus è simpatico, peccato non capisca una mazza di italiano ma faccia finta di sì -forse ha paura di perdere il lavoro in nero-: le nostre comunicazioni sono fatte di parole ispanofone buttate a casaccio, parole inventate, gesti, suoni, grugniti, sorrisi senza senso.

dunque. io abito al primo piano in un grazioso condominio che di giorno pare wisteria lane, con i giardinetti tutti curati e l’innaffiatoio sempre acceso e i passeggini e le nonne e i bambini, mentre di notte si trasforma in una specie di banlieue bucuresta piena di zombi in marcia dal fiume aniene e ritorno.

ma sto divagando.

allora. wisteria lane. primo piano. giardinetti tutti curati.
tra i compiti che il terribile padrone di casa ha assegnato al nostro ricardus ce n’è uno insindacabile: ripulisci casa di tutte le cose inutili del ’15-’18.

bene. su uno dei balconi da tre anni staziona un enorme scaffale di metallo. l’enorme scaffale di metallo prima stava in una delle stanze. secondo il proprietario avrebbe dovuto fungere da armadio: che ci vuole, ci metti una tendina e oplà. il legittimo occupante -in nero- di quella stanza, l’ei fu curtulill un giorno tirò fuori la sua veracità partenopea e mischiando parole tipo uallera soreta mammeta fessa chiattillosa scaraventò lo scaffale sul balcone. e lì è rimasto a fare le ragnatele.

e così ricardus, ligio agli ordini -soldatino ricardus!- comincia a smontarlo pezzo dopo pezzo. bene, io me ne sto in camera mia adottando lo stile di vita di clèr pazza precisa cioè fissare il vuoto, quando il mio benessere esistenziale viene interrotto da una serie di rumori SPAVENTOSI tipo nell’ultima puntata della quinta stagione quando tutti gli oggetti di metallo -compresa juliet- finiscono nel pozzo senza fine: you son of a bitch!

allarmato mi affaccio nella stanza accanto, esco sul balcone e qui trovo ricardus avvolto in una viscida patina di sudore filippino il quale ricardus, dopo aver smontato lo scaffalone ora, semplicemente, prende i pezzi a uno a uno e li scaraventa nel giardino di sotto.

– ricardus, ma che STRAMINCHIA stai facendo?
– li butto! così niente scale! fa caldo!

in effetti non fa una grinza. e quindi che fare quando qualcuno te la pone in un modo così inoppugnabile? niente, faccio spallucce: ricardus, hai ragione anche tu.

9 Replies to “Casa mio è un bordello 1×02: Come combattere il caldo e la fatica, il geniale rimedio del manovale Ricardus”

  1. Io.adoro.TFM. punto 🙂

    Ma dicci, a parte le mirabilanti avventure del Ricardus casalingo, tu perché non scrivi un libro? (se l'hai già scritto pregasi indicare titolo e tutto il resto  per il pronto acquisto)

  2. E lo capisco, povero ricardus, qui per sudare basta sbattere le palpebre un po' più velocemente.

    Ciao… dalla sardegna.

  3. Ma l'ascensone no? O anche wisteria è del 15-18?
    W.

  4. ma…prima di smontarlo …si è accertato che non fosse abitato?…che i bucuresti di notte…dovranno anche riposare da qualsivoglia parte. 

    aspetto invio.

  5. BEST NEW ENTRY IN CASA TFM
    Richard/Ricardo/Ricardus

    enri kröger

    Ti prego: dicci quanto rimane. Dobbiamo prepararci alla sua uscita di scena.
    Ti prego: se scrivi un libro, richiedi esplicitamente che non ci siano riferimenti a TFM ed al blog in copertina, in quarta, sulla sovraccoperta o sulla fascetta. Saresti messo nella sezione "Blogstar" della feltrinelli tra i romanzi scellerati di Pulsatilla e le raccolte "chucknorrisfactiane" di Alessandro "Eio" Bonino.

  6. *Yet: c'è qualche evidenza in tal senso

    *Prezz: ancora no, ma ti faccio sapere se 😉

    *Senzaunameta: ciao da Roma!

    *Moglie: no, di notte nel mio giardino solo grilli cicale e rockband che suonano nei garage

    *Enri: sei un taglio. se abiti a roma o ne sai di romanesco, capirai. altrimenti: è un grosso complimento. p.s. promesso, anche perché scrivere un libro ed essere citati con un blog su splinder è, mi dicono, da sfigati 😉

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