La talentuosa cantante che non ha ancora estinto il suo debito con la casa discografica

Élodie Frégé è una cantante francese. Nel 2003 vince la terza edizione di Star Academy e un premio di un milione di euro che, essendo buona di cuore, decide di dividere con il secondo classificato. Quindi 500mila euro. Che in realtà sono solo una sorta di prestito della casa discografica Universal. Élodie non prenderà un euro finché non avrà estinto completamente il suo debito (stiamo parlando di musica). E, dopo tutti questi anni, non ce l’ha ancora fatta: “Je ne vis pas spécialement bien de ma musique”, ha dichiarato in un’intervista a Libé. Ma non si lamenta, perché  i discografici non le mettono pressione e le  lasciano molta libertà creativa. E che libertà.

 

Elodie Frege

 

 

Il primo disco, sulla scia del talent-show, vende 150mila copie. Popolare. Come Jenifer, la prima vincitrice della Star Ac, rimasta perfettamente in sella mainstream, ormai volto televisivo prima ancora che musicale, e nota per i dischi di cover di France Gall tra un inutile The Voice e un altro. No, Élodie non voleva fare quella fine, magari ballando un tango a Danse avec le stars con il suo cd ben stretto tra i denti. Dopo un video diretto da Catherine Breillat (bref: quella dei film d’autore-po’-porno con Rocco Siffredi e Sagamore Stévenin), incontra un certo Benjamin Biolay, detto il Battezzatore, per come e quante ne ha, ehm, appunto, scoperte, o, diciamo, aiutate a scoprirsi (no, non stiamo parlando più di musica) (e nemmeno di cinema: ciao Chiara Mastroianni).

 

Le jeu des 7 erreurs, secondo disco scritto a quattro mani con il buon Benj, vende 90mila copie (ça va), trainato dal singolo La ceinture, che qualcuno definisce una delle più belle canzoni della decennie (bon bahh écoute!). Nel frattempo Élodie recita in Potiche di François Ozon e continua la collaborazione con Breillat. Popolare fratto cinema d’autore quanto fa? 15mila copie, come quelle vendute dal terzo album. Senti Élodie, noi ti lasciamo tutta la libertà che vuoi, ma qua c’è qualcuno che deve vendere dischi.

 

Elodie Taratata

 

Dopo un silenzio di un paio d’anni, da due settimane è uscito Amuse Bouches, in cui Élodie si è fatta aiutare da un certo Marc Collin (Nouvelle Vague, ça te dit quelque chose?) e che conferma il suo talento di autrice-compositrice (ma c’è anche un pezzo scritto da Philippe Katerine, l’uomo-banana). Il disco ha debuttato benino, grazie anche a un singolo orecchiabile e malizioso che si sta portando molto in radio: Comment t’appelles-tu ce matin? Nel video interpreta una donna che ha bisogno, diciamo, d’affetto e rassicurazione, hommes et femmes confondus.

 

 

 

 

 

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Quando un francese vi sfotte, voi rinfacciategli il video dell’uomo nudo che mangia le banane

 

 

2 Replies to “La talentuosa cantante che non ha ancora estinto il suo debito con la casa discografica”

  1. È frustrante non poter vedere i video che consigli, perché la GEMA blocca tutto… 🙁

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