Parigi 9×04 – L’ossessione dei francesi per Serge Gainsbourg è seconda solo alla mia ossessione per Charlotte Gainsbourg
c’è da dire che i francesi le loro cose le sanno valorizzare proprio bene. prendete la gioconda.
in musica, poi, ne hanno giusto due o tre, e li ricicciano fuori in continuazione.
per esempio serge gainsbourg. che in realtà si chiama lucien ginzburg. bene, serge qui a francia è un mito, ma la parola mito non è sufficiente. è oltre. provate a parlare male di serge gainsbourg in pubblico e finite come protagonisti di un giallo di fred vargas. cadaveri.
adesso proprio in queste settimane nelle sale c’è un film che sta sbancando botteghini e che si chiama: Gainsbourg, vie héroïque, giusto per sottolineare da che parte stiamo. nel film recitano anche laetitia casta in qualità di brigitte bardot e altra gente. è un biopic. o qualcosa del genere. a francesi piacciono i biopic, specie quelli su serge gainsbourg.boh. non so che pensare. controverso era controverso. belle canzoni ne ha scritte, come ge suì venù a dir che me ne vè e je t’aime con quel gran pezzo di donna di jane birkin. ah, tra l’altro, pur essendo oggettivamente mostriciattolo, femmine vanno pazze di lui, anche adesso che è morto. boh. com’è come non è, per me gainsbourg rimarrà sempre l’autore di “lemon incest”, che cantò con figlia adolescente charlotte. sì avete capito bene. lemon incest. nel video ci sono loro che si rotolano nel letto, che ammiccano. charlotte, ancora poco fiorita, ha tredici anni. siamo nell’84. boh. i francesi quando guardano questo video, niente. non dicono niente. per loro va tutto bene. d’altronde noi negli anni ’80 abbiamo avuto albano e romina quindi è meglio che stiamo zitti, proprio previously on “e se parigi è così immensa”: 9×01, 9×02, 9×03
in musica, poi, ne hanno giusto due o tre, e li ricicciano fuori in continuazione.
per esempio serge gainsbourg. che in realtà si chiama lucien ginzburg. bene, serge qui a francia è un mito, ma la parola mito non è sufficiente. è oltre. provate a parlare male di serge gainsbourg in pubblico e finite come protagonisti di un giallo di fred vargas. cadaveri.
adesso proprio in queste settimane nelle sale c’è un film che sta sbancando botteghini e che si chiama: Gainsbourg, vie héroïque, giusto per sottolineare da che parte stiamo. nel film recitano anche laetitia casta in qualità di brigitte bardot e altra gente. è un biopic. o qualcosa del genere. a francesi piacciono i biopic, specie quelli su serge gainsbourg.boh. non so che pensare. controverso era controverso. belle canzoni ne ha scritte, come ge suì venù a dir che me ne vè e je t’aime con quel gran pezzo di donna di jane birkin. ah, tra l’altro, pur essendo oggettivamente mostriciattolo, femmine vanno pazze di lui, anche adesso che è morto. boh. com’è come non è, per me gainsbourg rimarrà sempre l’autore di “lemon incest”, che cantò con figlia adolescente charlotte. sì avete capito bene. lemon incest. nel video ci sono loro che si rotolano nel letto, che ammiccano. charlotte, ancora poco fiorita, ha tredici anni. siamo nell’84. boh. i francesi quando guardano questo video, niente. non dicono niente. per loro va tutto bene. d’altronde noi negli anni ’80 abbiamo avuto albano e romina quindi è meglio che stiamo zitti, proprio
Lo amo anche io!
ah, ma ha fatto bene a cambiare la grafia del cognome
sennò in Francia come lo chiamavano: jensbü con i puntini sulla u, che nemmeno li usano?
ciao
Io i Gainsburg li metterei TUTTI sul pullmino della morte.
*Yet: cambiare cognome è stata la svolta
*Belg: vabbè basta il sidecar 😉
La Charlotte, dice il Corrierone di oggi, ha la bellezza della fenice (che vi sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa :-P)
è semplicemente un genio. e, riguardo alla definizione "mostriciattolo", grazie a dio le donne riescono a vedere al di là dell'aspetto fisico!