La pregnanza dell’ineluttabilità
come stai? è un po’ che non ci sentiamo. Ti scrivo da un posto lontano, lontanissimo. So che forse ti procurerò dispiacere, però ci tengo ugualmente a spiegare i motivi della mia improvvisa e improvvida scomparsa. Da dove comincio? Non ne ho idea. Sono confuso. E la mano a stento tiene ferma la penna con cui sto scrivendo queste parole. Già, scrivere. Eccoci ancora qua. Scrivere. Ho sempre scritto. Per me. Poi un giorno ho scoperto che potevo scrivere anche per altri. E ho scoperto che mi piaceva. Tantissimo! Tieffemme! Scrivere affinché qualcuno mi leggesse. Figata! Ma poi ho scoperto che non bastava. Che per essere letti bisognava anche leggere. E ho letto, oh come ho letto. Ragazzi che spasso! E che sbornia! Parole! Vite! Pensieri! Opere! Ma una mattina -ricordi, te ne parlai dopo aver visto quel film- ho aperto gli occhi e ho realizzato che non mi stavo più divertendo. Tieffemme? Ho provato ad andare avanti, ma ero depresso. Scrivevo senza passione. Sono diventato la macchietta di me stesso. Autoreferenziale, in preda ad egotismi et onanismi della peggior specie. E quando l’ho capito la noia mi ha invaso. E quindi? Ho smesso di leggere le vite degli altri. Miracolo! Stavo meglio! Non me ne fregava un cazzo di tutto quel rumore insopportabile, di quel cicaleccio piccino, di certe vite inutili in perenne ansia da prestazione. Contatori! Feed! Messaggi! Commenti! Oh, mi fregava davvero un cazzo! Ho preso a scrivere di meno. Doppio miracolo! Stavo ancora meglio! Potevo farcela anche senza scorticare e svendere la mia vita. E così, te ne sarai accorto, no?, ho rallentato. Rallentato. Rallentato. Che poi se non sbaglio oggi è la giornata mondiale della lentezza! Buffo, no? E allora sai che c’è? C’è che adesso, beh adesso che sento la testa che sta per collassare e non c’è più nulla dentro, beh mi prendo un tempo. E me ne vado. Non so ancora dove. Quando leggerai queste parole probabilmente io sarò ormai altrove e ancor più altrove. Ma non so dove. Per cui, ti prego, non provare a cercarmi. Non mi troveresti. Ho bisogno di capire. Se dal vuoto di questo ponte sospeso sul fiume io possa trovare la forza per voltare lo sguardo indietro e salvarmi. O se invece non sia meglio chiudere gli occhi, chiudere il naso -sì, lo so tuffarsi a chiodo non è esattamente il modo più eroico per farla fini… beh insomma per buttarsi- e splash! Mi viene in mente quella canzone secondo cui ci vuole del fegato per essere buoni e gentili. Ecco, io non credo di essere né buono né gentile, però questo mi pareva l’unico modo per ringraziarti –per tutto il pesce!- e dirti addio. Vabbé arrivederci, ché tanto lo so che poi anche dal deserto più roccioso mi piglierà la smania -non si guarisce!- di scriverti. Ah, mi raccomando: non divulgare questa lettera, puoi ben immaginare che qualcuno potrebbe non capire. Mi fido di te, vecchio mio. Arrivederci dunque, forse un giorno tornerò a trovarti. A dirti. O forse no, che ho come l’impressione che la blogosfera andrà avanti benissimo anche senza di me.
p.s. Nella busta ho messo anche l’avatar “Jour et Nuit”. Posso chiederti di registrarlo dal notaio e chiuderlo in busta con la ceralacca dentro una cassaforte e buttare la chiave? Ma che te lo dico a fare, tanto so che pigro come sei non lo farai mai. Vabbè, almeno vedi di non usarlo come sottopentola! Ah, come avrai notato non ho resistito alla tentazione di infilare qualche citazione sparsa qua e là. Bestia che sei, cerca di trovarle da solo, che questa volta non ci sarà nessun aiutino. Infine. Ultimo favore. Saluta e ringrazia da parte mia tutti quelli -anche gli utenti anonimi!- che con tanta piacevolezza e affetto hanno accettato di giocare con me in questi due anni e mezzo. In particolare quelli che sanno loro.
Sinceramente tuo -e vostro-,
TFM
ecco. anche tu. era nell’aria.
però un po’ mi sento meglio quando so che anche tu smetti per un po’.
facciamo che nella busta con la ceralacca mettiamo anche la foto delle luci d’artista di torino che mi fa da avatar? ti va?
un abbraccio,
d.
sai che c’è? mi dispiace davvero tanto, mi piaceva leggerti. a presto, da qualunque altra parte.
ma torni?
quando torni?
devo controllare ttt i giorni?
certo ke febbraio è stronzo proprio.prima finisco gli harry potter,ora perdo anke tfm….
Eh no eh. Dimmi almeno che non darai buca al prossimo party. Ci tengo.
Un colpo da maestro!
io gli odio gli addii
più ci penso più mi dispiace. ci tenevo a dirtelo.
ma porcaputt…
Ci sono ancora in previsione due stagioni e mezza di lost e tu te ne vai così !?!?!
(e pure interropmpendo il cdbookcrossing!)
TFM !!!
ma quanta amarezza 🙁
io LI odio gli addii. ecco, così è triste uguale ma corretta grammaticalmente, che non guasta.
grande uscita di scena.
un po’ di pensieri sparsi, alla rinfusa:
1.L’espediente retorico e’ degno di Cervantes. O di Paul Auster…
2.Adesso come funziona, entri anche tu nel PD?
3.Si puó bestemmiare sul tuo blog?
4.Se chiudono anche wikipedia, adesso non ho piú motivo di usare internet.
5.Di LeD mi sa che non mi frega un cazzo
6.Mi frana il suolo sotto i piedi.
7. con l’era di TFM finische anche l’era di
stiui
A presto.
non vale!
anzi, non puoi.
:* a presto.
Non riesco a riprendermi dallo shock. Davvero. Ti leggevo silenziosamente. Uff, mi manchi.
…è davvero un peccato… a parte la pochezza delle pagine in cui ci hai “rivelato” che il papa fa politica, per tutto il resto questo blog ha molto stile e contenuti interessanti… in altre parole è prezioso, e le cose preziose andrebbero custodite, mai abbandonate. pazienza.
penso anche che abbia ragione stiui: di Led non ce ne frega niente, nel caso tu avessi in mente di. vogliamo tutto, o niente.
un saluto, mi pesa oggi rimanere anonimo.
ovunque tu vada, vacci con il cuore. confucio
buon viaggio in qualunque tempo. è necessario dirsi addio per ritrovarsi. buon inizio.
🙁
In bocca al lupo tieffemme!
uhm…e no…e proprio ora che mi ero “palesata” e leggevo attivamente i tuoi post…vabbè, se per te è meglio così, allora va bene; però io aspetto fiduciosa un giorno che il mio feedreader scarichi un nuovo tuo articolo… 🙂
manchi manchi manchi
un’anonima che ti leggeva con gusto
uno non può mancare un mesetto che poi torna e non si raccapezza più…
Tuttofamedia o Tuttofafuga?
no, non ci credo a questa storia che vai via: prima o poi la tua penna ironica e dissacrante tornerà a colpire, anche se ora non ne hai voglia.
Lo so, ora me ne vado per un altro po’, poi ritorno e sei ancora qui 🙂
Dai, dai…guarda quanta gente che ti legge…è un peccato abbandonare il blog.
Ce li avessi io sul mio tutti questi lettori!!!!
mi ero firmata ma stranamente non l’ha registrato.
I’m Raganella3, of course.
ciao TFM!
grande uscita.
buona vita reale! un bacio.
La blogosfera ha perso un grande blogger!
Torna ti prego!
Anche perchè sei l’unico che apprezza la mia lost attitudine!
vero, la cara utentessa
D’oh!
sta casa aspetta a ‘tte!
tanta fatica per trovarti!
chiara
ancora mi manchi. uff…
siiic! sti titoli di coda nun ci volevano!!
daje, torna.
Desmond !!!
(dai su, torna tra noi)
Dai, finiscila con ‘sta manfrina.
Al lavoro, perdio!
e twitter fu aggiornato..che sia un buon segno? 🙂
mandarina
ma no non ascoltarli. non tornare sui tuoi passi. solo l’amore reale conta e gli incoerenti non possono piacere, saranno derisi da quelli che contano. nasconditi finché puoi, non rischiare, non farci sapere che potresti essere una persona fallibile perché potresti non piacerci.
la verità si impone, per chi sa cos’è.
hasta siempre.
com’è che era? mi domando se ci sia una direzione.
ah, questa estate mentre eri in vacanza abbiamo continuato noi il blog. mo’ mi pare pure ‘na bella idea. perciò piazzo qui sta poesiola…tanto chi tace acconsente. è di amalia rosselli e si chiama neve 1973.
Neve, a bricconi sulla pianta della testa
rivoluzione pesante delle maniere, manierismo
anche quello se tu non puoi più andare
avanti col soliloquio (arancione naturalmente)
così come avevi condotto a sperare. Non
puoi più mentire a te stessa! – s’è scippata
la burrasca, e t’hanno chiuso dentro per
farti meglio ragionare.
Io non sono quello che apparo – e nel bestiame
d’una bestiale giornata a freddo chiamo
voi a recitare.
e mo’ pure il giochino degli albori:
lets stay together en el tema de los amores perros with irish blood in a english heart. because in the future when all’s well, i just want to see the boy happy.
vabbè gli errori ci stanno data l’ora tarda. ma la tipa si chiama amelia e lo so che è an english. per il resto scopri l’errore!
che palle!
vabbè vuoi essere detto: tornaaaa
e mò te lo dico tieffemmissimo: tornaaa ejà torna!
mo basta però.
mica vorrai altro incenso?
i sò allergica.
Scusa ma io adesso con chi parlo di x factor?
hmmm, cioè, il giorno prima.
(E io il giorno dopo)