Cos’hanno in comune Shakira, Jarabe De Palo e Francesco Renga

Tutto Fa ‘Ho appena emanato un editto che interdice i duetti tra Jarabe De Palo e un qualsiasi cantante italiano a muzzo’.

 

La cantante Shakira è fatta così: qualsiasi cosa lei faccia, la fa al meglio. Inni odiosi dei mondiali, video brutti che sono i più brutti nella storia dei video brutti, agitazione di deretani a caso, cose così. Oppure cantare in lungo, a Cannes, davanti a milioni di francesi, una canzone-feticcio nell’immaginario transalpino, Je l’aime à mourir, come è accaduto la settimana scorsa agli Nrj Music Awards (che i media italiani hanno notato solo per il look della cantante Shy’m. No, c’era anche il look del cantante di quella cosa chiamata Lmfao). Dicevamo Shakira, che ha preso questo bel pezzo portato al successo qualche decennio fa da Francis Cabrel, l’ha messo nel disco ed è subito diventata heroina dell’esagono:

 

 

 

 

La pronuncia è discreta, l’effetto un po’ statico ma chiaramente voluto (Shakira, sappiamo che sai muoverti, eccome se lo sappiamo), quell’aujourd’hui che scivola via deliziosamente come-non-dico-cosa, insomma: premio alla carriera meritato, consegnatore compreso (avete guardato negli occhi Johnny Haliday? Bene, adesso andate a farvi un esorcismo, su). Anche se io avrei omaggiato Shakira con l’originale, Francis Cabrel, notare l’acconcio:

 

 

 

 

Sublime. Purtroppo Je l’aime à mourir non fa rima solo con graziose ispanofone, ma anche con inspiegabili ispanofoni sopravvalutati che non vogliono abbandonare le scene anzi ci rintignano assieme a *qualsiasi* cantante italiano, stavolta è toccato a gente che una volta si faceva chiamare Timoria, ma chissà cosa può regalarci ancora la rubrica telefonica di Pau Dones:

 

 

 

 

Avete guardato negli occhi Jarabe De Palo? Bene, andatevi a fare uno shampoo.

6 Replies to “Cos’hanno in comune Shakira, Jarabe De Palo e Francesco Renga”

  1. *Lilo: hai ragione, va bene, Jarabe De Palo è bravissimo, Renga è bravissimo, le loro canzoni sono bellissime, le loro cover ancora di più

  2. Concordo, Shakira è di una bravura imbarzzante…
    e Jarabe de Palo (in c**o) è uno deigli esseri più sopravvalutati della storia moderna…

    Mi sa che Shakira che canta in francese la mando in radio… (grazie per la segnalazione)

  3. Ok, lo ammetto, cosi’ da ‘ste parti sarò “foutu” per sempre:
    io sono uno di quelli che non sopportano i francesi. La grandeur francese, gli accenti francesi, la puzza sotto il naso francese (magari con un po’ più di sapone… anyone?), il trasporto della baguette francese (ok, TFM, NON sotto l’ascella – anche se potrei dirti di averlo visto coi miei occhi – ma a rischio zozzume sì), le storpiature di ogni nome straniero che fanno i francesi e via andare con gli altri mille stereotipi, ahimè, reali in quanto tali.
    Pero’, cavoli… “Je l’aime a mourir” (non mi chiedere gli accenti, s’il vous plait…) di Cabrel… ho ancora li’ il quarantacinque (azz… qui si scopre l’età), deliziosa canzoncina sempre rimasta dint’o core… come ne potrei parlar male?
    A questo proposito ti consiglierei anche l’altra hit Cabreliana “dans mon coeur”: “C’est ecrit”, altro gioiellino strappalacrime (ocio, evitare accuratamente la Parietti-version!) di una decina d’anni dopo, giusto il tempo di dare una sforbiciata al crespo capoccione.
    In ultimo, un consiglio anche a “sgionnì hallidaì”: ricordati la ritoccatina all’alluce sinistro, che poi hai finito. Bene, ora prenoto l’esorcista.

  4. *Velenero: de nada, viva Shakira che canta en français

    *Amico: molti stereotipi sono veri e quindi chi sono io per smentirli, altri diciamo che sono alimentati da una pessima stampa (ma loro non fanno nulla per farsi benvolere). Detto questo, Cabrel fa loro guadagnare molti punti simpatia. Grazie per i consigli. Poi un giorno ti dico il trucchetto che ho imparato per gli accenti francesi.

  5. 1) Shakira è Shakira. Piace a tutti, come Jovanotti, solo che in più canta con un panino in bocca, è figa, sa muoversi ed ha un sorriso che illumina il mondo. Pensa che in Turchia non arrivava musica internazionale, però passavano Shakira.
    (E all’Araf di Istanbul si ballava sull’Ombelico del Mondo di Jovanotti, un tutto torna come ai vecchi tempi;))
    2) “inspiegabili ispanofoni sopravvalutati che non vogliono abbandonare” frase che si può abbinare a: cantanti, nazionali di calcio, ministeri del turismo ed ex fidanzati
    (Ciao Tieffè!)

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *