X Factor 5×04, i dodici concorrenti (e tante grazie al Manuale Cencelli dei Talent Show)

X Factor 5×04: Però domani un altro bacio dimmi che sapore avrà (do-do-domani)

Definita dunque la line-up di X Factor 5. I quattro giudici hanno applicato alla lettera il Manuale Cencelli dei Talent Show, riempiendo tutte le caselle di età, sesso, religione, istruzione, pazzia, insipienza. Livello medio più che sufficiente. Le quattro squadre appaiono abbastanza equilibrate. Scelta delle canzoni e Sintomatico Carisma dei giudici saranno fondamentali. Leggermente favoriti Morgan ed Elio, Arisa per ora nettamente ultima. C’è un solo talento purissimo, Diamante Grezzo Crederci Sempre Arrendersi Mai, in questa edizione di X Factor, e ce l’ha in squadra Simona Ventura. Pensa te.

Ma andiamo a vedere chi è questa gente.

1) Categoria Disco Bambina. Ventura, chi ha detto Ventura?

Simona (Girl Paua!) sceglie una donna come vocal coach: Paola Folli. Un curriculum lungo quanto un papello ma un solo tratto indelebile nei nostri ricordi: Do-do-domani (in realtà ha fatto anche un Sanremo e un duetto indimenticabile con Luca Jurman). Paola Folli, ovvero la dimostrazione che nella vita il Destino di Vocalist non è il peggio che possa capitarti, no. C’è sempre il Team Ventura:

Paola Folli: che brava questa ragazza, poi usa questi COLORI nella voce
Ventura: ma infatti!
(Prepariamoci al peggio)
Nicole Tuzii, Jessica Mazzoli, Francesca Michielin
Nicole è evidentemente il cavallo su cui punta non solo Ventura ma forse anche la discografia italiana. Giovane ragazzina acqua, sapone ed emozione, riesce a far vibrare le anime di molta gente (non guardate noi). Ma cosa pensare di chi prova a lanciare Nuove Carriere portando sempre e soltanto brani di Carriere Morte? Nicole, GIIIZ, sei davvero sicura di voler fare la fine di quelle due vecchie baracche, Whitney e Mariah?
Jessica è la sorella illegittima delle Lallai. In ottempero al motto Sardinia Viva Sardinia Sempre Unita, ecco dunque una giovane pazzarella che canta mettendoci ANIMO e canta Caffè Nero Bollente facendo la mossa di Marisa Laurito. UHM a catinelle.
Francesca è Luce in un mondo di Oscurità che ha perso le coordinate, è Salvezza in un abisso in cui Mara Maionchi è finita a premere pulsanti sulla Tiburtina. Sì, se non fosse capito è lei il diamante purissimo di cui parlavo qui sopra. Un’aria da Svagata Timorata di Dio e poi Etti di Talento. Ventura ovviamente ce la metterà tutta per confonderla e sviarla, e probabilmente, la sacrificherà al primo refolo di televoto, ma noi urliamo Francesca, non foss’altro per questa Epic risposta data a una Fail Ventura:

Ventura: io ancora non ho capito chi sei
Francesca: ma veramente nemmeno io ho capito chi sono

(Proponiamo uno scambio ehm alla pari con uno dei due bambini di Morgan).

2) Categoria Sbarbati Pensosi (o Barbuti Sbarazzini, ancora dobbiamo decidere).
Morgan sceglie come vocal coach il Maestro Diego Calvetti, già produttore di Francesco Facchinetti, Patty Pravo, Federico Stragà, Noemi, Alessandra Amoroso, ma sopratutto di un misconosciuto capolavoro che ha segnato le nostre ehm giovinezze: Io ti amo ma devo ucciderti di Ulivieri (Ulivieri! Che fine hai fatto?)
Vincenzo Di Bella, Davide Papasidero, Valerio De Rosa.

– Vincenzo, dicci il tuo cantautore preferito
– Pierangelo Bertoli

Ecco, se Morgan riesce a far vincere questo 47enne che si spaccia per Giovane, facendogli cantare B Side o Rarities di Cantautori Dimenticati in questo Paese Senza Memoria, beh, allora ci scorderemo di tutte le Malefatte Morganiane. Vincenzo è il favorito di questa categoria. Bravo, intenso, l’atteggiamento giusto di chi non gliene fotte niente, mano in tasca e che cazzo vuoi.
Davide gode per ora della sospensione del giudizio. Finché non lo vedremo esibirsi legato a una sedia, senza muoversi, non sappiamo che dire. Intanto: già visto.
Valerio, come questo blog aveva Sapientemente previsto, entra nel cast in ottempero alla Regola Non Scritta “Il primo in assoluto che ci fanno vedere ai provini farà un lungo percorso qui dentro”. Speriamo faccia la fine di Frenchi Chiccosa di X Factor Uk (questi giovani d’oggi, così sbandati). Leggerino.

3) Categoria Gente Anziana che sta per prendere L’Ultimo Metrò.
Come fare a essere onesti con questa squadra, già funestata da mille iatture? Il fantasma di Matteo Becucci che aleggia nell’aria. La cupezza di chi le ha provate tutte e ancora non ha sfondato e se tutto va bene non sfonderà mai. Arisa. Che, poverina, ci prova, con i suoi Diaframmi e i suoi “Ma li fai gli esercizi?”, ma io quando guardo Arisa mi sento come quella RUGA che le si forma sulla fronte corrucciata. Arisa, boh. Potrebbe fare qualsiasi percorso e non ci stupiremmo. D’altronde, lei ha vinto Sanremo a 27 anni. Il vocal coach è il Maestro Giuseppe Barbera formatosi al CET di MOGOL di cui è stato anche docente (Pausa Sconforto). Malgrado questo fardello sulla coscienza, dice la frase più sensata di tutti gli Home Visit: A me questi non mi hanno emozionato manco per niente.
Rahma Hafsi, Antonella Lo Coco, Claudio Cera. La più a rischio sembra Antonella, anche perché diciamolo, la categoria RUOCK a X Factor ha portato sempre e solo in un’unica direzione: la porta d’uscita. Claudio ai provini sembrò più talentuoso, ma la Tragica Scelta di Adele non gli ha giovato, vedremo. Ramaya mi ricorda molto un paio di concorrenti di Star Academy. Più brave. Categoria potenzialmente esposta ai Quattro Venti, ma speriamo di essere smentiti.

4) Gruppi, questa Disgrazia.
Cafè Margot, i Moderni (già furon Free Chords) e le 5isters.
Il bene che ci lega a Elio e al Maestro Tafuri (“Uniti contro quel damerino di Morgan”) ci impedisce di dire quello che veramente pensiamo, specialmente sui nomi fessi delle tre formazioni. Tocca citare Simona Ventura: noi questa gente non l’abbiamo capita. Elio sicuramente ci mostrerà la Retta Via. Quindi non disperiamo. Chiaramente sacrificabili le sisters toscane (non hanno ancora messo piede sul palco e già diciamo BASTA). Degni di nota: Occhialona con voce che uno dice Ma perché non ti presentavi a Solista?, e, tra i Moderni, Taisho l’amico di Stilly dello specchio magico (dice sempre la cosa sbagliata al momento sbagliato con l’enfasi sbagliata: se sai cantare canta, figlio mio).

Bòn, scongiurato il rischio omonimia che in questi casi costringe genti innocenti a cambiare nome di battesimo o ad aggiungere Y a Muzzo. Una cosa che ho sempre trovato molto fastidiosa. Bene, per ora è tutto. Riusciremo la settimana prossima a seguire il primo live e a renderne conto? Chissà, questo è un drammatico cliffhanger.

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