Un parco di nome Marco, il giardino del Lussemburgo, il carrefour, la marche des salopes

L’ho già appuntato altrove. La stagione ha avuto un improvviso resuscito. Finché dura: footing, ogni giorno, a qualsiasi ora. Se vedete un furetto impazzito che corre nell’anello interno du Jardin du Luxembourg, bòn, sono io. (Da dieci giorni cielo azzurro e sole giallo, 25 gradi fissi, né caldazza né umidità, il paradiso tu vivrai se tu scopri quel che hai) (Se Parigi avesse lu mare).

 

Bòn, casa mia dista una decina di minuti a piedi dal Luxembourg. Prima di arrivare al parco, c’è un parchetto piccolino dove la gente prende il sole mangia e gioca a ping pong. Il PARCO si chiama MARCO (true story). Prima di arrivare al Marco c’è un carrefour (che significa Incrocio, pensateci quando andate al supermercato) che tutti i parigini conoscono bene.

 

Sì, perché da questo carrefour (Bd Montparnasse, Bd Port-Royal, Bd Saint-Michel) passano tutte le manifestazioni o cortei della città (di solito partono dalla Tour Detourpante di Montparnasse). E ai francesi manifestare piace eccome. E così, ogni volta che passo dal carrefour per andare a correre prima al Marco e poi al Luxembourg, inciampo in Genti Urlanti, fischietti, poliziotti, gente così. L’altro giorno, per esempio, c’era un Corteo del Partito Comunista. Minuto di raccoglimento. Sì, il Partito Comunista. In Francia esiste ancora il Partito Comunista. Se è per quello esistono ancora Tra Moglie e Marito e il Paroliamo (c’est vrai). Insomma c’erano questi bambini con gli adesivi sulla fronte: IO CUORICINO PARTITO COMUNISTA. Giuoia e allegria.

 

Bòn, oggi invece, sempre nello stesso punto, c’erano una cinquantina di persone con dei palloncini a forma di cuore. Le persone erano quasi tutte donne. Le donne tenevano in mano cartelli tipo JE SUIS UNE SALOPE, JE SUIS UNE PUTE. Il corteo si chiamava La marche des salopes. Slutwalk. Gli slogan robe del tipo: quando no è no, mi vesto come cazzo mi pare ma questo non vuol dire che ti sto incitando a stuprarmi. Un vecchietto che passava di lì non ha nascosto una certa contrarietà: una volta questa gente stava a casa a fare la cosetta.

 

Stasera c’è la Nuit Blanche. Decima edizione. Ricchi premi e cotillons. Se trovate un last seconde, un passaggio su aereo di Stato, un teletrasporto, bòn, approfittatene. Un’ottobrata così non torna. Altrimenti poi vi conto. Ciao, vado a mangiare il gelato appoggiato.

9 Replies to “Un parco di nome Marco, il giardino del Lussemburgo, il carrefour, la marche des salopes”

  1. a proposito di queste che girano co' tutte 'ste bocce de fora (cit.) non mi ha convinto The Playboy Club. Mai come Pan Am però.. 

  2. Ma… mèrde! Se la salope è quella cosa che ho capito, com'è che io quand'ero giuovine mettevo la salopette?
    Argh.

  3. e io che il mio giro di corsa non percorre mai lo stesso cerchio…mi sembrò così corto il lussemburgo. compreso di marco.  e ripassare davanti ai gendarmi che stanno lì, appoggiati come un gelato.
    raccontaci.

  4. Ho letto della slutwalk su repubblica e la mia reazione è stata: LOL

    Voglio vivere a Parigi da sempre ma ora che so che c'è un parco che si chiama come il mio ex forse ci ripenso. O magari mi compro una vacca e la porto a spasso ai jardins.

    Aliena

  5. sì, ma il partit comuniste franzoso è quello de il concerto.

    P.

  6. *Moglie: infatti la prossima volta voglio fare il gendarmiere del Lussemburgo. Non fanno un cazzo. MAI.

    *Aliena: se ti può alleviare, quel Marco credo stia per Polo

    *P: dici il film? non l'ho visto

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