“Non la considero una cosa normale e giusta”, parola del virgineo Massimo Moratti

A breve dovrebbe arrivare la risposta della Federcalcio in merito a un esposto presentato dalla Juventus. Oggetto: lo scudetto del 2006, attribuito all’Inter dopo le penalizzazioni di Juve e Milan. Alla luce di alcuni nuovi elementi (le telefonate che anche Facchetti faceva ai designatori arbitrali), elementi chissà perché sconosciuti ai tempi della decisione di Guido Rossi (già Telecom, per breve tempo anche dirigente dell’Inter), insomma la Juve ha chiesto che quello scudetto, definitivamente, non venga assegnato a nessuno.

Moratti dice che un’eventuale revoca di quello scudetto vinto a tavolino non sarebbe una cosa normale e giusta. Per questo motivo, dice anche: “Non considero possa accadere”.

Un osservatore un po’ più imparziale, Mario Sconcerti, si chiede invece: “Se cinque anni fa la giustizia sportiva fosse stata a conoscenza delle telefonate di Facchetti, avrebbe comunque assegnato all’Inter quello scudetto?” Probabilmente no, dice Sconcerti (e chiunque abbia un minimo di quella famosa onestà intellettuale). E allora? Niente, il giorno in cui qualcuno mi spiegherà *per bene* i motivi per cui in Italia Massimo Moratti goda ancora di tutta questa considerazione, sarà sempre troppo tardi.

6 Replies to ““Non la considero una cosa normale e giusta”, parola del virgineo Massimo Moratti”

  1. E' un petroliere, sai… poi va a finire che ci toglie la benzina e ci tocca andare al lavoro in monopattino. In realtà è convinto di dover occupare il posto lasciato vuoto dalla Juventus per diritto divino, del tipo: "Con tutto quello che abbiamo subito negli ultimi 20 anni, beh, adesso è il nostro turno di tenere per i cabbasisi stampa e avversari". E gli Italiani, notoriamente refrattari a salire sul carro del vincitore, si adeguano.

    Shengo

  2. no, scusa
    come puoi appellarti all'onestà intellettuale in un gioco che ha bisogno dell'arbitro, di due assistenti dell'arbitro e di un quarto uomo?
    la malafede dei contendenti è un presupposto
    ciao

  3. Eccolo ancora, Minimo Moratti e il suo ostinato spacciarsi per Santo Portatore del Verbo, lui che è nato senza macchia del peccato, come tutti i candidi tifosi del biscione.

    Inizia a diventare pesante, fortuna che l'immortale perdentismo interista si manifesta ancora nella lista di allenatori che non vogliono assolutamente allenare la squadra.

    Per lo scudetto assegnato mi sorprende che l'esposto l'abbia fatto la Juventus, o meglio, c'era bisogno di un esposto di una squadra per tale questione?

    Per calciopoli altro che telefonate di Facchetti, la questione è sempre di quella di eterni perdenti, anche nel barare: quando gli arbitri non volevano gli orologi di Moratti. Che sfigato.

  4. *Shengo: esatto, il diritto divino. Strano, è uno sport così poco diffuso in Italia

    *Yet: mi hai aperto uno squarcio di inedita adamantinità

    *Marco: c'era bisogno che l'esposto lo facesse la Juventus? Stiamo sempre parlando di quella Federcalcio che sapeva da tempo dell'ennesimo scandalo del calcioscommesse e niente, loro non facevano niente.

  5. @TFM: intendevo dire che, insomma, è una "cagata pazzesca" di suo quell'assegnazione. Sognavo una utopistica rivolta di chiunque e non un esposto da parte della squadra che aveva, nella questione, già le sue beghe.

  6. Parole sante, monsieur Tieffemmé. Ma d'altra parte OVVIAMENTE tu dici così perché sei juventino e io ti do ragione perché sono milanista, no? (si sente il sarcasmo?)

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