Il Concertone del Primo Maggio

Quando vivevo a Palermo, gli anni delle menzogne, avevo quindiscianni, il primo maggio lo passavo sintonizzato su Raitre, sperando, semplicemente, di essere uno di quei tanti puntini sudati.

Poi nel 2001 mi sono trasferito a Roma e ovviamente, altri anni e altre menzogne, già non me ne fregava più niente di stare lì in mezzo a fare il puntino. Credo di non aver mai fatto un Concertone tutto filato. Ai miei amici che ci andavano dicevo sempre: voi intanto avviatevi, io arrivo.

E infatti arrivavo, di solito verso il tramonto. Parcheggiavo in una delle traversine di Via Manzoni e poi me la facevo a piedi, inciampando su bottiglie vuote e netturbini annoiati. L’eco della musica  che saliva man mano, gente che pisciava contro i muri, trenini e tarante, stranieri variamente assortiti, gente che non vedevo da anni “Anche tu al concertone?”, e quella generale aria di sospensione delle credulità. Prospettive laterali, a fare il sostenuto, braccia conserte, al limite il piede destro a percuotere, i Subsonica, e i Baustelle, e gli Afterhours, no Vasco mai.

E poco fa, mentre cercavo in tv la bandiera della Sardegna e con mia relativa sorpresa trovavo una bandiera italiana e la scritta Caltavuturo, che poi è un paesino in provincia di Palermo, mi è venuto in mente l’anno scorso, che ancora non sapevo che me ne sarei andato da Roma, ma già qualcosa si era spento. E poi mi è venuto in mente adesso, il pensiero che sto facendo, cioè che in quel viaggio in macchina in realtà stavo dando molte cose per scontate, tipo che in realtà non me ne stavo andando, e che a tornare che ci voleva e invece no, ci vuole eccome. 

9 Replies to “Il Concertone del Primo Maggio”

  1. Tu mi vuoi far piangere.
    In questo primo maggio passato tra ferrara e i lidi di comacchio ho pensato al concertone e mi è venuta nostalgia. La consolazione è che con tutti quei pellegrini arrivati per la beatificazione probabilmente sarei rimasta bloccata dentro casa. O almeno così mi dico illudendomi che Roma non mi manchi 😉

  2. no, torna per obbligo….

    joujou

  3. Quanta struggenza caro amico.
    PS: che anche se non commento da un po' leggo sempre!
    🙂

  4. ieri ho visto il  concertone stupito dalla mancanza della usuale pioggia.

    cercavo la bandiera sarda (protettrice dei call center di amici!- come diresti tu).
    Ma invero non l'ho trovata.
    Ho viso una trinacria che inquadravano dopo le interviste a Camilleri.

    Chissà poi perchè. Forse a rassicurare genti che non vogliono l'eItalia unita, che in fondo, questi, son discorsi da terroni.
    Poi tu passi la frontiera e vedi loro come sud.
    Che ognuno è terrone di qualcun altro.

  5. se te ne sei andato e non pensi di volerci tornare ci sarà pure un motivo. 
    Personalmente penso che Roma sia molto sopravvalutata ,specialmente da chi non la conosce bene. (non parliamo poi di quanto è sopravvalutato il concerto del1°maggio!)

    n.r. 

  6. *Pattie: lo so! lo so!

    *Falloppio: verità da scolpire

    *N.R.: ti dirò, dopo che ci ho vissuto dieci anni. Roma non è sopra né sottovalutata. È quello che è, il Prendere o Lasciare più enorme evah

  7. Io c'ero al concerto e di bandiere sarde ce n'erano 2. Meno del solito, ma sempre irte da ragazzi indipendentisti e chiassosi ( in netta contrapposizione col tema Italia Unita di questo primo maggio)

    Mojiogiorgio

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