Cose che mi devo abituare ora che sono transalpino a me stesso: i mezzi pubblici

aparismetro:
* a piccola capitolina valeva regola “vagoni agli estremi sono i più vuoti”. qui no, vagoni tutti pieni o tutti vuoti. no mezze misure
* l’odore, inconfondibile
* i senzatetto sdraiati sulle mattonelle delle banchine
* chatelet
* gare d’austerlitz, uno dei luoghi più tristi di pianeta. c’è sempre grigio e nuvolo, alla gare d’austerlitz, anche quando resto di parigi è baciato dal sole.
* la gente sulla metro fissa il vuoto
* metro piena di pazzi che parlano da soli
* fa caldo, caldissimo
* la 4 è la peggiore, non c’è aria non si respira non c’è spazio
* la 10 è la migliore, non c’è mai personne
* non è un paese per vecchi, disabili, gente che si stanca: scale, ci sono scale ovunque, si vede che ideazione e costruzione risalgono a tempo immemore
* se a roma le porte si aprono da sole, qui per aprire deve schiacciare apposito pulsante o azionare apposita levetta. isì a parì nessuno ti regala niente, questa è la morale

autobus:

* quando si sale bisogna salutare il conducente: bongiùr o bonsuàr. se non saluti tu maleducato, stigma sociale, sguardi di riprovazione, cose così
* ma autisti sanno essere di rara antipatia, tipo che non si fermano a fermata anche se fai apposito segno con braccio alzato e roteato a manovella
* come resto di mondo, anche qui autobus ricettacolo di vecchie petulanti e scarsamente deambulanti
* studenti di licei preferiscono autobus. urlano. si fanno ischerzi.
* autobus puntuali. malgrado traffico malgrado attesa sfinente quando gente senza biglietto deve fare biglietto a bordo

tra poco però inizio a usare il velìb, cioè le biciclette pubbliche, che sono molto comode se devi rimanere a quartiere e andare a mercato oppure prendere una demì alle cinq dell’aprèmidì.

19 Replies to “Cose che mi devo abituare ora che sono transalpino a me stesso: i mezzi pubblici”

  1. Non ti dimenticare i TOPI che passeggiano bellamente tra i binari., conversando coi pendolari.
    O forse quelli a Roma ci sono, boh, a Milano no.
    Clem

  2. dunqe: metro: roma 1 parì 0
    Bus: roma 0 parì 1
    ci possiamo stare?
    la cosa dei topi me l'hanno detta sia di parigi che di new york, a roma non mi pare ci siano…e se ci sono non lo voglio sapere 😀

  3. "metro: roma 1 parì 0" non si può sentire, però, eh.
    Ma davvero l'inutile 10 è meglio anche della fighettissima 14?

  4. Dai davvero la 14 non si batte… La 10 non la ricordo… forse xke non mi è rimasta impressa come la 14… xD
    Blackman

  5. Aujourd'hui:
    * 409 ricettacolo di spacciatori e vecchie petulanti
    * metro A direzione Anagnina attesa 16 minuti, nella direzione opposta ne  passano 5 nello stesso tempo
    * nel vagone stracarico odore inconfondibile di acido urico
    * 20 express, che di express ha solo la velocità con il quale si riempe, atteso 12 minuti

    I minuti sono precisi, giuro.
    Ancora mi volete dire che
    metro: roma1 parì 0 ???

    estia

  6. Io scendevo sempre a Gare D'austerlitz quand'ero lì in vacanza-studio 🙂
    Darth

  7. a proposito di topi. si faceva un giochino quando abitavo a parì: in attesa che arrivi il trenino, sulla banchina della metro, si fissa intensamente un punto dei binari, senza staccare lo sguardo.
    sempre, sempre, senza dubbio, si può cogliere un guizzo da qualche parte con la coda dell'occhio. trattasi di ratto.
    provare per credere.
    G

  8. je voudrez le rat  di parì parcequet je me son rotà de le pantegan romagnol

    (nel solaio di casa di babbo partegane da paura e per me il metro è solo quello che mi serve per misurarle)

    🙂 il tuo francese è migliorato dai…

  9. sui mezzi pubblici parigi vince per distacco su ogni città italiana.
    provate ad arrivare causa ritardo del volo alle 2 di notte al charles de gaulle oppure dopo la mezzanotte a malpensa. vedete quello che dovete fare per arrivare in città e poi trovate le differenze…

    e questo solo per cominciare… che poi un confronto serio non può nemmeno cominciare….

    p.s. se poi uno non deve andare a milano, ma nell'hinterland, le lacrime sono la soluzione migliore 🙂

  10. @G: altro che con la coda dell'occhio, li si vede proprio con la coda e il corpo e muso e baffi e tutto!!

  11. *Clem: a Parì ci sono anche i topi nei locali se è per quello 🙂

    *Yet: pochissimi, ultimamenti visti solo a Chatelet.

    *Grace: a Roma mi sa di no, ma sono talmente poche le linee 🙂

    *Watkin&Blackman: la 14 è ovviamente la migliore. Dicevo che la 10 è sempre vuota ed è una cosa che non mi spiace affatto 😉

    *Estia: no no 🙂

    *Chad: oddio io una volta arrivai da Berlino alle 2 di notte e il ritorno in città fu un mezzo incubo. Ciò detto, non c'è proprio paragone, no 🙂

  12. i topi ci sono anche nelle case a parigi se è per questo (testimonianza diretta della mia ragazza, cittadina parigina per oltre 3 anni e fino al mese scorso)…
    il fatto è che se arrivi al cdg di notte un autobus che va a parigi lo trovi sempre (ci sono anche quelli che fanno mille fermate intermedie per tutta la banlieu nord) e in città i bus vanno tutta la notte.
    a milano l'unica soluzione sono i taxi, con una spesa che supera ampiamente i 100 euri (io ne spesi 70 solamente per andare fino a saronno lo scorso novembre, causa l'ennesimo ritardo easyjet).
    poi ovvio che si tratta comunque di una situazione scomoda e disagiata, però riuscire ad arrivare in città ti garantisco che è un passo avanti gigantesco 🙂

  13. Lasciamo stare easyjet che se comincio a parlarne iniziano a cadere santi da tutte le parti.

  14. la scala nella metropolitana ad abbesess che taglia le gambe. a fianco c'è un doppio ascensore

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