Lost 6×08: Recon, ovvero “Ma tu non eri tipo un po’ morto?” “Beh, nessuno è perfetto” (in allegato The Bignamino)

ciao hamici, dopo post serio di ieri, eccoci qui a giocare un pochettino con giocattolo lost, giochiamo che ne abbiamo bisogno che fuori ci sono cose brutte e almeno ci rilassiamo con farlòc che ci fa sempre più schiattare dalle risate. lui e quella pazza precisa di clèr.

appunti sparsi:
– quota “camminata nella giungla” molto ricca questa settimana
– torna prestigioso momento “E MO’ CHI CAZZO SONO QUESTI?”: era da un po’ che non succedeva. comunque speriamo sia l’ultima volta.
farlòc che piglia a pizze quella pazza precisa di clèr: ammetto che ho esultato quasi quanto alla notizia che po’via non era tra i primi tre all’ultimo sanremo
“scusa giònlòc ma tu non eri tipo un po’ morto?”  “Beh, nessuno è perfetto”
– il finale di 6×08 entra subito nella classifica dei cinque peggiori finali di puntata evah: “ce ne andiamo da qui col sottomarino”. tensione che si taglia a fette, proprio.

come ho già detto, 6×08 per certi versi merita 9 per altri 1, quindi alla fine il voto è: 5

ma ora, it’s time for bignamino di 6×08. (qui gli altri bignamini di stagione 6)
viah!


dove eravamo rimasti? ah sì, sòia stava nella grotta, farlòc, clèr, said, cheit e gli altri scappati dal manicomio in marcia nella giungla, e gin boh gin perso nell’iperuranio.
la puntata si apre con il dettaglio di un cumulo di stracci, cartoni vecchi e un fuoco acceso. la casa di clèr. dal nulla spunta sòia che sta preparando un tè caldo coi pasticcini. entra nella tenda e sveglia gin che -ovviamente- dormiva nel letto di clèr. gin si sveglia, vede sòia e urla: farlòc e clèr! pazzi precisi! me ne devo andare presto andiamo! ma sòia lo blocca: no, io sto con giònlòc. gin rimane scioccato ma non troppo: amico non sto qui a giudicare il tuo orientamento sessuale e tra l’altro i tuoi gusti in fatto di uomini sono pessimi ma guarda che quello lì non è lòc, è farlòc! sòia, a denti stretti, ammette: lo so, ma mi ha detto che se sto con lui mi porta via dall’isola. gin: noh! io non me ne posso andare! sun! mia moglie! sun! sòia: senti gin era già da un po’ che volevo dirtelo ma non ne ho mai avuto l’occasione: tu e sun avete scassato la minchia. proprio in quel momento tornano scappati di manicomio. cheit si fionda subito su sòia che ne vuole troppo ma sòia fa la faccia di quello che dice: mi spiace gattamorta, ma ho altre priorità adesso.

in realtà alternativa sòia è rimasto quello di sempre, e fa quello che gli viene meglio: 1) scoparsi qualsiasi essere femminile senziente e non senziente sulla faccia della terra alternativa e 2) truffare umanità alternativa. ma stavolta non è cattivo: è poliziotto. e il suo partner è mails. genialeh!

sull’isola intanto pazza precisa di nome clèr torna a prendere confidenza con la sua squallida dimora. si avvicina alla culla e coccola quella strana cosa composta da pezzi di orsacchiotti e animali morti che lei identifica come aron. cheit giustamente si ricorda del motivo per cui è tornata sull’isola cioè salvare clèr -ovvio-, entra nella tenda, vede gli animali morti nella culla e le domanda: clèr. di. grazia. mi. dici. cosa.  cazzo. è. quella. roba? clèr fa la faccia di una che casca dal pero: ma sei pazza, cheit? ma non lo vedi? è aron! cheit: ah, certo.

intanto farlòc raduna tutti pazzi di manicomio attorno a fuocherello: sentite hamici, so che state morendo dalla voglia di fare un bel falò e di farvi una bella cantata all together con la chitarra magari battisti o ligabue, e poi anche giocare a nascondino e ad acchiapparella, ma non è tempo per noi: ci han concesso solo una vita, soddisfatti o no ce ne dobbiamo andar via di qui. sì ma i nostri hamici del tempio? chiede hostess cindy. fumo nero li ha ammazzati, dice farlòc che in realtà è fumo nero e ora si è pure messo a parlare di sè in terza persona. i bambini della coda dell’aereo scoppiano a piangere pensando a genocidio di morti che hanno visto in loro breve permanenza in isola di pazzi. farlòc si avvicina e mostra quanto può essere paterno il fumo nero: vi prometto che mi prenderò cura di voi come solo io so fare. i bambini si tranquillizzano: ah beh allora stàmo ‘nna bbotte de fèro. intanto clèr, mentre farlòc progetta sterminio di bambini innocenti, si volta verso cheit, si lecca le labbra e tutta sdilinquita le si avvicina prendendola per mano. cheit rimane un attimo interdetta poi finalmente realizza: ah tutto ‘sto macello che ti fingevi pazza precisa solo perchè volevi portarmi nel tuo letto di stracci? vabbè che sono gattamorta certificata ma così disperata no, eh!

in realtà alternativa mails e sòia giocano a gioco delle coppie. mails pensa che sòia non sa trovarsi da solo le ragazze e così gli combina un appuntamento al buio. sòia, che in effetti ha proprio molti problemi a scoparsi le ragazze, accetta. va al bar e trova un bel troione dai capelli rossi, charlotte. detta anche suppellettile charlotte per l’importanza capitale avuta previously on loost. insomma charlotte sbatte occhioni verdi e sòia si sbatte un’altra cosa. poi nel post orgasmic chill sòia dice: la prossima volta porta una frusta, ma intanto vuoi dell’acqua? charlotte: certo! senti già che siamo soli a casa io e te e non ci vede nessuno posso mettermi una tua maglietta? apre cassetto e rovistando trova fascicolo su genitori di sòia. sòia ricompare e la prende bene: ma brutta mignotta zoccola bagascia ma come osi rovistare nel mio passato di bimbo novenne traumatizzato? e la caccia di casa a calci in culo.

nella giungla pazzi di manicomio stanno camminando nella giungla, che è la cosa che riesce meglio a personaggi di lost quando non sanno che cazzo fare e devono riempire due o tre paginette di sceneggiatura. a un certo punto sòia si scassa minchia e vuole delle risposte. pure noi. prende a parte farlòc e gli dice: senti ma si può sapere chi cazzo sei che tu eri morto? farlòc lo guarda fa la faccia come a dire: lo sapevo, tutto muscoli e niente cervello e poi esclama: buonaseraaaaaaa, ehi c’è nessuno in casa, sei connesso? sono il FUMO NERO! ormai l’hanno capito tutti, pure quello scemo di hugo! sòia si rabbuia e mette il broncio: sai che sei uno stronzo? hai ammazzato tutta quella gente! farlòc fa sorrisino: dude, è la legge della giungla. e a proposito di giungla e di richiami della foresta, tu adesso se te ne vuoi andare da questa CAZZO DI ISOLA devi fare una cosa per me. sòia fa la faccia di chi dice: e vabbè, prima o poi doveva capitare. farlòc piega la testa di lato: scusa, ma che hai capito? tu adesso vai sull’altra isola che c’è della gente cattiva che non vuole che noi ce ne andiamo dall’isola. sòia strabuzza gli occhi: ma come si permettono?

nel frattempo said è seduto su un tronco e sta fissando il vuoto cosmico. cheit, che invece sta cercando disperatamente qualcuno da scoparsi che non sia clèr, gli si avvicina e capisce subito che qualcosa non va: said ma che c’hai? sei pallido! da quant’è che non ti mangi una bella bistecca? hai mai provato col supradyn? proprio in quel momento cheit viene assalita alle spalle da pazza precisa clèr: bòttana! troia! la fai annusare a tutti ma a me no! eh? insomma sta per ammazzarla con un coltellaccio shogun di quelli che avevamo visto in televendita di dogen nakamura. cheit tutta rossa in faccia chiede aiuto a said, ma questi non sembra dell’avviso: cheit, muori. interviene allora farlòc che prende per la collottola clèr e la sbatacchia a terra: che minchia fai, psicopatica! clèr non si tiene più e comincia a urlare parole a casaccio che fanno perdere la pazienza anche a quel sant’uomo di fumo nero che è costretto a fare quel che non avrebbe mai voluto: PIGLIARLA A PIZZE. poi torna in sè: clèr, per favore, sei fuori luogo. clèr: ha parlato.

intanto sòia va sull’ultima spiaggia e qua trova cumulo di cadaveri morti e putrescenti ammonticchiati uno sull’altro. poi sente scappare qualcuno. è zoe, presunta sopravvissuta al disastro aereo. quale dei tanti? sòia: ma lo sai zoe che sei sputata a sally field? zoe: anche tu non sei niente male. sòia: vieni, ti porto dai miei hamici e te li presento. ma dal nulla sbucano degli sconosciuti con fucili puntati che è un po’ la cifra stilistica di questo telefilm: gente con i fucili spianati cammina nella giungla e spara ad altra gente con i fucili spianati. sòia viene fatto prigioniero e portato al cospetto del capo degli sconosciuti: sciarls widmore, con in mano un ramoscello d’ulivo.

inda giungla cheit sta piagnucolando che nessuno la vuole a parte le pazze precise e farlòc le si avvicina: i’m sorry, cheit. e lei, conciliante: EXCUSE ME? cosa. cazzo. vuoi. pelato. di. merda? che poi, tu NON ERI TIPO MORTO? farlòc: oh ma lo sai che sei perspicace? comunque cheit volevo dirti che tutta ‘sta storia è un fraintendimento. tutti pensano che io sono cattivo e mi sono reincarnato in giònlòc che voglio l’isola, ma non è vero! a me di questa isola di merda non me ne frega un cazzo! cheit, sollevata: a chi lo dici! poi farlòc decide di lasciarsi andare a dolci confidenze e rivela a cheit dei dettagli scabrosi sulla sua vita: sai, mia madre era pazza e io ho avuto un’infanzia difficile. cheit le si illuminano gli occhi: ma quante cose che abbiamo in comune io e te!

in realtà alternativa mails scopre che sòia gli ha mentito ed è andato a sidney invece che a palm springs e così lo affronta a muso duro: cattivo! mi hai ferito! non voglio più essere tuo partner! rimarrai solo come un cane! sòia, per la disperazione, si mette a guardare la casa nella prateria e poi, grazie alle sagge parole che charles ingalls dice a quella cagacazzi di sua figlia laura, sòia capisce che ha sbagliato e porta un girasole a charlotte. lei si mostra davvero disposta a perdonarlo: sai dove te lo puoi infilare quel girasole?

in the yellow submarine sòia stringe accordo con sciarls widmore: torno da farlòc e gli dico che sull’ultima spiaggia non c’era nessuno, poi ti porto il vecchio pelato sulla porta di casa. e tu potrai ucciderlo. si danno la mano. poi sòia torna da farlòc e gli dice: ho trovato sciarls e i suoi uomini. stanno costruendo dei piloni per tenere lontano fumo nero. ah! ma sei tu fumo nero! poi gli dice dell’accordo stretto con sciarls: così, quando tu e io, farlòc, avremo cambiato programma, li prenderemo con le braghe calate e potremo metterglielo nel culo! farlòc, con gli occhi a cuoricino: bravo sòia, vedo che hai capito in fretta come funziona.

tra le fratte clèr tende agguato a cheit. cheit spiana il fucile ma clèr si mostra sincera: scusami cheit, io, io non volevo, lo so che tu l’hai fatto per il bene di aron e mio, lo so che mi vuoi bene! lo so che mi vuoi! e così la abbraccia tutta piagnucolosa. cheit ci casca come una peracotta e le dice: ok, ma non te la do. al massimo posso darti la mia amicizia su facebook. clèr: va bene! ma intanto che la abbraccia continua a palparle le tette e il culo.

in realtà alternativa mails e sòia fanno pace. sòia gli dice che ha avuto infanzia difficile che suo padre ha ammazzato sua madre e poi si è suicidato. mails: va bene allora ti perdono che mi hai mentito. chi sono io per giudicare chi ha avuto un’infanzia difficile? in quel momento una macchina viene loro addosso. sòia scende, insegue un fuggitivo, lo cattura e, sorpresona, è cheit: ma che piacere! mentre le stringe i pugni e la sbatte contro il muro.

sull’isola, mentre clèr è tornata la simpaticona di sempre e gioca a gioco dei mimi con farlòc, said e hostess cindy, cheit sta facendo un falò in solitaria. sòia la raggiunge: non ti preoccupare cara, qua sono tutti pazzi precisi ma io ho un piano. ho trovato un aereo. mentre sciarls e lòc si fanno a pezzettini noi scapperemo da questo buco di culo di isola. cheit si eccita tutta e strabuzza occhi da cerbiattona: ma sòia, amore mio, anche ammesso che saliamo sull’aereo, chi lo guiderà? sòia: lentiggini, ma chi ha parlato di aereo… prendiamo il sottomarino! tatadadàn! e cheit fa la faccia come a dire: ah certo perché invece il sottomarino è facile da pilotare!

to be continued…

9 Replies to “Lost 6×08: Recon, ovvero “Ma tu non eri tipo un po’ morto?” “Beh, nessuno è perfetto” (in allegato The Bignamino)”

  1. Scusa, sono solo a metà ma ti dovevo dire grazie.
    Grazie perchè sto ridendo da dieci minuti e mi manca ancora mezzo post (ogni tanto mi devo fermare per asciugarmi le lacrime).
    TFM: you are the best.
    Sallo
    Blondeinside

  2. ah certo perché invece il sottomarino è facile da pilotare!

    questa volta, visto che la puntata mi era piaciuta parecchio, il bignamino mi è parso un attimo sotto tono, ma la frase finale mi ha fatto comunque cappottare con le lacrime agli occhi 🙂

  3. Ah comunque io nel frattempo ho constatato una cosa che prescinde da Sòia (sì, ce la posso fare!): nella versione starsky e hutch, Miles dice che la roscia lavora col padre al museo, ergo: finita la teoria della realtà post bomba, passa in pole position quella della realtà post-patto. Che però… e Locke? Che mal di capo…
    LB

  4. E ho anche elaborato teoria meta-narrativa per il parziale rincoglionimento di Sòia: essendo egli sempre stato, insieme a Hugo, la voce del telespettatore ("chi cazzo sei?" a Nikki, magic moments!), in codesta serie Hugo è quello che fa le domande perspicaci mentre lui si identifica con lo spettatore sfinito che quando farlocke gli dice: salve, sono il fumo nero, pensa: "e 'sti cazzi, dovrei forse perplimermi? ormai sono qui passivo ad aspettare la tartaruga magica".
    LB #2

  5. A parte che come è spuntato il submarine ho iniziato a sentirmi Ringo Starr in testa che cantava, spero che il TV Trope del Crash Course Landing non stia per fare la sua losca comparsa.
    (Far decollare quell'aereo peraltro sarebbe l'unico modo di dare un senso a Lapidus, che per ora è responsabile solo di intense occhiate in divisa da pilota lercia vista pelo… cioè, seriamente: a che minchia servi Frank?)

  6. perché i tuoi riassunti di Lost mi fanno pensare alle gite scolastiche e alle cene di classe (dove non ho mai potuto andare; telefonavo per salutare, però)?

  7. ahahaha la cosa piu' bella di lost e' il tuo spooooof, 

    ciao
    z

  8. *Blonde: di te mi fido, eh!

    *Ginevs: anche io ho avvertito qualche difficoltà in più rispetto al solito. Quando una puntata è così esilarante e ridicola di suo, è difficile fare meglio! 🙂 p.s. secondo la tua teoria allora gli altri bignamini mi sono venuti bene sol perché gli episodi erano brutti? uhm….

    *LB: sempre che il padre sia dottor namaste!

    *LB2: LoL!

    *Shu: ultra d'accordo. e vedrai che servirà proprio a quello. lapidus è accreditato come protagonista. finirà come in quarta season con mega bombone e isola che sprofonda sotto l'acqua e alcuni si salvano sull'aereo che decolla. cioè se finisce così ammazzo gente.

    *z: grazie!

  9. il padre deve essere per forza mister namaste. se ben e il padre hanno lasciato l'isola, significa che il progetto si è concluso e se ne son tornati tutti con la coda tra le gambe, namaste incluso. almeno penso io.
    vabbò, aspettiamo mercoledì, signò.

    ilaria

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