I vincitori dei Golden Globe 2010

Ricordate lo scorso dicembre quando uscirono le nominazioni per i Golden Globe? Bene, quel pomeriggio alzai la cornetta e chiamai chi dovevo chiamare.

Ho una rosa di nomi, dissi. Su alcuni non transigo.
Tieffemme, non fare così. Mi risposero. Ci metti in difficoltà. Ma t’immagini che casino scoppia se non vince Mad Men? E Avatar? Capirai.
Va bene, ho detto loro. Ma gli altri devono vincere.

E così siah!

Best attore protagonista Drama: Michael C. Hall cioè Dexter olè!
Best attore non protagonista Drama: John Lithgow cioè Trinity olè!
Best attrice protagonista Drama: Julianna Margulies cioè Alicia Florrick cioè Carol di E.R. olè!
Best attore non protagonista di Film: Christophe Waltz per Inglorious Basterds olè!

Standing ovationeh per tutti: quante gioie e quante soddisfazioni!

Qui gli altri premi, i premi minori. A seguire, il video della premiazione Trinity-Dexter.

 


5 Replies to “I vincitori dei Golden Globe 2010”

  1. Solo io penso che Christopher Waltz, per quanto bravo, abbia avuto vita fin troppo facile per il ruolo che aveva?
    Considerando anche che un premio ad un film di Tarantino "dovevano darlo".

  2. a me si è stretto il cuore a vedere Michael C Hall col cappellino e pallidissimo..forza Michael!
    poi felicissima per Glee, per UP(e il premio per la colonna sonora va a Michael Giacchino, l’autore della colonna sonora di Lost. a proposito, perchè Lost è sempre snobbato? ‘sto Mad Men è così bello come dicono??)
     

  3. *Axl: in che senso vita facile? dici per come era scritto il personaggio? in effetti po’ gigione lo era. la mia ovatione deriva da: a) il fatto che fosse un attore sconosciuto b) la scena iniziale: la trovo semplicemente perfetta

    *IlariL: sì quel cappellino non fa stare tranquilli. lost se lo snobbano perché ha già vinto il vincibile. di solito ogni anno ci pensava bengiamin lainus a vincere il suo globettino, quest’anno è stato battuto da trinity. mad men è bello però non può vincere sempre, cribbio

  4. Prima che i tarantinelli tarantinati mi sbranino (tanto sono immune ormai), vorrei dire che Waltz lo considero bravo, lo ha dimostrato. Quindi con questo commento spiego solo cosa intendessi col fatto che abbia avuto vita facile.

    Iniziamo con l’entrata in scena che favorisce l’aspetto teatrale, e Waltz è nato artisticamente in teatro, tradizione della sua famiglia.

    Un po’ il gigioneggiare, ma non molto. Se non gigioneggi non tarantineggi. Il ruolo fa la sua parte. Il personaggio è superiore a chiunque altro grazie a ciò che rappresenta, è un ruolo predominante per definizione (e per gradi militari) all’interno della storia. Quando c’è lui tutti tremano, spettatori inclusi.

    Per questo colpisce di più rispetto agli altri, proprio perché è il "più forte", è "il cattivo", entra per primo in scena e mostra un oggetto intimo (la pipa) al pubblico. Ha condiviso anche qualcosa di suo. Ok, "è dei nostri".
    Qualcuno potrebbe dire che allora la responsabilità pesa e solo per questo è bravo, ma insomma, se vuoi essere un grande attore devi avere gli attributi.

    Per concludere, considero Pitt un personaggio famoso che viene preso per fare film. Le sue candidature a vari premi per miglior attore le trovo sconvolgenti. Recitare accanto  a lui non può che far bene per chi è già bravo di suo.

    E infatti Raine, personaggio forte buono, è di un’inutilità devastante. Esce con le ossa rotte dalle contrattazioni finali al telefono. Sembra lui l’esordiente di fronte al vecchio divo di Hollywood preso per un cammeo di rilievo. Risulta divertente quando fa l’italiano perché chi guarda si è messo in testa che debba esserlo. Preferisco lo sguardo arcigno di Landa quando capisce tutto (anzi lui capisce sempre tutto), dà più soddisfazione.

  5. *Su Waltz penso questo. Quando Tarantino ti chiede di fare il pirla il rischio è di esserlo davvero. Infatti Tarantino, almeno, si sceglie attori bravi. Waltz riesce a muoversi in bilico tra il tragico e il paradossale, rimanendo credibile ed efficace in entrambe le versioni. L’analisi sulla pipa è molto giusta e molto interessante, però la pipa lavora sul personaggio da un punto di vista "esteriore" e al tempo stesso "inconscio". Però un personaggio vive anche di sfumature e di cose essenziali (anche queste spesso lavorano su un piano di non consapevolezza per lo spettatore), entrambi elementi che Waltz padroneggia in pieno. Effettivamente la provenienza teatrale aiuta. D’altro canto, Inglorious è a tutti gli effetti una messa in scena di stampo teatrale. C’è il contorno, ma il riferimento è quello.

    Su Brad Pitt non riesco ad avere un’idea ben precisa. Che non sia un attore particolarmente dotato è evidente. Il punto però è che, nel giudicare Brad Pitt, dovremmo togliere: Brad Pitt, Angiolina, Rachel di Friends, i centomila bambini adottati che Brad è buono, anche Gwyneth. Insomma, impossibile. Certo, se lui ci aiutasse quando recita sarebbe meglio.

    Concordo sull’inutilità di Raine. E, visto che siamo in argomento, ho delle forti perplessità sul duello verbale finale, quello inda foresta. Mi è mancato qualche passaggio prima, arriva tutto troppo velocemente. E infatti Landa/Waltz fa quel che può. Ed è anche, a mio parere, l’unico momento in cui la gigioneria passa il limite. Insomma sto dicendo che quando c’è qualcosa che non quadra nella scrittura o nella costruzione drammaturgica, non c’è personaggio e/o performance che tenga.

    Ma, come avrai capito, sono un tantino fissato su quel versante lì 🙂

    p.s. E Melanie Laurent? Di quanto è scarsa ne vogliamo parlare?

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