Oggi che è 13 dicembre cioè Santa Lucia a Palermo si celebra l’Arancina Day. Vi do la ricetta, che è femmina come l’arancina

cose che sicilia ha dato a mondo: ignazio la russa, renato schifani, marcello dell’utri.
e tieffemme, che sono io.
in mezzo: andrea camilleri e il commissario montalbano.
tra i tanti guasti che montalbano ha creato a mondo c’è convinzione diffusa in ampi settori di penisola e financo continente, che quella palletta di riso avvolta in morbida panatura si chiami arancino e che, dunque, sia maschio.
e invece noh! amici! in realtà, palletta di riso sopraffina si chiama palletta proprio perché è femmina con la -a.
ARANCINA. voce del verbo femmina. miiii che buona st’arancina, t’aha manciasti l’arancina? cose così. l’arancina è femmina, non ci sono cazzi.

questo avviene a palermo e in tutta la sicilia occidentale.
di quel che millantano a sicilia orientale cioè siracusa catania messina a noi sbatte davvero minchia. non ci credete alle cose che vi dice commissario montalbano. commissario montalbano non esiste, ricordatevelo sempre. è fiction.

adesso che sapete che si chiama arancina con la -a quando gente che ignora dice mmm c’ho un leggerino languorino che mi mangerei un arancino siciliano con la -o, voi, con la benedizione tieffemmina, potete stopparli e dire: se vuoi essere persona migliore e smettere di ignorare, sappi che hai sbagliato vocale. poi, se volete fare bella figura, potete anche dire: io so che me lo ha detto tieffemme di persona personalmente che esistono solo DUE tipi di arancina: l’arancina al burro cioè mozzarella e prosciutto che è ovale e l’arancina alla carne, cioè ragù e piselli che è più tonda. la forma è diversa per distinguerle che sennò uno che non gli piace il ragù poi ci rimane male. quindi tutte le altre sono solo volgari imitazioni. se poi volete degli indirizzi di posti che fanno buone arancine a palermo scrivetemi in privato che ve li do volentieri.

perché tiro fuori questo discorso oggi che è 13 dicembre. perché oggi che è 13 dicembre è santa lucia. e a santa lucia, oggi, a palermo, succede l’inferno. un inferno chiamato arancina. sì avete capito bene, oggi è la festa cittadina delle arancine. ma quale santa rosalia! siccome tanto tempo fa dice che c’era la carestia e santa lucia aiutò gente di sicilia a far passare la carestia allora il giorno di santa lucia crepi l’avarizia e si mangi come i porci chi se ne frega dei bambini dell’africa.

quindi arancina day. se c’è una cosa a cui i palermitani non rinuncerebbero mai è l’arancina day. cosa succede il giorno dell’arancina day? ogni donna dotata di genere femminile è chiamata alle armi. cioè si alza all’alba –alcune non vanno proprio a dormire– e comincia a preparare un numero imprecisato di arancine. non meno di trenta, comunque. poi le cucina e a quel punto, che sono le nove di mattina, inizia LO SCAMBIO DELLE ARANCINE.

cioè che ci si bussa alla porta
e si dice: ti ho portato le arancine. la persona che viene bussata dice aspetta un attimo e va di là prende il suo vassoio e dona le sue proprie own arancine. e così via. anche con la gente che incontri intà strada. è un modo per fare amicizia, per conoscere gente. tu giri per città con tuo vassoietto pieno di arancine e scambi con gente che passa le arancine. sì, noi palermitani abbiamo strano modo di dimostrare affetto. o mettiamo bombe o scambiamo arancine. comunque, a fine giornata ogni esemplare di gente palermitana ha mangiato almeno venti arancine e gli ospedali possono fare il loro lavoro.

vi è venuto il languorino è vero?

niente paurah! c’è qua il vostro tieffemme. ora vi do la ricetta per fare l’arancina, tramandata di madre in madre dai tempi del padre di enea, anchise, che era un grandissimo eroe di troia ma poi è venuto a svernare a trapani dove è morto. trapani è a sicilia occidentale.

arancine
ricettah!

ingredienti: riso, burro, zafferano, besciamella, prosciutto a dadini, mozzarella, parmigiano, caciocavallo, pangrattato, noce moscata, sale e pepe che non mancano mai.
le quantità non le so che io vado a occhio.

prendi il riso. tanto, ma proprio tanto. cucinalo.
cucinato? bene, fallo riposare.
poi prendi besciamella prosciutto mozzarella parmigiano noce moscata sale e pepe e fai impasto.
prendi farina e acqua e fai pastella.
nel frattempo hai preso pan grattato? dai, prendilo che ti aspetto.
poi prendi riso in mano. le mano devono essere pulite. appallottola il riso fino a creare una specie di cupola al contrario. sì, noi fissati con cupola. metti condimento di besciamella intà cupola.
messo?
ecco ora prendi altro riso e chiudi. maneggia tutto con cura fino a creare una specie di cosa oblunga ma chiusa.
poi passala nella pastella e infine -solo infine!- nel pangrattato.
poi lascia riposare arancina che è stanca.
quando ha bel colorito la puoi friggere.
quando finisci di friggere è segno che puoi iniziare a mangiare.
buon appetito.

ciao amici, e alla prossima puntata della rubrica: a tavola con tieffemme.

19 Replies to “Oggi che è 13 dicembre cioè Santa Lucia a Palermo si celebra l’Arancina Day. Vi do la ricetta, che è femmina come l’arancina”

  1.  buonaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa questa ricetta!!!
    la devo assolutamente fare!!!grazie degli ingredienti TFM!
    Ralloz

  2. Sigh sigh, mi sono commossa… mi sono ricordata dell’arancinata organizzata a Torino da amica palermitana che si alzò all’alba e la sera accolse noi ospiti con una cofanata biblica di arancinE. Le sto ancora digerendo, credo fosse il 2007.
    Grazie per la ricetta, eseguirò!
    LB

  3. *Viola: non vedo l’ora!

    *Ralloz: poi dimmi, eh

    *LB: sì, la digestione è un concetto relativo, alla fine delle arancinatE 🙂

  4. domande:

    1) qual è il tempo totale dipreparazione?
    2) quanto tempo devono risposare le signore arancine prima di friggerle
    3) le fai grandi o piccole?
    4) come vengono nel forno che io non so friggere?

    Scigliera a picco sulla sua nostalgia degli arancini (scusa ma a napoli sono maschi e io sono napoletana)

    Baci e grazie 🙂

  5. Meravigliosa, l’Italia, e le sue differenti declinazioni culinarie. Una volta a Bari ho chiesto un panzarotto, io napoletano, immaginando mi portassero un piccolo crocché di patate, e invece mi sono dovuto alloggiare un ripieno.
    Arancino da noi, come giustamente dice trameelemieparole. E tu, Tieffe’, lo sai.
    Ma soprattutto: perché il 13 dicembre, a Verona, si scambiano i regali?
    (ottanta/cento)

  6. si mangia l’arancina così come si mangia l’arancia, frutto, e non l’arancio, pianta
    grazie della ricetta, appena sarò riammessa alla mia cucina praticherò
    ciao

  7. ma ciuri ciuri secondo te vale? no, perchè se è così approfitto subito e festeggio la mia, di lucia.
    joujou

  8. *scogliera: piccole le gestisci meglio. il tempo totale è un paio d’ore secondo me. devono riposare il tempo giusto. te ne accorgi. nel forno NON SI FANNO. o fritte o niente. anzi, o nella friggitrice o niente, secondo me. in padella mi dicono a sicilia che è una bestemmia. lo so che voi napoletani fate a maschile però io ve lo cambio che ne so il nome della mozzarella di bufala? ve lo chiamo mozzarello? e allora ja, fatemi contento!

    *Ott: buono il panzerotto 🙂 lo so che lo so come lo chiamate voi, ma vedi sopra, ott. dài, in mia presenza facciamo che è femmina così non soffro. quella di verona non la sapevo. verona mi fa pensare, a proposito di napoli, lo striscione: giulietta era una zoccola.

    *Yet: ohhhh tu ci stai dentro!

    *Jou: in che senso vale ciuri ciuri? tanti saluti a mammeta.

  9. 13 dicembre, santa Lucia, porta i regali a tutti i bimbi buoni, con l’asinello. Nel nord, e anche un po’ nel sud, e anche molto a nord. Forse Verona, anche, mah.
    Tutti questi blog con le ricette che non riuscirò mai a fare mi mettono ansia.

  10. ma lo sai che anche in liguria – zona cinque terre e giù di là – c’è la passione delle arancini. al maschile, si, ma quelli sono liguri e quindi non dovrebbe esserci problema. la mia nonna che era una gran cuoca faceva quelli al ragù e piselli che erano uno spettacolo, e da quando non c’è più lei non li ho mai più mangiati. 
    mi mancano eccome, mi hai fatto tornare la voglia.

    hanz

  11. *Prof: ah ecco spiegato l’arcano dei regali. l’italia è proprio un belpaese! peccato per chi la abita. p.s. non avere ansia. la mia ricetta era solo per ridere!

    *hanz: se vuoi andare a palermo per fartela passare ti dico dove andare 🙂

  12. Le palle di riso! che ne era goloso Teppei! altro gran cartone su Telereporter. Comunque anche da me Santa Lucia porta i regali, credo in onore alle turiste svedesi. Da bimbino dovevo preparare il mangiare per l’asinello che guida la povera Lucia, cieca. Ai bambini da noi gli si spiega che alla santa donna gli han cavato gli occhi e sta cosa mi ha tormentato per anni, capire perché mai io merito un regalo da una martire mutilata. Credo sia per infondere sensi di colpa e minare le fondamenta del consumismo.

  13. *Jun: zafferano nel riso per dargli colorito, credo. il burro non so, credo prima di lasciar riposare il riso, per legarlo un poco meglio che sennò diventa mappazza. non so, non sono esperto. scusa.

    *belg: dovevi preparare il mangiare per l’asinello che guida lucia cieca? madonna santa che infanzia. e io che mi lamentavo.

  14. ciuri ciuri è la pasticceria-rosticceria siciliana tipo mizzica. ce l’ho qua vicino a monti. conosci? 
    joujou

  15. io adoro santa lucia ed è per questo che la onoro e la
    rispettooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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