Stringiamci a coorte: ah giusto, perché l’Italia intanto era in guerra. (Sì, ma come glielo spiego a mio figlio?)

Mettiamo.Mio figlio, sette anni, viene da me e domanda: Papà, papà, perché hanno ucciso quegli italiani?

Perché. Già, perché?

La guerra di chi stiamo combattendo?
La democrazia a chi stiamo esportando?
Il bene di chi stiamo facendo?

Se qualcuno conosce le risposte e vuole spiegarlo a quel bambino: prego, siamo tutti orecchi.

Intanto che stringiamci a coorte, intanto che la bava retorica scende inesorabile dalle montagne ai mari, intanto che pensiamo alle famiglie di quei disgraziati, intanto che annullano le manifestazioni nazionali per la libertà di stampa, in tutto questo magari un produttore televisivo convoca i suoi schiavetti: voglio un soggetto pronto entro domani! una bozza di sceneggiatura entro la fine del mese! ricordatevi che dobbiamo andare in onda per l’anniversario!

Siamo in guerra.
UPDATE:

Canale 5 sta mandando la replica della fiction Nassirya.

8 Replies to “Stringiamci a coorte: ah giusto, perché l’Italia intanto era in guerra. (Sì, ma come glielo spiego a mio figlio?)”

  1. Caro bambino,

    l’Italia è in guerra contro qualcosa, alleata degli Usa.

    Per quello ci sono i nostri militari là, per questo li uccidono, perchè questo è quello che si fa nelle guerre.

    Ma non te la devi prendere con i militari, lo sai che in genere non sono delle cime, e la carriera militare è fatta apposta per loro (hai presente i regimi militari, quelli dove non funziona mai un tubo? Ecco), la colpa è di chi ce li manda, il tuo stato, giusto.

    In guerra ci vanno gli stati tra loro, stavolta si pensava che stando lontani ci si dimenticasse d’averci una guerra in corso.

    Però ogni tanto ce ne dobbiamo ricordare.

    Vai a giocare a guardie e ladri, bambino.

  2. Forse si poteva fargli ascoltare gli interventi di chi là c’è stato, ieri pomeriggio, a Caterpillar. Magari anche l’intervento di quel maresciallo che diceva: sono un militare, faccio quello che mi dicono di fare, ma non venitemi a dire che quella è una missione di pace. Come glielo spiego ai colleghi, diceva, che andranno là per una missione “di pace”?

  3. Caro bambino,

    è la prima volta che passo dal blog di tuo padre, consigliato da Nuriape di sobritish.

    Caro bambino, non litigare mai con il tuo amico per una caramella o un giocattolo. Perchè in quel paese tanto lontano dove adesso litigano, per questi litigi muore tanta gente.

    Anche gente che non sta litigando.

    Però, come quando te e il tuo amico litigate per il giocattolo, che cosa succede? Arriva la maestra per mettere la pace fra voi due, ma la maestra non vuole il giocattolo.

    In quel paese lontano, invece, sono arrivate delle persone dicendo di voler mettere la pace, come la tua maestra. Invece vogliono solo il giocattolo. E quando avranno rubato alle persone di quel paese lontano il giocattolo, litigheranno tra di loro.

    [1/0]

  4. Oggi ero con una mia amica più giovane, che per gioco mi chiama mamma, quindi mi son ritrovata con una figlia. Annata ’83, laureata in antropologia culturale. Passa una camionetta carica di militi e dice: “quanto li odio, mercenari, morissero tutti” e mi viene un cuore piccolo così, pensando ai ragazzi morti ieri. E quando le ho dico che occhei mercenari ma prima di fare una affermazione del genere dovrebbe riflettere sul tessuto sociale da cui quei nostri coetanei provengono e bla bla bla, lei dice “cazzate,piuttosto vado a pulire latrine tutta la vita”. Si, ma a loro chi glielo doveva insegnare che potevano scegliere come può fare lei? E potevano scegliere davvero? Se avessero invertito lei e l’autista nella culla lei sarebbe negli alpini?

  5. *Virgh: mi fai tagliare dalle risate, lo sai vero?

    *Prof: ecco, per esempio. Sì forse lo farei parlare con qualcuno tipo quel maresciallo.

    *1/0: siccome non ci conosciamo ancora, diciamo che si tratta di bambino ipotetico eh! Comunque grazie per il contributo. Pur essendo l’atroce verità, purtroppo un bambino non potrà mai comprendere: “anche gente che non sta litigando”. Forse perché nemmeno noi riusciamo a farlo.

    *SignorinaX: infatti quando io vedo passare una camionetta me la prendo sempre con chi comanda, certo non con i povericristi che si affacciano dal retro dei pulmini e ti guardano sempre con quegli occhi del tipo: perché? Quando penso a queste cose mi viene sempre in mente Placanica il carabiniere calabrese che ha ammazzato il suo quasi coetaneo Carlo Giuliani. E mi sale una rabbia che non ti dico per come hanno tolto di mezzo una vita rovinandone un’altra. E tutti puliti innocenti, felici e contenti.

    *

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *