Ma se la Belgique era femmina perché noi le abbiamo cambiato sesso? (Comunque sì, ci manca il bidet)

Intro: Avevo proprio una grandissima faccia da birra.
All’improvviso apro gli occhi. Mi asciugo un rivolo di bava che cola fronda bocca. La hostess mi guarda. Bella, la hostess. Penso: Siamo morti? Mi chiede, la hostess: Signore, cosa desidera? Mmm: Tè freddo, va bene. La hostess, evidentemente già in modalità Belgicca, sorride -te!ne!rah!-, inclina la testa quel tanto che basta, e: No, il tè freddo è rimasto a Italia. Abbiamo della birra, se desidera. Mmm: Oh yeah, desidero!

1- Tutto il mondo era paese.
L’aeroporto di Bruxelles è piccolo, proprio. L’altra volta era Charleroi. Entro in bagno con i bermuda e gli occhiali da sole. Wonder Tieffemme e mi trasformo. Una felpa e i jeans per me, posson bastare. Non basterà, non ora non qui. Sul muro sopra il cesso ci sono varie scritte in tutte le lingue del mondo. Riconosco qualcosa che comincia con TA MERE e finisce con BLOWJOB.

2- Sacco pieno, sacco vuoto!
Qui girano tutti con il trench. Blu, beige, nero, verde. Trench e converse, al limite stivali per le signorine. Io pure volevo il trench. Se mai, me lo comprerò. Lo compro domani da H&M? Solo se lo trovo a 7,90, nondimeno nondipiù. Quelli che dicono che la vita è questione di abitudine, hanno ragione. Solo che io non mi abituerei mai, al sacco pieno e al sacco vuoto. Io sul curriculum non ce l’ho scritto che mi abituo agli switch improvvidi. No, io sul curriculum ho scritto: Sono diesel, grazie.

3- Eri d’accordo anche tu che Cristiano Godano non è mai stato in così stato di grazia?
Quella ragazza ha stirato il copridivano ma il copridivano non si è stirato, è arrivata al lavoro leggermente in ritardo, mi ha chiamato sul cellulare quando stavo per scendere, ha detto Ti! Ho! Visto! Scendi! Quella ragazza è una ragazza che ha le motivazioni. Ha le motivazioni giuste. Non è ragazza da bello o brutto. Lei motiva. E se motiva, non ci sono cazzi. “Secondo me Facchinetti è un bravo conduttore”, dico. Lei mi guarda, con i capelli leggermenti gonfi sul lato destro, apre un video di Youtube. Lo guardiamo. Quella è la motivazione. Non dice nulla. No. Sì, Facchinetti deve solo andare a zappare la terra. Facciamo la frittata? O la pasta con i tegolini? Dormiamo. Sì.

4- Stavolta no, non sono turista, stavolta sì, anche se dura poco.
Tornare in città in cui sei già stato e magari dormire in piumoni callldi ha il senso di farti cogliere cose che altrimenti no. Per esempio io credevo che la Belgique fosse avanti. Forse lo è. Ma ci son cose, o mio Belgio! La Questione immondizia: qui non ci sono cassonetti. Ogni strada ha le sue regole. La regola della casa in cui io un giorno abiterò è che passano solo due giorni a settimana. La domanda -inevasa- è: Ma se io voglio cucinare pesce, diciamo uhm, un giorno che mancano tre giorni al passaggio della Nettezza? Come Netto, io, casa mia? La risposta -ipotetica- è: forse c’è un traffico illegale di immondizia. Il contrabbando dei rifiuti. La Questione negozi: chiudono alle 18, ogni giorno, anche il sabato. E la domenica manco aprono. Sarà quel che sarà, ma questi Belgicchi, forse la verità è che sono ottusi. E infatti. La Questione Organizzazione degli Spazi: loro, i Belgicchi, non hanno idea, non sanno che lo spazio è tridimensionale. Loro sbattono, urtano, loro non sanno. Questione mezzi pubblici, anzi metro: NON ci sono i tornelli per fare i biglietti dentro le stazioni delle metro. Secondo loro è inconcepibile non fare il biglietto. Secondo loro. E invece senza accorgertene -e anche senza senza- tu cammini e ti ritrovi sul vagone. Son buoni? Son fessi? Siam cattivi? Siam furbi?

5- Tieni, questo è il mio biglietto da visita.
“Madò Tieffemme, averti qui è come aver- che ne so- quello che un giorno ha avuto l’idea di fare Beverly Hills, madò Tieffem-” Si interrompe, si alza in piedi, all’improvviso, prende la borsetta. Siamo seduti qui, sotto il tramonto delle 22, in un posto che potrebbe essere Francia, o boh, e lei si alza all’improvviso. “Vado a comprare le sigarette”. Ah. Mika prende la blanche, poi un’altra, poi un panino con l’hamburger, ma “non sono la tipa che mangia schifezze, eh”, poi prende un paio di ballerine e le tira prima una poi l’altra in quella che era casa sua e sarà casa mia, madò devo partire e ah, questo è il mio ufficio. Appesi all’armadio dell’ufficio ci sono decine di badge, ricordi di viaggi e di responsabilità. “Ti piace stare qui?” “Penso che ci resterò, per adesso”, risponde, prima di fermarsi a chiacchierare con il signor Gigi, ottuagenario vera leggenda di questo paese che si chiama San Giòs, o Schuman, o Piola. No, non Silvio.

6- I Massimo Volume? Ah sì, li conosco, ma non benissimo.

“La scelta della terza persona non è stata casuale. Dopo due libri in prima persona, sentivo l’esig-” Emidio Clementi dei Massimo Volume sta parlando e io sentivo l’esigenza di Falanghina, grazie. I feel so Falanghina, inda tepore estivo di sacco pieno. Il proprietario di questo posto è italiano. Anche l’altro, quello che non ti guarda in faccia e non sorride mai, tranne se parla con la batterista dei Massimo Volume. E poi le cameriere, italiane. Le groupies, italiane. La claque, italiana. I cuochi, i libri, i vini, i formaggi, gli accenti. Da Treviso a Calabria passando per Vinicio Capossela dei poveri che non la smetterà mai mai -nevah!- di parlare –aggiornare classifica daha logorrea: un’opinione egoriferita per ogni argomento. “Scusate mika e mika che vivete a piedi e che siete tutti amici dai tempi della campagna e che insomma che mi dite di questa sensazione di stare in un, diciamo, paesino?” “Come dici, scusa, Tieffemme? Come?”

7- Scatti sparsi: ma a voi che vivete fuori, vi manca il bidet?
Enzo il pizzaiolo di Palermo che ancora ha il biglietto di ritorno dell’85: Dovevo stare due settimane sono rimasto 24 anni. La Duvel che la questura dice 8 gradi ma si sospettano manomissioni complottarde. Le porte chiuse in faccia agli indiani: Non siamo tipi socievoli, noi! Mika&Mika che si affacciano tipo Posi&Nega dalla porta: Sveglia Tieffemme! Tieffemme&Mika che dopo poche ore svegliano Mika tutta impastata di sonno: Ehi, ma sono tutta nuda! E che ci fa! Tutto fa Hard! Emma Trisciuoglio. La fine del secolo e il Giambonò Engiambamà che è la fine del mondo. Cose che impongono alla testa di stare china a terra. Vediamo se TFM ha aggiornato il blog? La veranda e la pioggia mentre cade: hai un’idea per abbellire il giardino? Il tizio che appena metto piede a Belgio mi chiede informazioni: Scusa, cretino, non lo vedi che ho il trolley e sono italiano? Vada sempre diritto e giri la prima a destra, comunque. La coinquilina che si chiama come l’attrice italiana Catherine. La finestra che si apre surfando sulla vasca. Andiamo al Museo? Domani, vah! Scusa, ma che lavoro fa quello? Mah, diciamo che facciamo tutti lo stesso lavoro, solo per compagnie diverse. I grassetti e i trat-ti-ni. Ah, tu sei il famohoso Tieffemme! Quello che mi mandano sempre i link “Questo lo devi leggere!” e io li apro e ufff ma quanto cazzo sono lunghi! I controlli ottusi all’aeroporto: anche le snakers? Yes! E tutti sti scemi in fila, scalzi, con un fetore che annebbia tutto Belgio. I biscotti al cioccolato, gli speculoos alla cannella, i tortellini scaduti: Tieffemme, io ho paura della potenza della tua mente! Tumì! Tieffebbì tutto fa Belgio. I gelati comprati al benzinaio. La greca che: Oh ma lo sai che you seem spagnola? Allora ci siamo, allora ciao. Quella ragazza ha gli occhi lucidi. Mika ha gli occhi lucidi. Ci abbracciamo. Vieni qui, un bacio. Dài, non fate accussì: restiamo in contatto, eh! Magari ci scambiamo le mail! Ahah! Vi mando l’indirizzo del blog! Ahah! Ciao! Mi volto verso l’omone belgo la cui unica funzione è controllare il biglietto. Ahah. Mi rivolto. Oppure ci scambiahahmo i cellul- 

Fine- La giusta distanza.
Partire a volte è come salire all’ottavo piano di un palazzo a otto piani. Il mondo appare più nitido. Vedi meglio le strade. Forse al primo piano hai più cose da raccontare. Ma da lassù vedi le cose, semplicemente, meglio. L’Italia vista da lassù è un paese sporco. Sporco a causa di coloro che un giorno dovranno rispondere dello scempio che stanno commettendo. Sporco ai danni di chi, come noi e suo malgrado, è costretto a corrompersi, a fare i conti con la sporcizia di un potere spudorato, lanciato a folle velocità verso la distruzione. L’Italia vista da lassù fa pena, viene voglia di prendere lo stivale, rivoltarlo e scotolarlo dalla finestra finchè l’ultima briciola e l’ultima polvere non se ne saranno andate. L’Italia vista da lassù è un posto che non ce lo immaginiamo neanche.

25 Replies to “Ma se la Belgique era femmina perché noi le abbiamo cambiato sesso? (Comunque sì, ci manca il bidet)”

  1. aaaaaaaaaaaaaaaaah!!!! eccolo!!! habemus post!!!!!

    mo lo leggo!

    iob

  2. mado’ quindi tu stavi attento e coglievi tutto!

    mi ero messa a piangere…

    iob

  3. Tieffebbì, mi fecero la multah!! Se solo sti ottusi avessero avuto l’idea dei tornelli!! ihihihih!! Evviva i bravi cittadini!!

  4. la pasta mi auguro fosse con LE tegolinE, non coI tegolinI..

    St.Josse é il mio quartiere preferito insieme a St.Gilles (pem)

    SPAM PUBBLICITARIO

    HO APERTO UN FANTASTICO STUDIO DI ARCHITETTURA – HO FAME E POCHI SPICCI IN TASCA – CONTATTATEMI PER PRESTAZIONI DI QUESTO ed altri TIPO/i

    stiui

  5. *Maria: fai Melina?

    *Luca: ciao e buon soggiorno al tuo ottavo piano

    *Tubbie: i dettagli fanno di tieffemme quel che è tieffemme. Sine dettagli no hay tieffemme. Anche io scatto le foto mentali, eh! E altre me le porto con me, nel mio cuoor 😀

    *Esseppina: ma starai scherzando, spero. Una multa? Oggi? Dài, tell me the truth

    *Guglielmo: oddio, ma sei tu? Il Vinicio Capossela dei poveri? Mi hai trovato fin qui? (Mika e Esseppina, aiutatemi). Se sei tu: dai, con simpatia. A me stavi molto simpatico. Ma quanto cazzo parli?

    Opinioni egoriferite nel senso che: se pure ci mettevamo a parlare di piccioni che si hamano nelle canzoni di po’via o di servizi segreti deviati alla fine c’entravano sempre la pummarola di mammà o di zia o di cugina. Ego nel senso di “io”: tutto io! Ma con simpatia semper

    *Stiui: mi sei diventato escort. Per le foto osè mandamele in privata sede che poi le pubblichiamo, appetibili per chi fosse interessato. Ma ce l’hai il sito? (Che ti linko, almeno).

    p.s. sì sì erano tegolini, ma non quelli che pensi te.

    p.s.2 mi sa che mi portarono anche a sangilles

  6. ahahahah non è quello che pensi tu tfm, be tranqui!

    belguglielmo, ma come hai fatto??? chi te lo ha detto??? bravissimo!

    iob

  7. Tegolini. Tegolini, Stiui. Da me i fagiolini si chiamano tegolini. Che cosa sono invece le tegoline??

    No no Tieffebbì, non dovrebbero esserci stati incidenti diplomatici. Tutto under control. We are safe.

  8. eeeeh tfm, è quello che ti ho descritto come il bene mentre tutti erano il male! pensaci!

    iob

  9. *Tubbie: ricordati, la mia memoria non era contemplata 🙂

    (chi è l’uomo che si picca e come fece a giungere aquì?)

  10. Ecco, è bastata una tua gitarella a Bruxelles in un tranquillo weekend di Giugno e pure io mi trovo, di colpo, ad aprire il blog (di mia spontanea volontà e spontanea idea) e a leggere questi post luuuuunghissimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!

    Le mie converse ti fanno ciao, il trench è appeso a casa.

    Playmobil

  11. C’ha ragione la scogliera, pure a me manca nell’ordine:

    bidet

    vasca da bagno

    e le paste non di cartapesta a colazione

    hai visto il tieffè ol araun de uor!?

    😉

    (il tuo codice caccia/capcia/moccia tra un po’ lo picchio)

    con immutato affetto

  12. E tutto si schiarì.

    *Belguglielmo: L’uomo che intervistava! La foto delle all-star. Bella.

    *Scogliera: anche tu, da lontano, scotola

    *Playmobil: di tua sponte! Mitica! Ricambio il ciao e contento di sapere che ora fa caldo 🙂

    *19: sei virgh? No perché il riferimento al codice capcia mi manda altrove.

    Ai pazzi. Se non mi spiegate il codice capcia.

  13. si si, ero virgh 😉

    però il codice capcia va fatto a pezzi.

    ora.

    subito.

  14. Viiiiiiiirgh, LOL!!! le paste di carta pesta!!! Epperò io da quando ho cambiato casa ho vicino una “pastisseria” che fa i CORNETTI COLLA NUTELLA 🙂 yuppiiii

  15. Ah, e cmq TFM siccome rispetto a te io sono nordica, non “Scotolo” bensì “Scotolèo” a ognuno la sua variante di Scotolamiento

  16. ma è reale tutto ciò? sto scrivendo sul blog di un mangiatore di giambonò giganti? e leggo post giganti? e sto pure pensando di mettere le converse coi pantaloni di velluto marroni, tanto è solo giugno! complimenti complementari per il bloggo

  17. *Mellennio: anche tu mi trovasti! La crew belgicca è quasi al completo. Visiterò anche il tuo blog.

    Ciao

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