Cosa c’entra Veronica Lario con Noemi, questa biondina diciottenne che chiama Berlusconi “Papi”

ciarpame senza pudore
sentite come suona bene? ciarpame senza pudore. c’è anche una discreta allitterazione che mai male fa. se casuale, complimenti doppi.
e quindi, dopo tanto ciarlare con grande pudore, dopo tanta mestizia e rassegnazione, abbiamo trovato l’unica vera possibile leader della sinistra: veronica lario in realtà miriam raffaella bartolini -mai mi rassegnerò al fatto che veronica lario in realtà è un nome d’arte-
sì, l’unica persona in grado di ridare dignità alla sinistra non può che essere la classica serpe cresciuta nel seno. che poi, tra l’altro, parla ogni due anni, ma appena parla ne dice di cose, semplici semplici ma efficaci:
“io e i miei figli siamo vittime, non complici, sia chiaro”
e siccome ormai in italia le cose semplici semplici non le dice più nessuno, appena qualcuno apre bocca e lo fa, il popolino alza un attimo le terga e: ehi, ma ha detto cose semplici semplici! gesù! è arrivato gesù!
il gesù di oggi è questa donna che non nomina mai l’innominato, che si dispiace per le dimissioni di veltroni, che dice di aver spesso pensato al divorzio ma di non averlo mai fatto per i propri figli, che difende beppino englaro, che tira fuori gli artigli quando serve:
– che ne pensa di suo marito che è andato alla festa di diciottanni di una ragazza napoletana di nome noemi?
la cosa ha sorpreso molto anche me, anche perché lui non è mai venuto a nessun diciottesimo compleanno dei suoi figli pur essendo stato invitato.
pesante.
pur essendo stato invitato:come un estraneo. ma questo non l’ha detto, miriam raffaella veronica.

nelle redazioni i giornalisti gongolano e si danno di gomito. è andata in onda la prima puntata di questa nuova fiction -cercasi nome- e il cliffhanger della prima puntata -ben riassunto dal corriere.it- è:
“ehi, ma quello è il presidente del consiglio della repubblica italiana! che ci fa ad una festa di ragazzini in un villone sulla circumvallazione esterna di napoli?”
bella domanda.
intanto che aspettiamo la seconda puntata, proviamo a capirci qualcosa in più (feat.)

02lei si chiama noemi, non ha fatto x-factor, ha diciottanni, è bionda, assomiglia a qualcuno (via), vive a portici -che, amor di statistica, secondo alcuni è la terza città con la più alta densità abitativa del mondo, dopo new york e tokyo- e l’altro giorno è diventata maggiorenne. “cosa ha provato quando ha visto berlusconi alla sua festa?” le chiedono. “regalo più bello non me lo poteva fare, papi.” sì, perché noemi chiama berlusconi “papi”.

lo stesso papi che, forse, dovrebbe occuparsi di ben altro, piuttosto che andarsene in giro perfeste di minorenni. 

ecco cosa c’entra veronica con tutto questo. una moglie la signora, la chiama con amore berlusconi- che evidentemente sa qualcosa ma non lo può dire, e dice quel che può dire: ciarpame senza pudore. lei si riferiva alle veline -che poi, a dirla tutta, non sono veline, le veline persone serie, sono- usate come carne da politica. ma forse si riferiva anche a qualcos’altro.  che poi mi fa ridere questa cosa: corriere, repubblica, blogger e tutti noi spettatori attoniti lo pensiamo ma non lo diciamo.
che legame c’è tra noemi e il papi?
boh, a naso me ne vengono in mente due, giusto due.
lo pensiamo ma non lo diciamo, mentre ci diamo di gomito.
non lo diciamo, ché altrimenti ci roviniamo la sorpresa per le prossime puntate.

13 Replies to “Cosa c’entra Veronica Lario con Noemi, questa biondina diciottenne che chiama Berlusconi “Papi””

  1. io ho la mia versione.. E’ la sua figlia segreta e siccome si è perso i compleanni degli altri figli stavolta voleva rimediare.

    Regge?? su su, sempre a pensar male, voi altri.

    Però.. però.. una Lario che non divorzia per amore dei figli…

    no, non regge neanche questa

  2. *Ott: chissà quelli del gf 10, 11, 12 e 13. 13 come 2013 quando torneremo a votare :O

    *Yet: anche. Però, forse, un presidente del consiglio che in faccia fa le cose e alle spalle va alle feste di minorenni napoletani di provincia boh forse ci interessa, no? se ci fosse un’opinione pubblica lo costringeremmo a piantarla con queste minchiate.

    *Anto: mmmitica! super LoL! hai visto, forse chiudono chuck 🙁

    *Kietta: no, non regge proprio. anche perchè lei, veronica, se lo è sposato. e non credo che trentanni fa il papi fosse poi così diverso.

  3. Non lo so tieffè, fino a che punto ci interessa?

    In realtà, se ci pensi, se nella vita privata lui va ad una festa (indipendentemente da chi ci sia in quella festa) è un fatto privato, più o meno tanto quanto se nella sua stanza da letto privata si fa fare una fellatio.

    Ci interessa, e quindi diventa un fatto pubblico, solo nel momento in cui quella festa porta ad un’amicizia politica, ovvero, grazie a quella festa la ragazzina diventa la sua portaborse; e se grazie a quella fellatio, l’autrice diventa ministra.

    Faccio solo esempi generici e campati per aria, noi tutti sappiamo che la serietà della nostra classe dirigente, la limpidezza del cursus honoris dei nostri funzionari pubblici e l’aspetto meritocratico del potere politico nel nostro Paese sono così evidenti da non lasciar trasparire il minimo dubbio sul ricorso a tali riprovevoli mezzucci.

    Con immutata fede nelle tieffèstituzioni 😉

  4. uhm…ma la signora Lario non è poi stata, in fondo, la prima attrice(tta) a concupire l’imprenditore-presidente ?

    e perchè la sua dignità di moglie e madre non la tutela con una sacrosanta – anche se costosa – separazione legale ?

    bah…

  5. *Virgh: sai perché ci interessa e ci deve dare spiegazioni? Perché Lui, Berlusconi, da quindici anni si è auto-piazzato sul piedistallo della Verità, dei Valori probi e onesti da perseguire e proseguire, del Bene Assoluto, del Meno Male che ci sono io ad indicarvi la retta via. Se predichi così devi razzolare uguale, sennò è troppo comodo.

    Il razzolare di un Uomo Pubblico che va tra i minorenni napoletani diventa per ciò pubblico, e dobbiamo parlare e dovremmo esigerne delle spiegazioni chiare e definitive, invece di voltarci dall’altra parte o di dire: sono fatti privati.

    Che poi: si ritirasse a vita privata e allora sì, non mi fregherebbe un cazzo di figlie vere presunte accennate o quant’altro 🙂

    Comunque grazie per il contributo al dibattito. Il dibattito sì. Io sono qui, quando vùoi

    *Anto: così tradunt. stanno organizzando petizioni e robe varie, ma temo che con i suoi sei milioncini scarsi, sia giunta la sua ora.

    *El: hai visto la prima pagina del prestigioso quotidiano Libero? Mi sa che la pensano come te. Sì, potrebbe separarsi. oppure potrebbe non averlo mai sposato 😀

  6. grazie della segnalazione, non me n’ero accorto, chè di solito non leggo la stampa scandalistica !

    cmq, mai avrei pensato di essere d’accordo con Feltri !

    anzi, x essere precisi, che lui fosse d’accordo con me !!

    🙂

    😀

  7. Forse non avevo spiegato chiaramente il mio punto di vista: volevo dire che forse, visto che l’indignazione è l’unica cosa che ci resta, dovremmo scegliere bene i motivi per indignarci.

    Hai ragione quando dici che chi predica bene dovrebbe razzolare altrettanto bene. Però è una storia vecchia che parte con le corna alla prima moglie ed il conseguente divorzio. Per questo, voler indignarci se lui si presenta (fuori dal suo orario di lavoro) ad una festa (indipendentemente dell’età degli altri astanti), è irrisorio ed offensivo rispetto a tutte le altre cose per cui dovremmo farlo. Ed è passibile di manipolazione (del tipo “vedete, questa opinione pubblica che ora tanto si indigna per il colpo di stato è la stessa che tanto si indignò per una mia innocua partecipazione ad una festa privata, che valore può avere?”)

    Ho paura di non essermi spiegata abbastanza bene, fai un cenno se si o se no.

  8. *Virgh: ti sei spiegata benissimo. E condivido parte delle tue argute argomentazioni.

    Rimango convinto della mia indignazione. E ti spiego.

    Purtroppo oggi in Italia l’agenda la detta Berlusconi. Lui, sua moglie, i suoi figli, le sue presunte amanti, le sue presunte figlie, i suoi amici fatti deputati etc.

    L’agenda di questi giorni è segnata da:

    E’ giusto fare il provolone a destra e a minchia?

    E’ giusto mandare in Europa solo quelle con una 42 e una quarta di reggiseno?

    E di conseguenza noi rispondiamo. Non bisogna far passare nulla. Così almeno, il giorno del “colpo di stato” potremo dire: ho fatto quel che potevo, quel che dovevo. Boh, la vedo così.

    Berlusconi voleva candidare una cinquina di queste signorine 25enni genericamente e impropriamente chiamate Veline.

    Veronica si è sfogata.

    L’opinione pubblica, fatta di informazione, giornali, blog, casalinghitudini varie, si è indignata.

    Risultato: delle Veline ne è rimasta solo una.

    Forse B ha visto e letto i sondaggi, forse si è preoccupato. Non so. Intanto, forse, in Europa, non ci andranno 4 belle statuine che avevano già firmato dal notaio (una ha proprio detto così: avevo già firmato! come si trattasse di un contratto).

    Meglio di niente. Ci accontentiamo del poco più di niente. Ecco il senso di questi anni zero.

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