I migliori primimaggi delle nostre vite

dei primimaggi passati in città -e fuori città, è uguale- non ho mai capito una cosa:ma i panini vanno avvolti nella carta stagnola o nella pellicola?

secondo me c’è una bella differenza. io per non far torto alla bresaola e al lerdammer, li avvolgo nel tovagliolo del discount. secondo me poi la carta stagnola fa male. qualcosa tipo che guasta l’appetito.

e poi.

dài, fàmo la colazione al sacco e tutto il resto -si parte che si è in 5 che ti tocca salutare per sempre un pezzo della tua vita romana che se ne torna indietro per sempre, appunto, che qui, a roma, non c’è più posto e giù, anzi gggiù, un letto matrimoniale invece lo trovi: ‘andiamo a convivere’, ‘potrei commuovermi, lo sai?’- dicevo si parte in 5 ma alla fine si uniranno le puglie e le calabrie e schegge impazzite di campania e sicilia per la comitiva delle comitive, quel gruppone di amici per la pelle e per il fumo che al ritorno, un attimo prima del tramonto, si saranno già scordati di te e delle tue vite del cazzo e ci vediamo l’anno prossimo qui, proprio qui, in mezzo ai bonghi,

comunque
non si è mai capito perché quando domandi ai tuoi amici:

ce l’hai un telo da portare?

c’è un fuggi fuggi generale. nessuno mai ha un cazzo di telo. sì la natura è bella, ma quando torno a casa non c’è mammina che mi smacchia l’unico paio di jeans sopravvissuto ai guasti del generale inverno. mi tocca chinarmi sulla vasca e andarci giù pesante di smacchiò. e a me il mal di schiena mi vuole bene.

non ho mai avuto un telo in vita mia.

villa ada. fantasia portami via. ma lontano proprio.
e sì, il concertone mi ha rotto le palle e no, non vado al concertone -questo per mia madre, mio padre, i miei amici non romani, i miei amici non italiani, la gente che passa per strada e la mia vicina di casa che pare non abbiano altro da chiedere: che fai oggi, vai al concertone? sì, ci vado, ma prima mi ammazzo-

UPDATE: nessuno ha portato il telo, come previsto. Nessuno nel senso che gli altri ce l’avevano, per sè. Io, joujou e un paio: sul verde, con più o meno felicità. Ho mangiato i tramezzi intramezzati con il tovagliolo, ho preso un po’ di sole, mi sono stufato, ho preso il pallone molten da pallavolo, ho detto chi mi ama mi segua, mi hanno seguito in tre, dal laghetto siamo andati allo spiazzo -lo spiazzo di villada, con decine di centinaia di migliaia di palloni volanti e un pallone volante mi ha accolto all’ingresso dello spiazzo, io ho calciato di piatto per porgerlo gentilmente al suo legittimo proprietario ma sbagliando mira l’ho colpito nelle parti intime, cioè sulle palle, lui è rotolato per terra urlando di dolore ma non me ne ha voluto male, e di questo lo ringrazio-, ci siamo messi a giocare e altri tre ci hanno detto: giochiamo assieme? sì, assieme, senza dire nè ciao nè altro ci siamo messi a cerchio e ticchete e tacchete e bagher, e mentre giocavamo a due passi da noi un ragazzo e una ragazza sdraiati hanno preso ad amarsi, sotto le nostre pallonate, prima solo bacetti tipo soapopera, poi giri di lingua sempre più audaci, e toccate di tetta e la passion non si trattien, e lui aveva la tuta e ora tutti gli uomini -e anche tutte le donne- sanno per esperienza personale cosa succeda quando indossi la tuta e ti rotoli sull’erba come un polipone: c’erano anche dei bambini, ma nessuno ha detto niente, uh come siamo civili, anzi ipocriti- e poi ho riso, ho preso il pallone e me ne sono andato.

19 Replies to “I migliori primimaggi delle nostre vite”

  1. TuttoF, io vado a villa ada a giocare a twister. magari ti chiamo 🙂

  2. il tovagliolo è fondamentale. poi si avvolge il tutto nella stagnola.

    madò, ti dirò, io sento che oggi dovevo proprio essere al concertone. dopo gli anni quando era un mito ma ero troppo piccola, dopo gli anni delle litigate coi miei che si vede meglio in tv, dopo gli anni quando era un mito e avevo l’età perfetta e mi facevo la notte in treno, dopo gli anni quando organizzavo il pulman da perugia, dopo gli anni quando ero troppo grande basta è una sfacchinata, oggi sono gli anni che mi manca l’italia, che se dovessi fare un viaggio lo farei a roma, e sento proprio che ci dovevo andare, da lontano, con calma, senza fretta, senza pogare, senza l’ansia di arrivare alle transenne, così, con nuovi amici e un nuovo spirito.

    iob

  3. secondo me i panini vanno nella stagnola, perchè la pellicola puzza!!io ho sempre sentito una strana puzza di gomma provenire dalla pellicola…no no, meglio l’alluminio!

    🙂

    ps: qualcuno vuole un telo???io a casa ne ho mille…siamo OBERATI dai teli!!!non si è mai capito perchè…

  4. c’ho la cotoletta che si ripropone. urca. sorry per il telo, lo dimenticai. vedo manuel in tv, evviva il primomaggio. ciò i piedi verdi. quellochenonc’è.

    joujou

  5. uh ho capito ora da dove veniva il “sorriso carrabile”! madò tfm sei troppo foriero di citazioni intellettuali!

    iob

  6. *Nur: ma dov’eri, dooove? Io non vidi ninguna nur jugar a twista! (che poi, twitta lo abbandonasti, e twista no).

    *Yet: meno male, cercavo sodali

    *Tubbie: non ci crederai, ma è esattamente quello che ho fatto io l’anno scorso (quando ancora non mi leggevi, scrissi un post about). Alle nove sono arrivato, da solo, ho parcheggiato lontano, ho camminato, mi sono preso una birra, mi sono messo nelle retrovie, insieme agli altri come me (ci si riconosce subito, in questi casi) e mi sono goduto lo spettacolo, lontano da tutto e senza ansia. Quest’anno invece no. Le cose belle sono per una volta soltanto. Non si replicano.

    *Chiara: allora l’anno prossimo ti chiamo con un po’ di anticipo e mi smolli un tuo telo. Ci conto eh, che ieri mi assittai inda terra. Che è terra, ma anche e solo terra.

    *Jou: amore cacioricotto, io non volevo dirtelo, ma quella cotoletta era il classico esempio di cosa che si ripropone. Troppo appetitosa. E le cose troppo appetitose si ripropongono sempre. Sempre! E non parlo del cibo! Attenzione!

    Però lì per lì secondo me hai goduto. Tresor di Lancome, ti sei persa il mio spettacolo di pallavolista. Non te lo perdonerò mai.

    manuelagnelli: anche io in tv, ma: noia.

    *Tubbie2: finalmente qualcuno se ne è accorto! E non potevi essere che tu, dal profondo NordEuropa! Adoro essere ‘troppo foriero’: non sempre vengo compreso all’istante, ma si sa

    Io sono un diesel.

    E comunque: io mi sono perso masgazzè, e tu? come lo vedesti? raiiinternational? evviva bxl

  7. ieri, al concertone, visto di sfuggita per un paio d’ore in un angoletto di san giovanni, grande caparezza

    abbasso la stagnola, io sapevo (leggenda metropolitana delle scuole medie) che se per caso ne mangi un pezzetto, vai incontro all’appendicite!

  8. ma come siamo saggi. sono circondata, io, da saggi. tra mia sorella mau e te sto in una bottadefero. meno male. chè sono tutta matta, ora più che mai. e adoro le cotolette.

    joujou

  9. Di tutto ciò io ti dico 4 cose:

    1) mia madre per non fare torto alla stagnola e alla pellicola… le mette tutte e due. Giuro. Alla faccia del riciclaggio.

    2) bonghi

    3) ho capito che te ha giocare a pallone sei bravo come me….

    4) bonghi

  10. non c’e’ niente da fare, tu quando fai sport, ispiri la riproduzione altrui.

    Ancora si ricorda da queste parti la coppietta spavalda mentre tu facevi jogging

    virginiamanda con la connessione in fumo

  11. *Andrea: non so l’appendicite, ma di sicuro qualcosa viene 😉

    *Jou: volevi dire bottedefero, nevvero?

    *Quad: a 10 anni ero così bravo a pallone che mi mettevano al centro della difesa come un Julio Cesar (quello juventino) qualsiasi. Un palo. Però i rigori li tiravo io. Poi, da grande, mi trattavano come un Inzaghi qualunque, mollato e ignorato da tutti -ma io non rapinavo l’area- Meglio tennis e volley, decisamente.

    *Virgh: memoria de ferro! E’ vero, stimolo l’ormone (a palla). Fascinosi ci si nasce 🙂

  12. madò si, era proprio quello lo spirito. ti sono arrivata???

    cmq tu, l’importante è che continui a citare, io prima o poi capisco.

    ne ho visto un po’ da amici sul satellite ma a gazzè ero già a casa e l’ho sentito su radio2.

    ps. ho appena finito zeronove ezerodieci! ben superbo, jack due palle as usual.

    pss. madò c’è una cosa su californication, ma voglio aspettare che la dici tu, voglio vedere se ‘ti arriva’ 🙂

    iob-engiaminlainusailaviu

  13. si…ma bottadefero rendeva comunque il concetto. forse meglio. 🙂

    joujou

  14. *Tubbie: Ben superbo, ma la prima parte della zeronine è orrenda, inguardabile, compresa la deriva di quello zimbello che è diventato il personaggio che gli fanno fare rambo! E comunque ricorda: senza Jack non c’è Locke, e senza Locke non c’è Ben, donc senza Jack non c’è Ben, Tiè!

    Californication: ma stai parlando della ‘figlioletta’ ingenua e sprovveduta della TATA che adesso è diventata una porca maialona assatanata che ne vuole e ne vuole e che non vede l’ora di fare !”!E$”£$£” e anche !(/£&%/%???

    *Jou: se lo dici te (del fero, dico)

  15. ti riferisci a sawyer? si effettivamente nn fa più niente poverino!

    e il tuo teorema si può leggere anche al contrario, anzi! si legge al contrario!…senza ben locke, senza locke jack, senza ben jack!

    cmq io nn sto capendo più nulla…nella bara si è capito chi c’era? il ff di jack con la barba lunga è successivo al ff di jack che cresce aron? che cosa ha promesso kate a sawyer? ma soprattutto..perchè ben nn può uccidere bradford meade?

    californication: nuuu, non è quello!

    iob

  16. Tubbie: e vabbè leggiamolo al contrario. Ma Jack ci vuole, nonnegarlo.

    Il ff di Jack barbuto è successivo, molto successivo al ff di Jack che cresce Aaron (che è suo nipote, ricordiamolo). Lì inizia la discesa agli inferi del nostro che lo porterà sull’orlo del suicidio e gli farà dire: WE HAVE TO GO BACK!

    Nella bara: boh

    Promessa di Kate: boh

    Secondo me tra ben e quell’altro c’è qualcosa… tipo un legame… di sangue… punto i miei dieci euro su una fratellanza, o una figliolanza. Vedremo.

    Californication: sono fermo alla x03. Dovrei averlo già capito?

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