Poi c’è il rombo del tuono che tremendo frastuono ma in un attimo il silenzio c’è

il bagno di casa mia.
lo specchio del bagno di casa mia non è tarato sulla mia altezza. quando mi specchio da eretto vedo solo alcune cose, altre cose, ma non la faccia.
risultato numero 1: non mi specchio mai.
risultato numero 2: la barba, quando la faccio, la faccio seduto nello sgabello -lo stesso sgabello che solitamente staziona davanti al cesso, e su cui poggiamo riviste, libri, o altro. e siccome è molto faticoso fare ogni volta avanti e indietro con lo sgabello, non mi sbarbo mai. sarà per quello che nell’intimità sono altresì chiamato: mullah omar. che barba
dice: sposta lo specchio in alto! rispondo: noh! qualche illuminato ha ben pensato di piazzare una lampadina -con filo che passa dentro al muro- esattamente sopra lo specchio. che è, quindi, inamovibile.

tutto questo per dire che: l’altro giorno mi sono specchiato in uno specchio. uno specchio bello. luminoso. tipo quello dei camerini degli attori. uno specchio pieno di luci. vabbehh era lo specchio del ‘barbiere’. confesso: io, una volta al mese, vado dal ‘barbiere’ –lo metto tra virgolette perché chi mi fa i capelli è più giovane di me e non usa più le forbici- anche per potermi specchiare bene. per capire chi sono. chi ero il mese prima. e chi sarò il mese dopo. e faccio scoperte interessanti, in quel lasso di tempo che intercorre tra il ‘prego, accomodati qui, arrivo subito, nel frattempo puoi sfogliare questo’ e il ‘prego, accomodati al lavaggio’.

cose che scopro quando mi specchio allo specchio luminoso del ‘barbiere’: uno) le pieghe attorno agli occhi -sì, si chiamano pieghe- che ogni mese ce n’è una nuova e ci faccio amicizia, che poi per un mese non le vedrò più; due) i capelli bianchi, che anche quelli ogni mese ce n’è qualcuno nuovo, ma questa volta
invece -e qui vengo al dunque-
erano migliaia. centinaia di migliaia di milioni in più rispetto al mese precedente. l’occhio destro ha cominciato a vivere di vita propria, mentre scartabellavo la mia -ancor- folta criniera. stessa fitta al cuore della mattina seguente alla mia laurea, quando scoprii il mio primo capello bianco. allora il mondo mi crollò addosso. credevo che niente di peggio poteva capitarmi. mi sbagliavo. sì lo so che anche stavolta devo pensare ‘e vabbè c’è di peggio nella vita’ -un mio amico mi ha detto: ‘pensa quando l’incanutimento comparirà anche ‘: ignominia! fammi toccare, !- però io ho bisogno di prepararmi alle cose. il repentino non fa per me. questo ho pensato per qualche ora: che botta, il repentino.

poi, mentre insonne mi rigiravo nel letto, ho preso definitivamente atto della cosa. ho capito che non è un caso che le migliaia di capelli bianchi siano spuntati proprio ora, proprio in questo periodo così pieno di spine senza rose. è normale, e devo farmene una ragione. soffro della sindrome di maria e antonietta. che quella scena di lei che si addormenta di un colore e si sveglia –che esaurita, solo perché la stavano decapitando!- tutta canuta è la scena più raccapricciante di tutto l’audiovisivo del novecento, seconda -forse- solo al bimbo sul triciclo.

è lo stress, dicevano.

33 Replies to “Poi c’è il rombo del tuono che tremendo frastuono ma in un attimo il silenzio c’è”

  1. TFM, che colpo al cuore: io quella sigla lì la schifo che per me è sempre e solo

    “O lady lady le Oscar, tutti fanno festa quando passi tu….”

    che è inutile che fai il supergiovane che ci hai nel beggraund la sigla nuova di Cristina D’ Avena…

    Poi: noi donne siam più fortunate, che ci abbiamo i trucchi, ma a voi il sale e pepe vi dona… Guarda George Clooney 😉

  2. Tieffè, te lo devo dire, io posso, ci sono cose peggiori dell’incanutimento, e tu sai a che mi riferisco. Punto.

  3. Ora: non fraintendere che io manco ti ho mai visto e poi c’hai i baffetti e quindi… brrr… brividi non di piacevolezza. Però. Però senti qua, che sono pur sempre una femmina quasi media e la cosa ti può consolare: pochi giorni fa ho rivisto un mio diciamo-amico-per-semplificare dopo un discreto po’ di tempo – qualche mese – e il numero di capelli bianchi sulla sua nuca e nella sua barba (peli, quindi, in realtà) era molto aumentato. Bè: aumentato in modo direttamente proporzionale anche l’appeal esercitato sulla sottoscritta, appeal il quale a dire il vero non è mai stato scarso, ma tant’è… aumentato.

  4. madò io ho hamato e hamo ancora quella sigla! mi dà una carica tipo the final countdown! mi dispiace pat 🙁

    Poi in realtà io nn mi sono manco trovata con la vecchia, che sono ggiovane io!

    no tfm, non temere, il brizzolato si porta assai e sempre e comunque, vedi francobò 🙂

    ioit

  5. ah madò una cosa ottissimo ma che mi sta particolarmente a cuore..

    ma sto poveretto di Mosley, ma saranno cazzi suoi?

    io

  6. ma tipo: tu che leggi dal barbiere? cioè gli uomini che leggono dal barbiere? tipo menzelt, pleiboi e robe simili? o tutto sport e robe di macchine?

    secondo me si può fare un distinguo tra giornali da barbiere e da parrucchiere da maschio. ma io non capisco le robe da femmina figuriamoci quelli da maschio…

    poi: i capelli saleepepe ci piacciono, poi tu eri olivastro. ma tagliati quei baffetti, col bene che ti voglio non ce la faccio a sostenerli i baffetti. era troppo per me.

  7. “la barba, quando la faccio, la faccio seduto nello sgabello”

    tu non sei normale. Io ho *quasi* il tuo problema ma lo sgabello proprio no.

    La laurea t’ha portato il primo capello bianco?!? LOL, che vita stressata amigo!

  8. *Pattie: ggiuro che non voglio far il superggiovane. La prima sigla nonm’hammai detto nulla. La seconda, invece, da sturbo, a palla, a manetta, ganza. Ganzissima.

    Voi avete i trucchi, noi il sale e pepe? Vabbè, vorrà dire che da nicolasavino passerò a georgeclooney in un colpo sol! (me lo hanno già detto, una volta, che ci assomiglio, e io ci ho pure creduto!)

    *Mas: ok, taccio

    *Spic: insomma, sacco pieno. Sono più sexy. Va bene, sacco pieno. Però il repentino mi sciocca uguale.

    *Tubbie: stringiamci a coorte, guarda il lampo che è lassùùùùù nell’azzurro dei tuoi occhi c’è… -già, che c’è?- Oddio Lady Oscar era di sinistra!

    Che l’altra sigla era davvero razzista con le donne e diceva (ammettilo, Pattie, ammettilo, metti da parte i ricordi e l’amore, fallo per il conte di Fersen!):

    “tuo padre voleva un maschietto ma, AHIME’, sei nata tu!”

    Eh no, donne ma la dignità dove sta? Sempre pezze da piedi, voi, vi fate trattare!

    TubbieOT: ‘poveretto’ di mente dici? ah sì, sono fatti suoi fattissimi, ma che pena. Infatti io stenderei un velo penoso e pietoso su uno che si fa sculacciare messo a novanta gradi da una vestita a righe bianconere. Comunque che risate quel video! Se lo purghiamo da un certo sottotesto, ovvio.

    *Violezza: a parte che i baffi sono ballerini che vanno e vengono, che qui ci piace cambiare, ma tu, dico, mamm’haivisto coi baffetti? NO! Magari mi vedi e poi mi cadi ai piedi 😉 No, eh… 🙂 Comunque è vero, alle femmine ci devi dare le certezze sennò ti voltano le spalle subitaneamente!

    *Quadrilatero: vabbè ma tu sei altissimo e levissimo di tuo, quindi è giusto. Riguardo alla laurea: mettiamola così, soltanto il giorno dopo la laurea me ne sono accorto! Chissà, magari ce l’avevo da un anno e non l’avevo visto 😀

  9. *Stiuissimo: non vedo l’ora di darti dei bei voti ragionati. Così di pancia, 10 ad Anthony e 10 per Joe le taxi che mi fa pensare a tante cose belle. Però solo ipotetici e di pancia, visto che i 10 non si danno mai, nemmeno agli studenti più bravi!

  10. Commento per punti:

    1. hai visto che sei alto? come al solito ho ragione io…

    2. la scena di maria antonietta che si sveglia con i capelli bianchi ha tormentato la mia infanzia, davvero!

    3. smettila di fare il bamboccione, che lo sai benissimo che a noi donne il capello saleppepe ci piace eccome! è tutta una scusa per dire al mondo blog che sei sempre più figo… 🙂

  11. *Morghie: vabbè allora a ‘sto punto mi tingo i capelli di proposito color sale e pepe! Anzi mi faccio BUH! da solo di notte al buio così mi viene un grosso spavento e mi pigmento a quel modo là

  12. Si Tieffèèèè, la scena più raccapricciante di tutto l’audiovisivo del Novecento! Anche io ce la ho piantata qua in fronte da allora. Che poi quella era donna, quindi immagina il livello di immedesimazione… 🙁

  13. Madòòòò, mi sto avvalendo di raiclick e non riesco a non cercare lo zampino dello sviluppatore del soggetto!!

  14. I miei primi capelli bianchi sono arrivati che non avevo ancora 17 anni! Per un pò ho sofferto di questa cosa perchè mi sembrava contro natura; adesso invece ne sono felice perchè tutti quelli intorno a me scoprono di averne e non, come nel mio caso, per una pesante eredità materna, ma perchè il tempo sta passando! Degli anni andati io non me ne accorgerò se non dalle pieghe intorno agli occhi che per fortuna ancora mancano, perchè i capelli bianchi li ho sempre avuti. E se proprio non ti piacciono c’è sempre Grecian 2000!

  15. ho visto ivonne sciò che si è trasformata in enrica bonaccorti, ho visto dei cattivissimi ricchi e poveri dire no a marina, ho visto i ricchi e poveri cantare, ho scoperto l’esistenza di jack e di emanuele…

    sono stordita. ma è sempre così o è uno scherzo per il mio ritorno?

    si aderiamo alla campagna ‘tony bread…ma vattinn và’

    che me lo sono ritrovato pure a capri 2 ‘sto pesantone!

    a proposito tfm, che ne pensi di capri 2?

    vabè, vado a guardare la televisione! a dopo!

  16. ah, madò si quell’AHIME’, terribile! che ridere!

  17. *Essie&Pattie: io non lo so di che segno sia, ma so che quell’uomolì mi rompe i coglioni, lo odio, è solo buono a fare il.

    *Stanton: LOL per il codino finale dopo l’ampia intro! Comunque a me il Grecian mi piacian!

    *Tubbie: yvonne sciò? marina? ma dove vivo? Mi sa che è uno scherzo per teah, solo per teah, mammammàmammamariah.

    Di Capri2 penso che non ho mai visto Capri1. Dicono che nei titoli di testa mettono: da un’idea di Carlo Rossella. Ma è la verdad?

    INFATTI, nessuna donna ha detto niente sull’AHIME’ rispolverato. Donne, è arriv-, donne vi meritate di essere delle pezze da piedi! (Trannetù, tubbie)

    *Essie&Pattie&Tubbie: quando vi parlate, qui su tieffemme, in mia assenza e di cose che riguardano me, noi, voi, ma anche di cose che non c’entrano nulla con niente,

    io mi eccito. ecco.

  18. Poverino Tony Bread, sarebbe più quell’altra da mandare in vacanza in siberia, con tutta la famiglia sua.

    Io voglio solo le storie del bambino struggente, del bell’investigatore privato e la fine della storia vintage della nonna…

    ecco…

    sulla sigla: voi siete avanti e vi piaceva la musica fèscion, io, affascinata da cose di altri tempi andavo in sollucchero per il ritornello vintage…

    Anche nel duello che elganza c’è….

  19. Il mio vero doppio trauma infantile è essermi persa la scena di sesso tra Oscar e Andrèe. Però Georgie che la dava a tutti ogni tre puntate ha ristabilito dei punti fermi nella mia crescita.

    E comun

  20. *Viridian: che quella scena tra Oscar e Andrè c’erano i capelli di Oscar che si allungavano magicamente e io per tanti -…- anni ho creduto che i “capelli che si allungano” fossero un effetto collaterale dell’amore.

  21. TFM, ti devo bacchettare, la scena con i capelli che si allungavano non era quella con Oscar e Andrè era quella tra Maria Antonietta e il conte di Phersel… qui mancano i fondamentali!

  22. *Pattie non vorrei farlo ma devo. I fondamentali mancano a te! Nella scena d’amore tra Oscar finalmente donna e non problematica che la dà e Andrè che finalmente dopo mille seghe in solitaria se la prende, là, tra i prati e i cavalli, spuntano le lucciole e all’improvviso i capelli della bionda si allungano fino a coprirle il culo! Che noi bimbi, per ignorare quello che è effettivamente era e distrarre la nostra attenzione dall’irreparabile, ci concentravamo sui capelli: toh, Lady Oscar è anche maga!

    Che poi, di Maria Antonietta e del belloccio conte norvegese, francamente, ce ne è sempre importato ‘na sega.

    oh, scusa Pattie, dovevo.

  23. a parte che immagino che starai gongolando di puntiglio. ecco. ma poi mi convinci poco!

    Passerò il w-e sul tubo per trovare le prove delle tue parole.

    Perchè io il ricordo dei capelli allungati lo lego proprio a MariAnto, ma forse era la cifra stilistica di tutta la serie.

  24. *Eggodo sì, anche perchè ti dimostrerò che hai preso LUCCIOLE per lanterne (le lucciole di lady-ahimè-oscar e di andrè-cecato)! 😉

    Quoto la cifra stilistica.

  25. E comunque Andrè era il terzo vertice della trinità sentimentale della mia infanzia (gli altri due ovviamente erano Terence e Abel, chettelodicoafare)

  26. *pattie1: tanto ho ragione :p

    *pattie2: ma andrè non era stronzo come i due succitati, era buono, era cieco, era innamorato di una che -ahimè- amava un altro, ‘lo’ sparano, muore. Un fesso, inzomma.

    *Essie: e oscar è la puccini?

  27. caro TFM, ho ritrovato la scena e in effetti avevi ragione. Spero apprezzerai la presa di responsabilità da parte mia.

    Dunque continuo a appoggiare la mia teoria della scelta stilistica.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *