Exit post -senza passare dall’arrivo, appena tornato dal viaggio-

ore 15:03– Tieffemme cammina sulla riva del mare di Mondello. Alla destra del padre. Il padre dice: non guardare il mare, che poi ti viene nostalgia e vuoi tornare. Tieffemme dice: non credo ci sia questo rischio. Salgono in macchina. Radio1. I primi exit poll. Speranza.ore 15:35- Tieffemme riceve una telefonata dal suo amico Palatino, in partenza per il Nord Europa per lavoro. Palatino dice: sto per salire sull’aereo, ci sono notizie? Tieffemme: Bah, in Sicilia si parla di testa a testa. Ancora non si sa. Dubbio.

ore 17:00- Tieffemme cammina nervosamente su e giù davanti al gate 15 dell’aeroporto Falcone-Borsellino di Punta Raisi. Agita il suo telefonino di ultima generazione che è anche fotocamera, walkman e: radio. Non c’è molto campo. Intercetta una frequenza sconosciuta. No, non è il messaggio apocalittico della Rousseau. Ma dice: alla Camera la Sinistra arcobaleno è accreditata al 2%/4%. Va via la linea. Tieffemme sale sull’aereo -sarà un volo turbolento-. Angoscia.

ore 20:12- Tieffemme è sulla banchina della metro. Sudato, stanco, assetato di notizie. La tv della metropolitana -Tieffemme alza gli occhi verso gli schermi, senza volerlo incrocia alluce e indice del piede destro- sentenzia: Anche al Senato maggioranza  per LA PDL. Più di venti senatori di vantaggio. Orrore.

ore 20:24- Tieffemme è seduto all’ultimo posto dell’ultima carrozza. La fronte sulle ginocchia. Sale un ragazzo. Di colore. Tiene in mano l’edizione straordinaria di un giornale. Liberazione. Il ragazzo di colore si siede di fronte a me. Apre il giornale. Sulla prima pagina c’è scritto: Ha vinto Berlusconi.

Nulla.

UPDATE ore 23:44: sono completamente, definitivamente, distruttivamente annichilito. annichilito. non avrei mai mai mai mai immaginato tutto questo. l’mpa di salvatore lombardo, il movimento per l’autonomia siciliana, la versione apparentemente ripulita di cuffaro, ha avuto l’1%. La sinistra il 3%. solo che l’mpa entra in parlamento e la sinistra no. apocalisse. è finito, finito tutto. Mi sento come quando mi hanno detto che i soldi che la mattina dopo comparivano sotto al dentino non ce li metteva il topolino buono ma mia madre.

 

18 Replies to “Exit post -senza passare dall’arrivo, appena tornato dal viaggio-”

  1. non mi sembra fuoriluogo dirti che puoi fare le valige quando vuoi e che un posticino ad Aida ti si rimedia siempre

    paccotta sulla spalla

    virgh desolata scollegata

  2. Ma possibile che questi, oltre a votare Berlusconi, si vergognino pure a fare il sondaggino postvotazione e tutte le volte ci inciulano con gli exitpoll?

    Dalle mie parti, dopo vent’anni, ci siamo giocati anche il sindaco.

  3. spic, anche io mi sento ‘inciulato’.

    che parti? giusto per aggiungere dolore al dolore. dimmi che sei in emiliaromagna.

  4. Il mio sogno si sta avverando. :(((

    (Ma che hai capito? Intendevo Steve di Beverly Hills!)

    Sconforto. Grande sconforto.

  5. Anche io ero al gate 15…ma un paio d’ore dopo…era già tutto finito!Ho maledetto gli italiani ma soprattutto i siciliani!Ho deciso che darò le dimissioni, che non voglio più essere siciliana, che odio questo popolo di capre col cervello da gallina!E mi detesto per aver votato Pd…avrò per sempre il rimorso di aver fatto fuori Fausto e senza aver ottenuto niente lo stesso!P.S. il mio aereo è partito con 40 minuti di ritardo perchè una signora voleva imbarcare a tutti i costi un bagaglio enorme. La signora era ovviamente palermitana e ha deciso di staccare le ruote alla valigia pur di farla entrare nella cappelliera e pur di non pagare dieci euro di supplemento e continuava a dire alla tizia dell’imbarco “miiiii come faaaaaa, miiiiii che pignolaaaaaaa”! Fanculoooo!!

  6. Se vuoi qui vicino al mio chioschettto di bambù a Yaren dove attualmente vendo piadine ne affittano uno per la vendita di frullati. Affitti quinquennali, ovviamente. Salvo imprevisti.

  7. Certe volte faccio davvero fatica a capire. Sono un po’ come un credente di fronte alle grandi tragedie, calamità naturali e assurdità che colpiscono l’uomo.

  8. Ieri mi sono alcolizzata e alla fine sono riuscita ad illudermi che avesse vinto la sinistra

    Caterina scala C

  9. *Stanton: non ci siamo beccati per poco. guarda esaurito come stavo io avrei preso le ruote e gliele avrei infilate su per il naso a quella signora, al grido di: Si può fare!

    *Toso: se sei mio amico, devi tenermi il chioschetto caldo. non lo dare a nessuno. il tempo che arrivo mi esercito a frullare. Imprevisti tipo? Morte accidentale per inciampo nei rifiuti o leptospirosi improvvisa?

    * Viola: saremmo belli, più belli

    *Spic: !

    Signorponza: io invece adesso ho davvero capito il senso di espressioni tipo ‘giorno del giudizio’.

    *Desdie: eh, non so lì da te, ma capace lega. almeno quei fucili li usassero per bene.

    *CcomeScalaC: io, che nemmeno è mezzogiorno, sono già ai superalcolici. vuoi favorire?

  10. ma insomma, giro per blog e trovo solo gente di sinistra, parlo e trovo gente di sinistra o gente di destra che non è contenta della lega… ma chi è che ha votato Bossi????? porcccimmmonda

  11. in redazione ieri il mio capo urlava. “abbiamo vintoooo!”, e giù bottiglie ci champagne, pacche sulle spalle, bottarelle sui culi. io la pure davo le botte, con le testa, sulla scrivania. ho la nausea. io che son voluta ritornare in questo Paese. io che ci credevo. io che “il voto è sacro, non scoraggiamoci andiamo a votare”. spero ci tolgano i passaporti, così non potremo più andare all’estero ed evitiamo almeno di essere sbeffeggiati. vergogna, davvero vergogna.

    joujou

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