Otto cose a caso.

Qualche giorno fa Viola mi fa Dimmi otto cose a caso di te. Oggi dico Ok!1) Nella mia stanza di ora c’è un armadio -lo sto guardando! Questo armadio è marrone e beige. E’ orrendo. Stava qui prima di me. Lo tengo perché è immenso. Questo armadio però è storto. Storto nel senso che la struttura ha un po’ ceduto e adesso pende un po’ verso sinistra. Quest’armadio è la prima cosa che vedo al mattino appena sveglio, e in base ad esso metto a fuoco il mondo che verrà: ecco fatevi due conti. E comunque: se venisse giù anche una leggerissima scossa di terremoto, non resterebbero che polpette di TFM.

2) All’ultimo anno di liceo il mio terribil-stronz-algid-monolitic-sempre serio professore di greco cominciò a chiamarmi Thesaurus, come una funzione di Word -c’è ancora? Thesaurus perché conoscevo molte parole di greco. Io adoravo il greco e mi veniva facile facile tradurre. Tutto nacque un giorno che il prof venne in classe e disse Oggi facciamo una versione senza vocabolario! Dobbiamo prepararci per la maturità, è uscito greco scritto! Prese una versione a caso dal mega libro delle versioni e ci fece tradurre all’impronta. Finì che la versione la fece tradurre tutta a me. Non era una versione difficile. Il prof disse Tieffemme, da oggi ti chiamerò Thesaurus! Io dissi Ok. I miei compagni lì per lì mi odiarono. Tre mesi dopo, il giorno della versione di greco alla Maturità aprirono le buste e ci consegnarono la versione di greco da tradurre. Io lessi il testo velocemente. Sorrisi. Era la stessa che avevo tradotto in classe all’impronta. Albori di “Tutto torna”. In mezzora la passai ai miei compagni. Che lì per lì mi amarono. Per inciso: in quel puntuale istante, il diciassettenne che era in me, pensò: Tra qualche anno aprirò un blog e cercherò di far tornare tutto tutto quel che si può far tornare.

3) Una volta mia madre, che è una cuoca sopraffina, preparò dei meravigliosi dolcetti al limone. Erano buoni, molto buoni. Talmente buoni che ne mangiai qualcuno. Qualcuno di troppo. 23, per la precisione. Lo ricordo ancora. Ma oggi, se qualcuno soltanto pronuncia ‘dolcetti al limone’, io corro ad abbracciar cessi.

4) Tra i miei cibi preferiti ci sono i formaggi. Incondizionatamente. E tra i miei formaggi preferiti, il preferito dei preferiti è lo stracchino, o certosino. Quando vado a fare la spesa devo comprarlo. Ad ogni costo e sempre. La monoporzione da single sfigatino. E, appena sistemata la spesa, devo mangiarlo subito, al primo pasto utile. Non c’è cosa peggiore di uno stracchino stravaccato nel frigo per più giorni. Ah, e deve essere solo di una marca ben precisa, nè troppo mollo nè troppo denso. Tu chiamala, se vuoi, metriotes -per restare in tema di greco.

 

5) Nel mio bagno di ora c’è uno specchio. Stava qui prima di me. Questo specchio è tondo e basso. Chi l’ha appeso infatti doveva essere alto circa 1,68. E infatti per la mia coinquilina la Vispa è perfetto. Ma non per me, che sono un po’ più alto e mi specchio sempre decapitato. Il che, al mattino presto, non è poi così negativo. I primi tempi mi sembrava una cosa divertente, poi mi sono piegato a questa nuova realtà, infine mi è venuto mal di schiena. Da allora ho preso a farmi la barba seduto sullo sgabello.6) Quando vedo un film che ha per protagonista Palermo, mi viene l’orticaria. Nessuno è mai riuscito a catturare l’essenza della mia città senza scadere in qualcosa. Nessuno tranne uno. Roberto Andò, regista palermitano. Nel 1995 Andò realizzò un saggiò-documentario-lungometraggio dal titolo “Diario senza date” con Bruno Ganz -uno dei miei due attori preferiti, l’altro è Daniel Auteuil- Moni Ovadia e Lorenza Indovina -una grandissima attrice palermitana, sottovalutata, in quanto brava. Il film è ormai introvabile, ed è una delle due-tre cose che mi rendono fiero di essere palermitano.

7) Prima che arrivasse Internet, ascoltavo la musica solo dallo stereo –o dal walkman con le cassettine. E la ascoltavo minimo dieci ore al giorno. Quando comprai –vabbè, mio padre, vah!– il mio primo stereo ricordo che rimasi abbagliato da due funzioni -era il 1993, attenzione!-: Shuffle, per ascoltare i brani random, e la funzione Repeat. Ecco. Un pomeriggio  mi addormentai mentre c’era Zombie dei Cranberries in repeat. Avete presente quella canzone, quel punto in cui la Dolores se la sgorgheggia? Ecco, per me era come una ninna nanna. Ma per altri no. Dopo un’oretta e una quindicina di ripetizioni consecutive e a tutto volume, mia madre entrò in camera e disse E basta co’ sta lagna! Le tolsi il saluto per una settimana. Un’altra volta invece mi addormentai -di sera- con le cuffie in testa e una canzone in loop: With or Without you degli U2. Il mattino dopo mi svegliai con ancora la voce di Bono Vox e see the stone set in your eyes. Feci un rapido calcolo: circa 100 ascolti consecutivi -e mentre dormivo. Tu chiamalo, se vuoi, lavaggio del cervello. Ad oggi, se ascolto queste due canzoni, mi pigliano degli attacchi compulsivi e/o epilettici.

8) L’8 è il mio numero preferito. C’è stato un periodo che è stato proprio una mia fissazione. Ero convinto che il mondo mi mandasse segnali attraverso il numero 8. Tutto fa(ceva) 8.

Avevo costruito tutta una teoria, anche. Ero convinto, ad esempio, che in ogni disco la canzone numero 8 fosse la più bella in assoluto. Come in uno dei dischi più dischi della mia vita, che è un disco dei La Crus e in cui la canzone numero 8 è la canzone numero 8 più bella tra tutte le canzoni numero 8 del mondo. E ancora adesso, che la sto ascoltando, con quella fisarmonica, sono strano io, sono strano io.———

 

Passo la palla a chi a mio parere potrebbe sguazzarci: Quadrilatero, Paturniosa, Masblog, Virgh, Desdina&Giusta

33 Replies to “Otto cose a caso.”

  1. 1: nella casa in cui vivo ora, ancora per poco, dormo sotto, e dico sotto -attenscion pliz!- sotto ad un armadio a ponte tutto bianco. ecco, io tute le sere penso che sia l’ultima, penso che di me resterebbe solo una frittella se quel coso gigantesco dovesse vacillare, una frittella di viola.

    2: si, il thesaurus c’è, pure nel uord 2007.

    (solo per spararmi la posa che io il 2007 ce l’ho. grazie mulo)

    eppoi: che c**o per la versione 😀

    3: mandami la ricetta.

    io posso drogarmi di dolci al limone. tu le conosci le delizie al limone che fanno a sorrento?

    ecco, tutto inizia da lì.

    4:vogliamo parlare della goduria dello stracchino mangiato assoluto, rubato dall’involucro con il coltello e mangiato direttamente da lì?

    se vuoi, io apro un dibattito.

    poi mio cognato ha imparato a farselo da se.

    per dire…..l’argomento è serio in mai famili….

    6: anfatti il mulo non dice nulla. io lo conoscevo per Viaggio Segreto con custuriza, l’hai visto?

    7: e la funzione che potevi farti il programma? eh?! ne vogliamo parlare della pleilist!?

    una rivoluzione.

    8: senti che dice la zia uichi: L’otto è universalmente considerato il numero dell’equilibrio cosmico: la forma ottagonale è quella di templi buddisti imperniati su colui che fa girare la ruota del centro stesso dell’universo. In Giappone il numero otto è considerato sacro dai tempi più remoti: esso rappresenta la quantità innumerevole, immensa ma non indefinibile.Otto è il numero degli immortali della mitologia cinese.

    Nelle antiche religioni pagane l’otto è il simbolo dell’Infinito.

  2. Viola: 1) polpette di tfm e frittella di viola. pensa che bello. 2) pensa alla mia faccia quando ho visto la versione. Tra l’altro l’unico a ricordarsi era il prof: i miei compagni erano lì solo a fare le comparse in attesa che io e altri due stronzi passassimo la traduzione! 3) appena tornato dal bagno 4) no no parliamone dello stracchino. Te ne parlo in privato! 6) ViaggioSegreto non l’ho visto. Se mai troverà Diario senza date lo distribuirò a destra e manca.

    Nur: meno male che c’è nur che dice meno male 🙂

    Desdina: prego! 😉

  3. otto passerotto

    non mi firmo perché tanto puoi risalire a me dall’ora in cui ho lasciato il post. ma io negherò.

  4. a casa dei miei genitori, avevo un mobile tipo quello di viola. un giorno ho deciso che era arrivato il momento di smontarlo…inutile guardarlo sempre con apprensione. ora, smonatato, è ancora e cmq nella mia nuova casa.

    tfm, non vale! se cominici a parlare in greco, noi poveri mortali come facciamo? cmq tutto ok, questa volta passi. so cosa vuol dire.

    i la crus sono proprio bravi anzi un po’ più di bravi (ci sono tanti gruppi bravi al mondo). e sono temerari: tanto tempo fa, hanno avuto il coraggio di suonare al leoncavallo canzoni “delicate”, accompagnati dai violini. li amo anche per questo.

    neru

  5. Utente anonimo panciuto e pienotto: conta che la sto canticchiando. Ma negherò anche io. E stacce.

    Neru: è una delle poche parole di greco che mi è rimasta e che uso a più non posso -senza metriotes insomma. Del Thesaurus che ero, non v’è rimasta traccia. I La Crus al leoncavallo sarebbe stato bello vederli.

  6. ho riletto il post ora e non posso fare a meno di complimentarmi per la sapienza che ti connota nella traduzione del greco… beato te! io scrivevo delle tali assurdità nelle versioni!

  7. E pensare che l’8 è uno dei numeri maledetti in Lost.. E lo è anche il 23 come i dolcetti che hai mangiato.. L’hai fatto precipitare tu quell’aereo?? O_O

    Che bello cmq saperne un pò di più della TFM esistenza 🙂

    Il Piccolo Gandhi

  8. Evviva una catena… appena esco da questo momento di intoppo lavorativo mi applico (ci sguazzo, ci sguazzo, certo che ci sguazzo). E comunque il greco era tremila volte più bello del latino. Io poi mi ci son laureata e mentre facevo la tesi anche io traducevo senza vocabolario… però il greco è disgraziato e si perde con estrema facilità….

  9. a proposito volevo dire che, insomma, anche carmen consoli ha suonato al leoncavallo con l’orchestra, tanto tempo fa. così, per dire.

    temeraria. 😉

    neru

  10. Spora: hai capito subito lo spirito di questo blog!

    Scogliera: cos’è Minori? A-un paese, B) Una pasticceria famosa, C) …

    Desdina: in realtà la mia ‘sapienza’ greca era direttamente proporzionale alla mia ‘insipienza’ latina. Quanto odiavo quella lingua insopportabile e quanto ho pianto di gioia quando uscì greco scritto! Ah che tempi. Beate preoccupazioni.

    Gandhino: aspetta le altre tre stagioni di Lost e vedrai il ruolo di TFM ex machina! 😉

    Pat: è vero, disgraziato è il greco. Mio padre ogni tanto me lo rinfaccia: “tu dovevi fare il professore di greco -nota bene, solo di greco dice- altro che il…ma che cazzo di mestiere fai?”

    Quadrilatero: cioè nel senso che in teoria non schifi le catene. Poi se non hai niente da scrivere, scrivi otto volte NO! TFM nun me rompe er…

    Neru: Eh ma una che smette di scrivere le canzoni per solleticare le folle urlanti e si spinge nei territori impervi del ‘cantastorie’ come può essere definita se non ‘temeraria’? (Insomma si è capito che mi piace)

  11. trameelemieparole: lo so bene…..

    e vogliamo parlare di quelle di un certo Salvatore Pasticciere?…;)

    ma le mie prime delizie arrivavano da sorrento!

  12. nossiamai!

    dunque: la ricetta è segreta, sono tipiche di Minori, credo siano nate lì, quelle più rinomate nascono dalle sapienti mani di un pasticciere illuminato da dio, che solo a vedere come le prepara ti vien l’acquolina.

    poi però si sono diffuse in tutta la campania.

    me se vuoi mangiare le più buone è a minori che devi andare, o anche, mi permetto, in una certa pasticceria di sorrento.

    poi se un giorno farai un tur gastronomico ti darò le coordinate.

    ma forse tu li odi i dolci al limone.

    comunque io non scherzavo prima.

    voglio la ricetta dei dolci della tfm mader!

  13. è vero, io dopo 4 anni dalla maturità non ricordo più niente di greco. è un gran peccato perchè è davvero mooolto più bello e interessante del latino!

  14. tu, tfm, tu.

    tu me la pagherai.

    tu.

    (ed alza lo sguardo si sbieco mentre con l’unghia dell’indice si fiora lentamente orrizontalmente il collo nell’inequivocabile gesto del kaputt)

  15. Viola: quando torno a palermo sbircio nel quadernetto a righe segretissimo di mia madre e vediamo se riesco a trafugarlo un attimo per fare le fotocopie!

    Desdina: pensa dopo 11 anni!

    Virgh: noooooooooooooooooooooo 😉

  16. Io prendo la palla e ci sguazzo.

    A proposito dei dolcetti al limone, mi è successa più o meno la stessa cosa coi fichi d’India. 🙂

  17. Sciao Tfm e VIola,

    scusate, mi ero scordata di andare a vedere se avevate risposto. TFM ci ha pensato lei ha darti delucidazioni, no? Minori è un paese vicino ad Amalfi…

    Viola, io cmq non lo so chi è Salvatore 🙂 poi non è che ci vada tanto spesso a Minori…

    Una delizia al limone ora ci starebbe proprio bene…

    Buona domenica,

    Sco

  18. Beh ank’io la ascolterei a ripetizione

    With or without you, ma da come dici tu mi ha ricordato vagamente un film di 30 anni fa, in cui qualcuno ascoltava a ripetizione il Ludovico van…. T. F. A. M. ???

    SImo

  19. Mi meraviglio davvero di te….

    il Ludovico Van….

    e se ti dico Clockwork orange?

    Simo

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *