Saccà saccà una ne dice e cento ne fa: le sofferte decisioni di un uomo tutto d’un pezzo

L’illuminato direttore di RaiFiction, il bello&bravo&non- so- più- come- farmi- notare- visto- che- tra- un- po’- sloggio- dal- mio- ruolo- di- supercompetente- della- fiction, ovvero AgostinoSaccà, ha svelato i motivi dello slittamento della serie su GiovanniFalcone, che avrebbe dovuto essere trasmessa in questi giorni. Poichè uno dei candidati alla presidenza della regione Sicilia è RitaBorsellino, sorella del giudice, ricordiamolo, fatto saltare in aria (ecco di cosa stiamo parlando, caro Saccà) dalla mafia, allora, per par condicio non si trasmette la fiction.

Il ragionamento non fa una grinza, mi pare. Ecco, dunqueorsùallora, alcune modestine propostine di TFM:
1) Cambiamo nome all’aeroporto di PuntaRaisi: non più Falcone-Borsellino ma aeroporto XXXX-XXXXX, anzi no:  mettiamo delle grosse -che dico grosse, gigantesche- pecette nere sui due cognomi. D’altro canto il nero si adatta bene a tutta questa vicenda.
2) Cambiamo nome, anzi proprio togliamolo il nome, alle scuole intitolate ai due martiri: es. scuola. E basta.
3) E già che ci siamo, cambiamo nome anche alla sig.ra RitaBorsellino, chiamiamola Rita e basta. Per par condicio, ovvio.


Tutto ciò è ributtante. Ma sono solo  TFM e la mia missione è eufemizzare. 

4 Replies to “Saccà saccà una ne dice e cento ne fa: le sofferte decisioni di un uomo tutto d’un pezzo”

  1. Sai che non hai torto? Però neanche Rita va bene, c’è pur sempre Santa Rita. Meglio chiamarla solo “quella lì”, così non c’è pericolo…

  2. A questo punto, sempre per la par condicio, Paolo Borsellino non dovrebbe essere ricordato neppure durante le manifestazioni del 22? Questa cosa è vergognosa!

    Ciao a te, conterraneo mimetizzato (nel profilo, quel “Roma era stato ingannevole:-)

  3. Todomodo: oppure non chiamarla affatto, tanto…

    Stef: grazie. Ricambio (anche se non lascio commenti da te. La politica odierna mi rende monotematico e noioso)

    FT: Ebbene sì, mi assumo le mie responsabilità. Sono un siculo trapiantato a Roma da qualche anno (però in compenso ho conservato la residenza, ergo: ad ogni votazione vengo a fare il viaggio della speranza…)

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