Come ti persuado -forse- l’elettore in altre faccende affaccendato

Driiin(non riesco a rendere la suoneria monofonica anteguerra del mio reperto siemens, altresì detta carriola, quindi fidatevi del suono universale)“Pronto?”
“Signor TFM? Buongiorno, sono XXX, direttore del Centro XXX”
“Salve, mi dica”
“La chiamo per…”
“Un attimo: ma come avete il mio numero di cellulare?”
“Era nella nostra banca dati. Abbiamo qui una sua dichiarazione di assenso al trattamento…”
“Vabbè vabbè. Parli, o taccia per sempre”
“Dicevo…la chiamo perchè, come lei saprà, a fine mese si terranno le elezioni amministrative per il nuovo sindaco di Roma…”
“E quindi?”
“Come sicuramente avrà letto dai giornali, il presidente del nostro importantissimo centro si è candidato al Comune, nella lista di…”
“E quindi?”
“E quindi..beh…mi chiedevo…ci chiedevamo se lei, signor TFM, potrebbe sostenere la candidatura del nostro…”
“In che modo?”
“Beh, per esempio, lei potrebbe votarlo…”
“Ah, per esempio. Ma si dà il caso, per esempio, che io non voti qui a Roma”
“Come non vota?”
“No, come vedrà dai miei dati sensibili, visto che li ha trattati prima di chiamare il mio numero di cellulare privato, si sarà accorto che ho la residenza a Palermo. Percuilaquale, non voto a Roma.”
“Ah”
“Già. E adesso non ho altro tempo da perdere. Buona giornata”
“Mi scusi se le ho fatto…”
Clic. Tu-tu-tu-tu-tu-tu-tu.

Domanda ingenuaingenua naifnaif ai giuristi all’ascolto. Ma in questa telefonata è configurabile un vaghissimo accenno di reato?

7 Replies to “Come ti persuado -forse- l’elettore in altre faccende affaccendato”

  1. Tutto ebbe inizio probabilmente col Berlusca, gli sms e i libri aggiografici. Pare che ormai sia diventato un vizio.

    Ah, abito anch’io a Pa

  2. Mah, le mie fonti riferiscono di un TFM meno brillante nel rispondere alle domande del patetico telefonista…

    P.S. Attento FuoriTempo che per una g in più TFM ti elimiina per sempre dai commentatori del blog!

  3. La doppia g è rafforzativa, serve cioè a rafforzare il concetto sui libri agggiografici di San Silviolo

  4. FT: purtroppo un vizio bipartisan. p.s. magari ci conosciamo pure, visto che a Palermo si conoscono tutti!!!

    Utente anonimo:le tue fonti sono evidentemente sballate. Non ho parlato con nessuno di questa telefonata! 😉 O per caso mi hai intercettato in quanto juventino?

    P.s.1 scusa, ma qual è il problema? Non si scrive con due g? 😉 (per chi non sapesse il senso del punto e virgola e della parentesi tonda chiusa: era una battuta tesa a smorzare l’arroganza saputella dell’utente anonimo)

    p.s.2 i commentatori sono sempre ben accetti su questo blog. Caro UA, come penso tu saprai bene, i miei strali si rivolgono a coloroiquali sono convinti di essere dei grandi artisti (sia come pubblicanti che come replicanti) e poi non sanno neppure come si scrive il proprio nome e cognome (per esempio sè scriverlo con laccento o sensa)

    FT: appunto. E poi non credere a chi si trincera dietro la non firma…

  5. Ah, grazie

    Ho notato, infatti, questa cosa palermitana…solo che io non sono origianario di Palermo…quindi dubito, ma c’è sempre tempo eheh

  6. beh dai, almeno questo povero impiegato di call centre aveva una pappardella educata! a me un paio di mesi fa dopo un “buon giorno” hanno sparato un “Lei per che partito vota?”…non sempre la schiettezza è una virtù O_o

    Ciao

    Mel (doppia firma 😛 )

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