Immagina un’Olimpiade (alla lettera)

Finalmente è terminata la sfrantumanza dell’attesa. Son partite le Olimpiadi invernali di Torino. E voi direte: Embè? Hai scoperto la bagna cauda? No, però è il caso di fare qualche considerazione. Tutto è andato bene, anzi di più: benissimo, possiamo ben dire che l’Italia ha fatto davvero una gran figura, un bel mix di professionalità e passione, come hanno ripetuto 700 volte i telecronisti (e se lo hanno detto loro…), tra cui il bello&bravo&immancabile FrancoBragagna, più puntuale di un treno svizzero (o di un Pisanu allarmante). Tutto è filato liscio, nessun kamikaze noglobal si è suicidato sostituendosi alla fiamma olimpica al grido di “Wladimir Luxuria for president”. E non ci sono stati problemi anche perché l’organizzazione ha saputo veicolare un’immagine nuova&insolita dell’Italia, con il tramite di personaggi, appunto, nuovi&insoliti:
1) SophiaLoren che ha “sfilato” assieme ad altre donne importanti del pianeta (premi nobel, attrici, atlete)
2) UmbertoTozzi con “Gloria” (manchi tu nell’aria) e  ErosRamazzotti con “Sono cose della vita” (ohyeah) che ad un certo punto hanno risuonato nell’aere olimpico, con gli atleti impazziti in allegre coreografie stile vita in diretta (braccia in alto e ostentata oscillazione del corpo a destra e a sinistra).
3) La Ferrari
, intesa come macchina, rossa e sgommante al centro del palco.
4) LucianoPavarotti, in forte odore di playback durante l’inedita esecuzione di “Nessun dorma”
‘Nsomma, mancava giusto il commissarioCattani che si magnava gli spaghetti dentro una pizza e con in bocca un mandolino ed era fatta.
E poi, tra le altre chicche:
1) Yuri Chechi vestito da Xmen che si dannava per far funzionare a dovere l’incudine e il martello.
2) La bimbina vestira di tricolore che le hanno fatto cantare l’inno in playback con il disco che si è leggermente incantato producendo un suono tipo mangianastri arancione dell’84.
3) Baglioni direttore d’orchestra che in confronto: Muti, lèvate, durante l’esecuzione dell’inno da lui medesimo composto (inno il quale, pure con tutti gli archi e gli strumenti sempre e comunque rimane una lagna epocale).
4) Una penultima tedofora in forma smagliante, DeborahCompagnoni, alla cui vista TFM si è commosso ripensando alle sue mitiche gare, in cui ogni volta che scendeva era una medaglia d’oro sicura, con buona pace di MartinaErtl, RenateGoetschl, KatjaSeizinger  e di tutte le altre odiose austroungariche.
5) Le bizzarre scelte di tedofori, portatori di bandiera, giuratori: tutti scontenti&felici.
6) Una YokoOno lettrice di pace ormai più di là che di qua con la testa, e che secondo me non aveva la minima idea di dove si trovasse, e a seguire
7) Un imbarazzante Peter Gabriel, la cui versione di “Imagine” è stata emozionante come sentir parlare il ministro Giovanardi di diritti civili.

Per finire.
In tutta la serata le parole più gettonate sono state: pace, fratellanza, spirito olimpico, colombe, et similia. Niente, volevo solo farlo notare.
Una volta in occasione delle Olimpiadi si fermavano anche le guerre. Oggi, in concomitanza delle Olimpiadi non si interrompono le guerre (non si interrompe un’emozione) ma in compenso si scioglie il Parlamento italiano. Segni dei tempi che cambiano.

4 Replies to “Immagina un’Olimpiade (alla lettera)”

  1. vogliamo parlare di michele centonze (già chitarrista di iovennotti) direttore d’orchestra?

    a parte gli scherzi, alla fine è venuta tutta bella: certo, ci fosse stata un po’ meno ipocrisia, un po’ meno sbandieramento di valori cui ultimamente non sembriamo affatto dare credito, sarebbe stato un po’ più sincera

    invece tutta questa voglia di pace, tutti questi sorrisi, con la moglie di bush e la moglie di blair che magari si commuovevano apertamente mentre dentro sghignazzavano mefistofeliche.. che brutta impressione, davvero

    ciao

    luca

    ps: eccomunque nun me tocca’ peter gabbbriel che è un mito!

  2. Scusa luca. Lo so, è un mito, ma la versione di Imagine non si poteva sentire, meglio il playback di John Lennon. Mi sono perso Centonze!!!!! Mannaggia, grazie della segnalazione…:)

  3. penso che rifare una canzone sentita e risentita come “imagine” di fronte a un pubblico planetario stroncherebbe le velleità di chiunque, e invece il buon vecchio zio pietro mi è sembrato svangarla alla grande, poi vabbèh.. impressioni..

    andando fuori tema e toccando un argomento che non c’entra assolutamente un -scusate il termine- tubo, ma ho ugualmente voglia di scriverne, oggi in motorino a un incrocio stavo per essere investito da nino d’angelo: che già essere preso in pieno da una station wagon di fabbricazione tedesca è una ricca presa a male, ma quando poi scopri che l’imprudente guidatore è nino d’angelo.. beh..

    ciao

    luca

  4. Dai luca su peter mi hai quasi convinto 🙂 certo che l’idea di nino d’angelo che ti mette sotto è davvero, come dire, singolare. Pensa, saresti finito su tutti i giornali, e di sicuro su StudioAperto!!!

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