E.R. Giornalisti in prima linea: che vita grama, che grama vita

“Secondo lei, è meglio il sorriso di un figlio o un successo politico?”
(*
update 28-1-2006: giuro non ho copiato da lei)

No, non è lo scapigliato Marzullo, bensì lo scomodo TiberioTimperi facitore di domande scomode a SilvioStakanovNonchèVitaGrama (“Sì, la mia è una vita grama!!! Prima programmavo le vacanze, ora non più!!) nel salotto di Costanzo.
Un attimo prima tutti hanno appena allegramente dibattuto sulla presunta bisessualità di CaryGrant: “NOOO, non potete distruggermi un mito!!!” sussurra la bella&brava&exdottoressa tra i militari EdwigeFenech.
Un attimo dopo CostanzoAfono sottopone lo StakanovVitaGrama di cui sopra al nuovissimo&originalissimo gioco dei colori (già fatto solo a 3-400 soubrette&attrici&nani&ballerine): “Di che colore è il coraggio?” “Rosso. Ma non come il rosso sovietico
Riepilogo degli astanti, per chi non avrà tempo di blob e co.:
LuisellaCostamagna che fa finta di essere da un’altra parte. MarikaMorelli (la bionda del centralino) tronfia di stare lì dove sta. DemoMorselli (vai dèèèèmo). OriettaBerti che fa le telepromozioni sociali sui rischi di tenere un secchio pieno d’acqua vicino alle prese della corrente. UmbertoBroccoli che parla di poesie e di Cocciante (“passeggiando in bicicletta insieme a teeee”). SergioFantoni quello delle faccine. Un comico di Zelig (ehi, sei connesso?).

Ieri sera Norma Rangeri all’Infedele sosteneva che lo scarto di voti per vincere le elezioni si forma non attraverso i giornali o i programmi di informazione, ma nei tinelli delle casalinghe. Unomattina, Costanzo, etc. Non so se questo sia vero, non so se basti intervenire ad personam contro il diavolo Santoro, non so se sia sufficiente imporre “manu militari” la propria faccia e le proprie verità. Non so se il gioco valga la candela: le elezioni si possono vincere aumentando la dose giorno dopo giorno, ma forse bisogna anche stare attenti a fermarsi un attimo prima di condurre il paese in overdose. So però una cosa. Accendendo stamattina Canale 5 ho pensato: Questa è l’Italia. In piccolo, ma questa è l’Italia. Credo che, in questo preciso momento storico, sia una fotografia abbastanza fedele. E mi tengo basso.
Buongiorno. Che giorno. Grazie a comeunsole&unastella per non avermi fatto perdere questa chicca.

4 Replies to “E.R. Giornalisti in prima linea: che vita grama, che grama vita”

  1. Penso che la Rangeri abbia ancora una volta ragione. Non so perché ma più passa il tempo e più penso che il suffragio universale, in assenza di cognizione di causa, sia una sciagura. Comunque qui lo dico e qui lo nego: sarebbe troppo politicamente scorretto…

    Ciao, Lorenzo

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